RedazionePrima gioia stagionale per il Parma, che conquista i tre punti al Tardini superando il Torino grazie a una doppietta di Mateo Pellegrino: il giovane attaccante segna prima dagli undici metri e poi di testa, confermando la sua pericolosità nell’area avversaria. Dopo la partita, il tecnico Carlos Cuesta si è seduto davanti ai giornalisti per parlare della prestazione dei suoi.
«C’è tanta soddisfazione in squadra,» ha sottolineato Cuesta, «i ragazzi stanno lavorando con grande dedizione settimana dopo settimana. Vedere la loro esultanza oggi mi rende felice, soprattutto perché mettono sempre impegno ed entusiasmo in ogni sessione e anche durante le difficoltà. Era importante ottenere un risultato positivo – anche senza una gara perfetta.» Il mister preferisce però guardare avanti: «La testa è già alla prossima sfida. Servono altri sacrifici e dobbiamo continuare a crescere.»
Interrogato sull’equilibrio in campo, Cuesta ha spiegato: «La priorità resta dare tutto sia in fase offensiva che difensiva. Certe volte l’avversario riesce a metterci in difficoltà, come ha fatto il Torino nei primi minuti, ma siamo riusciti con qualche aggiustamento a gestire meglio la situazione. Il nostro dna deve essere il cuore, ma serve anche migliorare sempre l’organizzazione.»
Parlando di Pellegrino, il tecnico non ha dubbi: «È un riferimento nell’area, sempre motivato ad alzare il livello. Il suo modo di approcciarsi agli allenamenti è d’esempio per tutti.»
A chi gli chiede se saper soffrire sia fondamentale, Cuesta risponde convinto: «Gestire le fasi difficili è indispensabile. Il tifo ci ha caricato, sono stati il nostro dodicesimo uomo e hanno partecipato pienamente alla partita.»
Sulle nuove soluzioni tattiche, specifica: «Utilizzare più attaccanti non è una novità per noi, lo facciamo in base alla partita e a chi affrontiamo. È una delle opzioni che possiamo sfruttare al meglio.»
Infine, Cuesta riflette sul campionato italiano: «L’intensità e la competitività sono altissime qui, il livello di allenatori e squadre è davvero eccellente. Bisogna sempre dare il massimo.»
Alberto Mangili
