Prandelli presenta la sfida all’Udinese alla ricerca delle due vittorie consecutive e facendo il punto su Kokorin, Pulgar e gli altri.
Quanto manca per vincere due partite di fila?
“Dobbiamo essere sempre operai… se siamo solo architetti, chi lavora? Affrontiamo una squadra organizzata e forte, dobbiamo continuare ad avere questo tipo di atteggiamento e difendere con ordine. Dobbiamo attaccare la profondità con idee. L’abito da operaio mi piace molto”.
In futuro si vede direttore tecnico o con un altro ruolo?
“Preferivo 6-7 domande tecniche… per rispondere a questa ho bisogno di tempo. Alla società ho dato sempre la mia disponibilità, dicendo che non voglio creare nessun tipo di problema: mi sembra abbastanza chiara”.
L’Udinese?
“Sarà una partita tosta perché l’Udinese è una squadra ordinata, non dovremo sbagliare i passaggi in uscita. Loro sono molto bravi sulle ripartenze, per cui sarà uno scontro diretto impegnativo”.
Ribery?
“Si è allenato molto bene con noi negli ultimi giorni, oggi vediamo come sta e decideremo se potrà partire dal primo minuto”.
Mancano i punti in trasferta:
“Dobbiamo cercare di fare le prestazioni che noi sappiamo fare. Anche se in altre gare, come a Genova o Torino, meritavamo qualcosa di più. Gli episodi però devono essere favorevoli per noi”.
L’infortunio di Kouame?
“Nel periodo del Covid gli infortuni sono aumentati del 50%: abbiamo però uno staff medico di prim’ordine, penso che riusciremo a recuperarlo prima del previsto. Certo non è bello quando un giocatore in crescita è costretto a fermarsi”.
Come si sente dopo quattro mesi di Fiorentina?
“Mi sento coinvolto, non solo emotivamente. Mi sento addosso una grande responsabilità. Questa forse è l’esperienza più particolare e difficile della carriera, cercherò di ritrovare energie anche se magari ci sono momenti che mi fanno pensare a cose negative. Ripeto, questa è un’esperienza molto difficile”.
Kokorin?
“Si sta allenando molto bene, negli ultimi dieci giorni ha fatto miglioramenti ed ha risolto quel problema muscolare che aveva. Si sta integrando bene ora, non so dirvi quanto abbia nelle gambe. L’importante è che capisca con chi deve fraseggiare in campo”.
Rosa corta con i ko di Bonaventura e Kouame?
“No, è una rosa giusta. Certo con gli infortuni c’è sempre un po’ di preoccupazione ma per me abbiamo fatto buone valutazioni”.
Cosa servirà per vincere a Udine?
“Gotti è un grande tecnico, con esperienza e capacità: sa preparare bene le partite. La sua Udinese è ordinata e sa cosa deve fare in campo. Noi dobbiamo essere molto attenti nelle uscite ed equilibrati quando ripartiremo in contropiede. Servirà poi cattiveria e determinazione sotto porta”.
La programmazione della società?
“E’ un compito che spetta al club, io e i giocatori dobbiamo solo pensare al lavoro sul campo. Con la vittoria sullo Spezia abbiamo la consapevolezza di poter vincere la prossima partita”.
Il modulo con l’Udinese?
“L’aggettivo “tranquillo” ancora non fa parte del nostro percorso… dobbiamo essere consapevoli che lotteremo tutti i giorni, in ogni gara. Dobbiamo consolidare le poche cose che sappiamo fare e farle ancora meglio. Non dobbiamo mai abbassare la testa, i 10 punti sulla terzultima non mi danno fiducia”.
Pulgar?
“Ci sono momenti della stagione in cui i ragazzi possono avere anche problemi mentali… nel momento in cui ha avuto la testa libera ho proposto Pulgar dal 1′ e ha fatto bene. Sono contento delle sue prestazioni adesso”.