Il tema centrale di Pisa-Fiorentina sembra essere la tenuta, sia mentale che fisica. La sfida delle 15:00 di domenica promette un confronto combattuto tra due squadre che arrivano al match con sensazioni opposte: il Pisa cerca continuità dopo settimane altalenanti, mentre la Fiorentina è chiamata a riscattare una prestazione poco convincente.
Come ci arriva il Pisa
Il Pisa si affida a Semper tra i pali, forte di una media voto del 6 che suggerisce affidabilità. Davanti a lui agiscono Canestrelli (5.56), Caracciolo (6) e Lusuardi (5.75), una linea difensiva solida, ma che potrebbe soffrire se messa sotto pressione costante. A centrocampo spicca Toure I., il più continuo dei suoi con un incoraggiante 6.42, affiancato da Marin M. (5.83) e Aebischer (5.75), che dovranno reggere l’urto della mediana viola. Angori, con un brillante 6.19, promette spinta a sinistra. In avanti ci sono Tramoni (5.69), Moreo (5.81) e Nzola (5.94), un tridente che può far male, ma solo se supportato con qualità.
In panchina Nicolas e Scuffet offrono alternative tra i pali, mentre Cuadrado (5.75) e Bonfanti G. (6) garantiscono solidità in difesa se ce ne fosse bisogno. Occhio al giovane Lorran: il suo 7 di media potrebbe presto convincere il tecnico a dargli spazio. Meister (5.63) resta un’opzione offensiva interessante. L’assenza pesantissima è però quella di Stengs: l’infortunio all’adduttore lo terrà fuori almeno fino a dicembre, e la sua creatività mancherà parecchio.
Come ci arriva la Fiorentina
La Fiorentina, dal canto suo, dovrebbe ripartire con De Gea (6.5) tra i pali, il migliore in campo nella disfatta col Como. La difesa, nonostante la media modesta di Pongracic (5.38), si rafforza con Comuzzo (5.75), Ranieri (6.25) e Dodo (5.94), tutti chiamati a reagire con personalità. Mandragora (6.38) e Nicolussi (5.5) guidano un centrocampo che ha bisogno di ritrovare brillantezza. Gosens (5.81) e Fazzini (6.17) sulle fasce dovranno fare da collante tra i reparti. In attacco, Gudmundsson (5.5) e Kean completano il reparto offensivo, ma dovranno alzare l’asticella: l’islandese, in particolare, è chiamato a invertire un trend negativo.
Dalla panchina possono entrare nomi importanti come Dzeko, ancora in cerca della forma migliore, e Sabiri, sempre utile per spaccare le partite. Occhi puntati su Viti e NDour, due giovani che potrebbero avere spazio, anche considerando i numerosi infortuni: fuori Lamptey fino al 2026 e Kouame ancora fermo ai box.
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Possibili protagonisti
La sensazione è che il Pisa possa approfittare dell’instabilità difensiva della Fiorentina, specie se Nzola e Moreo riusciranno ad attaccare gli spazi alle spalle di Pongracic. Dall’altra parte, Dodo e Gosens hanno la possibilità di mettere in crisi Angori e Toure I., che dovranno coprire molto campo. Il duello clou sarà proprio sulle fasce, dove si deciderà l’inerzia del match. Da un lato, Toure I. può dominare se tiene il ritmo alto. Dall’altro, Mandragora rischia di patire il dinamismo di Marin.
Chi può vincere i duelli?
Nzola ha i mezzi per mettere in difficoltà Pongracic, ancora lontano dalla miglior condizione. Dall’altra parte, Gosens può prevalere su Angori grazie alla sua esperienza internazionale. Attenzione infine a Lorran: se entrerà, il suo talento potrebbe cambiare l’inerzia.