Termina la seconda giornata di Serie A ed analizziamo tutto ciò che è successo nel nostro rotocalco “Promosse e bocciate”.
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Promosse e bocciate: bene Verona e Genoa
Partiamo dall’alto della classifica, dove spicca il Milan (9) che, senza patemi d’animo, annienta con un netto 4-1 il comunque mai arrendevole Torino (5) di Ivan Juric.
La differenza per i rossoneri l’han fatta la qualità sugli esterni, con Leao, Theo Hernandez e Pulisic davvero imprendibili, e la freddezza di Giroud dal dischetto del rigore. Per i granata, invece, c’è da rivedere qualche meccanismo difensivo e da trovare cattiveria sotto porta, dove hanno faticato ad arrivare.
Non delude il Napoli (9) contro il Sassuolo (4).
La pratica la sbrigano Osimhen e Di Lorenzo, nonostante il rigore sbagliato di Raspadori. La partita, comunque, non è stata mai in discussione: la squadra di Garcia è stata superiore in ogni zona del campo ed in ogni momento della partita. Troppo arrendevole il Sassuolo, ancora a 0 punti in classifica e con diverse difficoltà tecnico-tattiche: urgono novità in avanti, in attesa di capire la situazione Berardi.
Vince una partita complicata l’Inter (9) contro un Cagliari (5) che dovrà iniziare a trovare la via del gol per terminare la buona mole di gioco.
La pratica la sbriga con Lautaro Martinez e Dumfries. Nel posticipo i neroazzurri, pimpanti per tutto il match, potevano allungare il risultato (hanno colpito 2 legni), ma c’è voluto il miglior Sommer per permettere al Cagliari di non rientrare in partita. Claudio Ranieri, comunque, può essere soddisfatto della prestazione dei suoi.
La prima sorpresa di giornata è l’Hellas Verona (10) che ingabbia la Roma (3) ed ottiene risultato pieno contro i giallorossi.
Agli scaligeri bastano la qualità di Duda (con la complicità di Rui Patricio ndr) e l’estro di Ngonge nel primo tempo, per poi fare una partita di sacrificio nella ripresa (terminata in 10 ndr). La Roma di Mourinho, in attesa dell’arrivo di Lukaku, è praticamente senza soluzioni offensive: inefficace Dybala ed ancor meno efficace Belotti. Non basta il primo gol di Aouar a salvare i giallorossi da una vera e propria debacle.
Si fa rimontare in maniera clamorosa la Fiorentina (4) contro il Lecce (8).
Eppure la partita per gli uomini di Italiano si era ben messa, con i gol di Nico Gonzalez e Duncan nei primi 25 minuti. Alla lunga, complice anche la stanchezza della Viola, è uscito il Lecce, che la recupera con il dinamismo di Banda e Kaba, ed i primi gol in Serie A di Rafia (grandissimo gol) e Krstovic. I salentini ottengono nuovamente il risultato in rimonta, dimostrando di essere una squadra mai doma e da temere soprattutto nel finale.
Delude tanto la Juventus (4) contro il Bologna (7).
I bianconeri, fischiati dal proprio pubblico a fine primo tempo, mostrano una retrocessione nel gioco e nelle idee, ingabbiati da un Bologna tatticamente perfetto disposto in campo da Thiago Motta.
E’ il trequartista Ferguson, sorpresa dello scorso anno, ad aprire le danze , mentre Perin deve metterci più volte una pezza per salvare il risultato. Quando cala il ritmo della squadra felsinea esce la Juventus e trova il pareggio con un’incornata di Dusan Vlahovic che la mette alle spalle del buon Skorupski.
Sorprende ancor di più il Frosinone (10) che batte la deludentissima Atalanta (2) in una partita che, a detta dei bookmakers, non aveva storia.
Sono stati Harroui e Monterisi ad archiviare la pratica nei primi 20 minuti di gioco. I ciociari hanno mostrato una grande tenuta difensiva e capacità di ripartire con qualità, oltre che di soffrire.
All’Atalanta non basta un gol di Duvan Zapata e i diversi cambi di Gasperini per avere la scossa definitiva e riagguantare il risultato, nonostante le varie occasioni (clamorosa quella di Scalvini ndr).
Vince e convince il Monza (7) contro un Empoli (2) mai pervenuto e che, se continuasse così, potrebbe essere seriamente candidato alla retrocessione.
La squadra di Palladino archivia la pratica grazie ad una doppietta di Colpani ma, rispetto alle prime uscite stagionali, ha mostrato una buona qualità di gioco ed una buona coesione di squadra. Deve, forse, trovare un terminale offensivo.
Notte fonda per l’Empoli di Zanetti, pericoloso solo in un paio di occasioni con tiri da fuori dell’area di rigore, alla ricerca di una quadra che fatica ad arrivare.
Ed è notte fonda nche per la Lazio (1) che si lascia superare dal Genoa (10), regalando un clamoroso risultato.
La squadra di Maurizio Sarri non ha mai dato la sensazione di poter ribaltare il gol di Retegui al 16° minuto del 1° tempo. Anzi ha mostrato grosse lacune nel gioco e nella solidità di squadra, nonostante un organico superiore agli uomini di Gilardino.
Il Grifone trova così i suoi primi 3 punti in Serie A, con una difesa solida (Bani sugli scudi) ed un attacco pimpante con Gdumundsson che si conferma un ottimo nome su cui puntare al Fanta.
Non si fanno male Salernitana (5) ed Udinese (5).
Una partita che a tratti risulta noiosa e che stenta a decollare. Si vive di folate, quelle di Samrdzic e Lovric per i friulani e quelle dell’eterno Candreva e Dia per i campani.
E saranno proprio Samardzic e Dia a segnare le reti per le rispettive squadre, fermando la partita sull’1 a 1 che, comunque, poco racconta della qualità delle due squadre.
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