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Pioli: ho capito dove abbiamo sbagliato e so come agire

Dopo le battute d’arresto di Lecce di Ryiad Pioli spera di poter ripartire. Non bisogna piangersi addosso ma voltare pagina una gara importante.

Periodo un po’ così, ma è già successo qualche volta in questi anni…
“Dobbiamo affrontare questi momenti, sarà un altro esame da superare con umiltà e unità. Le critiche ci stanno, perché le prestazioni sono state al di sotto delle nostre possibilità e le aspettative, essendo il Milan, sono molto alte; abbiamo radici forti. Ci sono state esperienze vissute con leggerezza e buon umore, ora serve compattezza e voglia di reagire. I miei giocatori non sono scarsi, meritano la mia fiducia e il mio rispetto”.

Come riabilitare la squadra?
“Ci è servito resettare. Le situazioni da migliorare sono tattiche, tecniche e mentali. L’aspetto più importante è quello mentale. È bene ricordarsi come siamo riusciti a vincere l’anno scorso a Roma, passando dalle difficoltà, ma mantenendo equilibrio e lucidità fino a vincere la partita alla fine”.

L’anno scorso a Roma fu il bivio Scudetto. Che titolo si può dare domani?
“È importante, vogliamo superare questo momento delicato facendo una partita da Milan”.

Ultimamente anche l’approccio non è stato corretto…
“Stiamo lavorando sui nostri principi. Sappiamo quello che dobbiamo fare, dobbiamo solo rimetterlo in campo”.

Ci sono problemi che si stanno trascinando più a lungo rispetto al passato?
“Quando alleni una squadra così forte, è normale che anche le mie aspettative siano rivolte al massimo della prestazione e del risultato. Dalla mancata vittoria contro la Roma al derby: dovevamo fare di più. Ora due possibilità: o continuare a piangerci addosso o reagire. Sono sicuro che sia la seconda”.

Hai capito cosa è successo al Milan?
“Certo”.

Sei in grado di risolvere i problemi che hai capito?
“Certo”.

C’è possibilità di inserire un centrocampista fisico?
“No, abbiamo i nostri principi”.

Tomori è in calo…
“Ho un gruppo molto responsabile. Sono state molto positive e ci hanno portato molte energie, ora quelle negative bisogna affrontarle. Non abbiamo mai cercato un colpevole, tutti dobbiamo fare meglio”.

Bisogna essere più cinici in difesa?
“Dobbiamo essere più concreti in entrambe le fasi di gioco”.

Bastone o carota?
“Ho adottato la strategia che ritengo la migliore conoscendo i miei giocatori”.

Che Lazio si aspetta?
“Sta facendo un ottimo campionato, allenata da un tecnico molto capace, con identità ben precisa. Felipe Anderson sta giocando molto bene da attaccante centrale”.

Ibra ha parlato con i compagni al rientro da Riyad? Come procede il suo recupero?
“Il suo recupero procede bene, sta rispettando la sua tabella di lavoro. Ha ricominciato a lavorare a parte sul campo, non con il resto sul gruppo. Il suo recupero resta da valutare giorno per giorno, non so dire quando rientrerà. Poi è presente sempre nello spogliatoio e avrà certamente parlato con i suoi compagni”.

La finale persa al Mondiale sta condizionando Theo e Giroud?
“Stanno bene, lo dicono anche i nostri dati. Parlo con loro tutti i giorni. Poi ci può stare un leggero contraccolpo psicologico dopo la finale persa”.

Che cosa le ha fatto capire che il Milan non ripeterà le partite contro Lecce e Inter?
“Stiamo preparando bene la partita. Non ci siamo mai allenati male. Mi aspetto una squadra pronta. L’approccio è importante, è importante anche giocare da squadra per tutta la partita”.

Che partita sarà domani?
“Sono due squadre che provano a dominare la partita. Dovremo essere più dominanti di loro. Loro hanno giocatori di qualità, lasciare alla Lazio il pallino del gioco vorrebbe dire permettere a questi giocatori di metterci in difficoltà”.

La squadra è un po’ lunga…
“I dati che abbiamo non sono così distanti da quelli dell’anno scorso, ma i nostri avversari stanno concretizzando molto di più rispetto all’anno scorso. Può significare anche che stiamo concedendo qualche occasione in più…”.

Cosa si aspetta dalla Lazio?
“Vuole palleggiare, vuole uscire con la palla rasoterra e con azione manovrata. Stanno bene in campo, dovremo contrapporci con le nostre qualità”.

Ha trasformato la squadra da una in difficoltà a una di entusiasmo. Dopo la Roma…
“Una squadra non perde la sua identità in 2-3 partite negative. Noi abbiamo faticato a sviluppare le nostre situazioni, ma l’identità c’è e riusciremo a metterla in campo già da domani”.

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