Lazio, Udinese e Sassuolo le bocciate nelle pagelle alla 16° di Serie A: sono state davvero disastrose e difficilmente riusciranno ad ottenere i risultati sperati.
Promosse e bocciate: le pagelle alla 16° di Serie A
Non c’è storia tra Lazio (2) ed Inter (10).
Cinica e spietata la squadra di Simone Inzaghi che a Roma mette in mostra nuovamente la sua forza e rimane regina incontrastata della Serie A, dando la sensazione che ad oggi è irraggiungibile per chiunque. Timorosa e nervosa la Lazio: basta vedere l’errore di Marusic che ha portato al gol Lautaro Martinez o l’espulsione di Zaccagni per capire il momento non proprio ideale per gli uomini di Sarri.
Battuta d’arresto per una bruttissima Juventus (4) che si lascia recuperare da un rinato Genoa (7).
Per la Juventus buio pesto, i bianconeri non hanno costruito praticamente niente ed anche con i cambi disorientanti di Allegri (Illing Junior mezzala completamente destabilizzato ndr) e tutti i limiti che vengono a galla. Gara di carattere del Genoa che ha rimontato i bianconeri e nel secondo tempo hanno tenuto sotto controllo i bianconeri ed hanno meritato sicuramente il risultato.
Gara certa e sicura del Milan (8) contro un Monza (5) che ha lottato, ma non è riuscito ad opporsi ai rossoneri.
Gli uomini di Pioli hanno offerto una prova sicura sulla falsa riga di quella fatta con il Newcastle in Champions League. Certo è indicativo che tra i migliori in campo ci sia stato Maignan, ma i rossoneri sembrano aver trovato la quadra del gioco e superato le difficoltà. Battuta d’arresto che non fa male per gli uomini di Palladino, che restano una squadra interessante e che continuano a mettere in mostra i propri limiti offensivi.
Piace, sorprende ed emoziona il Bologna (10) che, inaspettatamente, si trova al 4° posto in Serie A. A farne le spese Domenica la Roma (2) squadra che, come la Juventus, non riesce a nascondere i propri limiti con un gioco decente.
Ma diamo il giusto merito al Bologna ed a Thiago Motta, capace di amalgamare una squadra solida difensivamente e molto concreta sottoporta, molto abile negli inserimenti e paziente nello scardinare la difesa avversaria. I felsinei sembrano aver fatto un salto di qualità e di mentalità importante.
Ritrova la vittoria il Napoli (6) contro il Cagliari (6), anche se per i partenopei non è stata una prova di forza.
Una vittoria che regala morale alla squadra firmata Osimhen e Kvara, anche se le molte lacune messe in mostra fin qui non sono superate del tutto, ma ci sarà tempo per Mazzarri per colmarle. Dall’altra parte il Cagliari ha fatto una prova sufficiente, provando a buttare il cuore oltre l’ostacolo: la squadra di Ranieri emoziona per l’abnegazione che ci mette nel cercare il risultato.
Cinica e spietata la Fiorentina (6) nel superare un Verona (5) troppo sprecone e che nulla può contro un super Terracciano, il migliore in campo dei suoi per distacco.
E’ Beltran a sfruttare una delle due occasioni capitata in 90′ minuti alla squadra viola che, per tutto il match, ha subito il gioco e gli attacchi della squadra di Baroni. Per i veneti sicuramente un’ottima prova, ma sono stati messi a nudo tutti i limiti offensivi della squadra. E ciò è preoccupante.
Un inizio da brividi, ma poi la retta via ritrovata per l’Atalanta (8) contro la Salernitana (2).
Gli uomini del Gasp sono autori di un avvio da horror e subiscono il gol di Pirola all’11° del primo tempo. Poi via ad uno show offensivo di qualità, con Muriel, che decide che quest’anno deve fare solo gol spettacolari, ad aprire la strada al 1° minuto della ripresa. Scarsa la reazione della Salernitana: urgono cambiamenti di rotta per provare ad ottenere qualcosa a fine stagione.
Striminzita vittoria per il Torino (6) che si limita al compitino contro l’Empoli (4).
Non certo una partita indimenticabile allo Stadio Olimpico Grande Torino, dove i granata si limitano a trovare il gol ed a controllare il risultato e la reazione dell’Empoli. Reazione dei toscani che, comunque, non c’è stata o, perlomeno, è stata quasi invisibile. Davvero una partita poco vedibile.
Il Lecce (7) ritrova la vittoria in casa contro il Frosinone (6).
Una partita piacevole da vedere tra due squadre molto simili per gioco e qualità dei singoli. La sblocca il Lecce negli ultimi minuti di gioco, con un tiro dalla distanza di Ramadani su cui Turati ha commesso un grande errore. Una sconfitta che, però, non scalfisce le certezze dei ciociari.
Quello che è successo al Bluenergy Stadium di Udine è davvero sconcertante per i tifosi friulani.
L’Udinese (4) rimasta in 10 si fa recuperare 2 gol su 2 calci di rigore battuti da Berardi del Sassuolo (4).
Due squadre che hanno mostrato evidenti limiti di gioco e di carattere che hanno dato vita ad una partita molto noiosa. La sensazione è che l’Udinese sia leggermente avanti rispetto al Sassuolo, troppo Berardi dipendente ed incapace di far esprimere al massimo i propri giocatori.