Sono tanti i settori in cui occorrerebbe l’unione di intenti, ma nonostante l’emergenza continuano a divergere ed ognuno continua portare l’acqua a l proprio mulino.
Abbiamo assistito alle critiche dal punto di vista medico del nord verso il sud invece di unirsi nella ricerca. Assistiamo in ogni minuto alle divergenze politiche su una qualsiasi decisione come se ognuno avesse la soluzione. Assistiamo anche nel calcio alla divergenze d’idee su qualsiasi cosa per tirare acqua al proprio mulino.
Lo scontro ufficiale è tra Lotito e Marotta, ma in realtà si allarga se si considerano le 2 fazioni e si ingigantisce se a questo vi si accomuna la posizione geografica.
Quando ripartiranno le squadre
Il punto della discussione è sul quando ripartire con gli allenamenti.
Lazio e Cagliari hanno già fissato la data del ritorno all’attività (tra sabato e lunedì) ed anche De Laurentiis spinge per la ripresa al più presto.
Dall’altra parte c’è Marotta che chiede il rispetto dei provvedimenti presi dallo stato e l’inattività fino al 3 aprile.
Inoltre, chi chiede di rimanere fermi fino agli inizi di aprile, invoca anche il principio di uniformità. Si richiede che tutte le squadre riprendano i lavori nello stesso giorno.
Se si guarda il discorso un po’ più dall’alto si può ricostruire una sorta di cartina geografica di chi è con Lotito e chi è con Marotta. Non a caso alla guida delle 2 teorie ci sono le dirigenze delle squadre che hanno maggiori interessi nel finire questo campionato e contemporaneamente nelle zone più e meno colpite dall’emergenza COVID-19.
Vedremo come si concluderà, ma una certa linea sembra sia stata già presa e verrà ufficializzata da una votazione a maggioranza. Considerando che la stragrande maggioranza delle società si trova al nord, nelle zone maggiormente colpite, non è difficile capire cosa emergerà dalla votazione.