Il Parma si prepara a una gara chiave per la salvezza. Sabato alle 12:30, i crociati ospitano la Fiorentina in un confronto diretto che può incidere sul cammino stagionale. La squadra emiliana torna in campo dopo il turno di stop forzato e vuole riscattare la pesante sconfitta interna contro la Lazio. Alla vigilia del match ha parlato Carlos Cuesta, intervenuto in conferenza stampa al Mutti Training Center di Collecchio.
Il tecnico ha analizzato il momento della squadra, soffermandosi sugli aspetti mentali, tattici e sul rapporto con i tifosi.
«Mi aspetto una partita in cui useremo l’amarezza dell’ultima gara in modo positivo», ha spiegato l’allenatore. «L’atteggiamento dovrà portarci verso il risultato che vogliamo».
Dal punto di vista dell’organico arrivano segnali incoraggianti. «Circati ha seguito un percorso di recupero progressivo e sarà convocato, così come Delprato», ha confermato Cuesta.
Il lavoro svolto nelle ultime due settimane è stato intenso. «Ci siamo concentrati sul consolidare la solidità e lo spirito di squadra», ha sottolineato. «Allo stesso tempo abbiamo sviluppato soluzioni per sbloccare partite complesse e avere più alternative».
Sull’avversario, Cuesta non cambia approccio. «La percezione della Fiorentina non varia», ha detto. «Pensiamo a ciò che è sotto il nostro controllo. Conosciamo le loro qualità, ma anche il tipo di partita che vogliamo giocare».
Entrambe le squadre si affidano molto al centravanti. L’inserimento di nuovi interpreti può incidere. «Aumentare le possibilità di creare pericolo è uno dei nostri focus», ha spiegato Cuesta. «Giocatori come Ondrejka e Oristanio ci permettono di attaccare in modo diverso e più efficace».
Sul confronto con modelli del passato, il tecnico è netto. «Questo è un Parma diverso, con un’idea di gioco differente», ha chiarito. «Ogni giocatore ha caratteristiche uniche e non può essere paragonato direttamente a un altro».
L’aspetto mentale sarà decisivo. «Mi aspetto un livello di aggressività molto alto», ha dichiarato. «L’importanza della gara sarà la stessa per entrambe. Noi vogliamo indirizzare la partita con l’atteggiamento giusto».
Domani sarà anche l’ultima gara casalinga dell’anno solare. L’appello ai tifosi è sentito. «Ci piacerebbe averli con noi», ha detto Cuesta. «La loro spinta può aiutare i ragazzi ad alzare il livello della prestazione».
Non manca un’autocritica sul percorso offensivo. «Stiamo lavorando molto negli ultimi trenta metri», ha ammesso. «Ci sono stati miglioramenti, ma serve più continuità. I dettagli fanno la differenza».
Infine, un passaggio sui singoli. «Keita ha numeri importanti nel dribbling», ha osservato. «In questo campionato i duelli sono frequenti e il dribbling può rompere la pressione. Le statistiche lo confermano». Quanto alla libertà offensiva: «È una libertà organizzata. Bisogna fare ciò che serve al contesto, non solo ciò che piace».






