Real Madrid – Juventus. I bianconeri dicono addio alla Champions al 97esimo
Probabilmente il caso di cui si è parlato più ampiamente e in maniera più approfondita. Dopo una rimonta clamorosa dei bianconeri, che recuperano le 3 reti di svantaggio dell’andata, viene concesso un rigore ai padroni di casa del Real Madrid per un contatto tra il madrileno Vazquez e il bianconero Benatia al minuto 93. Dopo un lungo parapiglia in campo e l’espulsione di Buffon, Ronaldo si presenta sul dischetto e segna la rete che vale la finale per i blancos.
#Morata: 'Real Madrid-Juve? Vazquez mi ha detto che il rigore c'era e io gli credo' https://t.co/ccLnErU3na pic.twitter.com/RPZ9Z1Q2Iw
— calciomercato.com (@cmdotcom) May 5, 2018
A scatenare il popolo bianconero, con in testa il capitano Buffon e il presidente Agnelli, non è stata la valutazione della volontarietà dell’intervento del difensore ex Bayern Monaco, ma il contesto. Nella partita d’andata, infatti, a parti invertite non fu fischiato un rigore su Cuadrado a tempo scaduto.
Il rigore non concesso a Cuadrado nella partita d’andata. pic.twitter.com/kiZvvtA7LR
— Juventus Fans (@juventusfans) April 11, 2018
Il presidente Andrea Agnelli, se la prende in particolare col designatore degli arbitri Uefa Pierluigi Collina, ex fischietto italiano. Queste le sue parole a Premium Sport:
Oggi ci sono tanti Paesi che hanno implementato la VAR, penso a tanti episodi che hanno penalizzato le squadre italiane: è evidente che il processo di accelerazione per l’introduzione della VAR vada portato avanti e accelerato. Qua si tratta di andare avanti dopo avere ampiamente meritato, non di vincere o di perdere. Qualche riflessione sul designatore e sulla sua evidente vanità va fatta, per avere un’evidente imparzialità si va a colpire le italiane in maniera quasi scientifica. Un designatore che ha una responsabilità così alta forse va cambiato ogni tre anni in modo da non avere questa presunzione vista la nazionalità del designatore.