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Pioli e Tonali in conferenza stampa pre Atletico

Pioli e Tonali in conferenza stampa alla vigilia della gara contro l’Atletico Madrid per provare a giocarsi le ultime chances di qualificazione.

Pioli e Tonali in conferenza pre Atletico Madrid per giocarsi le ultime speranze di passaggio del turno.

I convocati

PORTIERI
Desplanches, Mirante, Tătărușanu.

DIFENSORI
Ballo-Touré, Florenzi, Gabbia, Hernández, Kalulu, Kjær, Romagnoli.

CENTROCAMPISTI
Bakayoko, Bennacer, Díaz, Kessie, Krunić, Messias, Saelemaekers, Tonali.

ATTACCANTI
Giroud, Ibrahimović, Leão, Maldini.

Le parole di Pioli

Che messaggio hai trasmesso alla squadra oggi?
“Stamattina abbiamo fatto il video come al solito, analizzando le caratteristiche individuali e collettive dei nostri rivali. Il mio compito nel dare stimoli alla squadra per domani è abbastanza semplice: è l’ultima occasione forse per restare in Champions”.

Doversi giocare la Champions, può essere un dispendio di energie ulteriore pensando anche al campionato?
“Siamo temprati per questo, costruiti per essere competitivi in entrambe le competizioni. Per molti è la prima volta in Champions, abbiamo trovato avversari di altissimo livello, ma abbiamo dimostrato di non essere troppo distanti da questi ultimi. Siamo consapevoli che ci è sempre mancato qualcosina. A livello di intensità, qualità e concentrazione domani dovremo fare una prestazione al 100%”.

Come sta RomagnolI?
“Sta meglio, è sicuramente pronto. Siamo gli stessi di Firenze più Daniel Maldini in più nelle convocazioni”.

Come sta Tomori?
“Proviamo a recuperarlo per domenica. Ha un problema all’otturatore, un muscolo che gestisce il movimento dell’anca”.

Hai rivisto la gara contro la Fiorentina?
“Penso che non si debba mai giudicare la prestazione per un singolo pallone. Abbiamo perso a Firenze perché nelle due aree di rigore non siamo stati precisi come altre volte. Abbiamo avuto meno attenzione e qualità del solito. Non è una questione di approccio, abbiamo corso e giocato meglio di altre volte… Purtroppo non abbiamo fatto goal, ma questo è il calcio. Dobbiamo sapere per domani sera che serve la prestazione con qualità e attenzione nelle due aree di rigore, altrimenti la prestazione è aria fritta”.

Che tipo di formazione sceglierai?
“La valutazione principale è la condizione dei giocatori, poi faccio le mie scelte. L’infortunio di Rebic ci toglie una pedina importante, abbiamo solo 3 uomini offensivi: Ibrahimovic, Giroud e Leao. In queste partite è chiaro che dovrò cercare di gestirli. Tutte le partite pesano veramente tanto: vogliamo essere competitivi dappertutto”.

All’andata il Milan ha perso nel finale. Cosa ha appreso il Milan dal match?
“Non c’era bisogno del finale per conoscere le qualità dei nostri avversari, soprattutto la loro grande qualità di restare in partita fino alla fine. Credo che sia tra le migliori in Europa a recuperare nei finali. Dobbiamo tenere le antenne dritte per tutta la partita. Le partite non finiscono mai: dobbiamo giocare per crederci sempre fino al 95esimo”.

Griezmann rientra: avresti preferito una sua assenza?
“A prescindere dalla sua presenza, l’Atletico ha tanti giocatori di qualità e una compattezza di squadra importante. Sappiamo che dovremo essere molto attenti e con qualità. Chiunque scenderà in campo tra loro sarà una formazione assolutamente competitiva. In parità numerica all’andata ce la stavamo giocando e così vogliamo fare domani”.

Le parole di Tonali

La tua crescita è sotto gli occhi di tutti. È la partita più importante che hai mai affrontato?
“Dico sempre che le partite più importanti sono quelle che devono venire. Ora è quella di Madrid. Ci manca uno step: dobbiamo vincere, obbligatoriamente. Dobbiamo andar lì come se fosse la partita, una partita, da giocare con tutto quello che c’è mancato fino ad ora e con quello che la Champions ci ha insegnato; non basta giocare bene, perché ci sono squadre forti e furbe che anche in tre minuti ti ribaltano la gara”.

Quanto sei cresciuto in questi ultimi mesi?
“Tanto. È quello che mi ha mancato l’anno scorso, mi è arrivato tutto adesso e salta all’occhio. L’anno scorso è stata un po’ bassa la mia rendita, quindi quest’anno salta più all’occhio. Non devo farmi prendere dai complimenti, ma continuare su questa strada”.

Che partita sarà?
“È una partita fondamentale, da giocare con la speranza e la forza di giocarsela poi a dicembre. A livello emozionale ci carica. Ce la possiamo giocare come all’andata. Ce la possiamo giocare con tutti: sappiamo che possiamo andare lì per portare a casa l’obiettivo di vincere. Lasciamo da parte le emozioni e pensiamo a tutto il resto”.

Si ripartirà dal tipo di prestazione all’andata?
“La partita di andata è stata condizionata dall’espulsione, siamo stati superiori nella prima parte e dobbiamo ripartire da lì”.

Ti piacerebbe ripercorrere la carriera dei grandi milanisti?
“Ripercorrere la carriera dei grandi milanisti sarebbe una cosa stupenda, ma c’è troppo tempo da passare. Andiamo piano, un passo alla volta”.

Cosa è mancato al Milan in questa Champions League?
“Sono state partite importanti su tanti aspetti. A Liverpool eravamo in vantaggio, poi gli episodi e l’attenzione non mantenuta, qualche sfortuna arbitrale non ci hanno aiutato. Va mantenuta attenzione e concentrazione per tutti i 90 minuti; ci sta un po’ mancando, anche contro la Fiorentina”.

Vi è mancata un po’ di furbizia?
“A livello di furbizia tutte le squadre hanno un’esperienza altissima rispetto alla nostra. Siamo al primo anno di Champions, è un po’ difficile per tutti. Forse la furbizia è un po’ quello che ci manca, ma l’esperienza la acquisiamo giocando”.

Dopo la lettera scritta da piccolo a Santa Lucia, chiederai qualcosa a Sant’Ambrogio (7 dicembre, giorno di Milan-Liverpool) per passare il turno?
“Magari gli chiederò di vincere la partita e di portare a casa il risultato positivo (ride, ndr)… Dobbiamo basarci su di noi, dipende tutto da noi. Non dobbiamo chiedere niente a nessuno. Vogliamo vincere, servirà una grande partita per noi, per il mister, per i tifosi. Dobbiamo giocare al massimo della nostra capacità”.

Cosa ti preoccupa di più dell’Atletico Madrid?
“Abbiamo studiato gli aspetti che ci hanno messo in difficoltà all’andata. Hanno grande qualità e sono una grandissima squadra, ma non c’è da preoccuparsi delle cose dell’avversario, ma bisogna dare tutto noi stessi”.

C’è un favorito nel match di domani?
“Giocare in casa ti aiuta sempre, è come quando noi giochiamo a San Siro con una marcia in più. Non so se è giusto dare un favorito in Champions League, quindi non ne do. Anche se sicuramente giocare in casa aiuta molto…”.

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