RedazioneLa dirigenza della Roma ha un solo obiettivo nei prossimi giorni: quel pareggio contabile indispensabile per rispettare il Settlement Agreement firmato con l’Uefa nel 2022 — non basta vincere: servono plusvalenze reali. Secondo il senior advisor Claudio Ranieri, “ci siamo vicini, ma manca ancora qualcosa”. Sarà essenziale raggiungere l’obiettivo entro giugno 2026 per tornare a investire liberamente.
Plusvalenze alla prova
Finora la Roma ha incassato poco: la cessione di Le Fée al Sunderland non ha creato valore netto. Samuel Dahl, invece, è stato venduto al Benfica per circa 11 milioni, generando una plusvalenza significativa (il suo valore contabile era 3,4 milioni). La prossima mossa è la cessione di Eldor Shomurodov, in trattativa con l’Istanbul Başakşehir, che dovrebbe fruttare tra 7 e 8 milioni. A ciò si aggiungono gli introiti della cessione di Leandro Paredes al Boca Juniors (circa 3,5 milioni), che insieme supererebbero l’obiettivo dei 10 milioni.
Regole stringenti
L’accordo con l’Uefa impone un limite massimo di deficit aggregato di 60 milioni fino alla stagione 2026/27; superarlo anche di poco può comportare solo una multa, come accaduto lo scorso settembre quando fu comminata una sanzione di 2 milioni per un lieve sforamento dei costi‑squadra (parzialmente doppiato al 90 % nel 2023 e 70 % nel 2025). In casi più gravi, le sanzioni includono restrizioni al mercato, limitazioni nelle rose Uefa o addirittura esclusioni da competizioni europee, ma al momento la Roma è lontana da questo scenario.
Strategia di mercato e la filosofia Gasperini
Solo dopo aver chiuso i conti, la Roma potrà iniziare a programmare. Il neo ds Ricky Massara, insieme a Ranieri e Gasperini, punta su giovani tra i 22 e i 26 anni: profili già maturi, ma pronti a ricrescere, in linea con la nuova impostazione societaria volta alla sostenibilità e all’esperienza nostrana. I Friedkin hanno deciso di affidarsi a figure con lunga conoscenza del calcio italiano, preferendo skill finanziaria e mercato pragmatico.
Alberto Mangili
