Le parole di Spalletti
Che difficoltà nasconde la gara con i Rangers? L’obiettivo qual è?
“In tutte le gare si deve mettere il massimo, le difficoltà sono di ripetersi ogni volta, mettere dentro tutte le qualità necessarie, bisogna andare forte, vincere domani poi potrebbe rivelarsi fondamentale perché ci permetterebbe di arrivare a giocare la gara col Liverpool con 15 punti e ci consentirebbe di usare la differenza reti a nostro favore, quindi la vittoria sarebbe fondamentale per l’ultima partita”.
Come ha programmato il turnover? Sarà più ampio?
“Io scelgo sempre la formazione per vincere, non per il turnover. Poi sulla possibilità di avere dei giocatori forti anche fuori, mi dà l’alternativa di poter far giocare anche altri. In pratica, siamo tornati alle 2 da Roma, la mattina alle 11 è difficile sviluppare l’allenamento, anche oggi chi ha giocato ha fatto seduta diversificata, ancora devono recuperare e quindi avendo una rosa di livello abbiamo possibilità di cambiare qualcosa e lo faremo. Ci saranno 3-4 giocatori freschi”.
A che punto è la crescita sul piano della consapevolezza anche in Europa?
“Finora possiamo dire che siamo ad un buon livello, non c’è mai stato il dosatore, ma abbiamo sempre usato le qualità che abbiamo, non siamo mai stati messi in difficoltà seria dagli avversari, ma riguarda finora e non ci dobbiamo soffermare su quanto fatto, ma trovare una soluzione per quello che possiamo diventare e questo ci impone di essere sempre più bravi e cercare soluzioni nuove perché abbiamo giocatori che ogni tanto trovano pezzi superiori alla media, tipo il gol di Osimhen a Roma”
Multa alla Roma, clima difficile per lei, da uomo di calcio cosa si può fare per l’astio verso Napoli? E’ fomentato anche per il primo posto?
“Si possono togliere barriere, io proverei a far arrivare le persone senza recinzione, vediamo cosa fanno, forse è il recinto che ti stimola ad andare di là. Mettere in evidenza cosa fanno migliaia di persone che amano il calcio e vogliono divertirsi e godere dello spettacolo, e buttare fuori gli imbecilli che disturbano e fanno casino, quelli sono in minoranza, e dare spazio ai bambini che vogliono vedere sport e dare slancio anche al sociale. Gli stadi sono lasciati a come erano tanti anni fa, non aiutano, servono stadi nuovi, creano posti di lavoro, prospettive e duemila situazioni”.
A Mourinho le dà di dare una risposta se il Napoli ha meritato di vincere?
“Non penso a quello che fanno gli altri. Noi dobbiamo avere un modo nostro di fare calcio. E’ vero che siamo primi in diverse competizioni, ma quello che è importante è essere primi per i nostri tifosi. Noi abbiamo il dovere di essere primi per rappresentare al meglio i nostri tifosi. Poi figuriamoci se rispondo a uno come Mourinho con la storia e l’esperienza che ha, dovrei andare ad ascoltare le parole che ha detto per capire altre cose, ma meglio di no. Noi siamo contenti di quello che stimo facendo noi e la soddisfazione dei nostri tifosi ci riempie di gioia”.
I Rangers non ha avuto un periodo facile. Pensi allo stato d’animo dell’altro allenatore?
“Ho guardato bene le ultime partite dei Rangers ed ho trovato molte cose fatte bene. L’allenatore dei Rangers è uno di alto livello e sa bene cosa fare. Se si va a vedere l’ultima di Champions contro l’Ajax, il primo tempo è terminato 1-1 ed avevano avuto altre possibilità importanti per andare in vantaggio. Noi non commetteremo l’errore di pensare di trovare una squadra facile. Andremo a mettere il massimo di noi stessi altrimenti significherebbe non avere il DNA del vincente”.
Come sta Anguissa? E se sarà convocato. E’ soddisfatto di Ndombele nelle ultime due
“Anguissa è convocato. Certo che sono soddisfatto di Ndombele visto che l’ho fatto rigiocare. Io penso che l’urlo “The Champions” del Maradona che è un copyright tutto nostro, rappresenta l’eruzione d’amore dei napoletani per questo sport”.
Le parole di Simeone
L’obiettivo è il primo posto, è una gara importante. Per te quanto sarebbe importante giocare?
“Vogliamo fare più punti possibili, è importante dimostrare ad ogni partita, confermare quello che stiamo facendo. Dobbiamo continuare così, per me ovviamente giocare è importante ma l’importante è essere pronto, ho l’esperienza per farmi trovare pronto e fare il massimo”.
Quanto è difficile vedere questa squadra così bella e non poterne sempre far parte? Ogni centravanti riesce a fare gol, come te lo spieghi?
“Tutta la squadra sta facendo bene, ci mette davanti alla porta. Io mi preparo sempre con grande forza, con la mia meditazione, la visualizzazione, io scrivo sempre tutte le partite, ho un mio piccolo libretto dove scrivo delle partite, così mi concentro, le preparo così. Ovviamente quando non gioco godo di questa squadra, l’importante è farsi trovare pronti, da titolare o giocando 5-10 minuti, dal primo giorno l’ho detto che darò il massimo”.
All’andata avete vinto con merito, ma all’andata avete avuto delle difficoltà. I primi 45′ più duri della stagione?
“Sì, fu difficile, sbagliando poi il rigore, loro hanno cercato sempre di essere aggressivi sul nostro possesso, non so se è stata la più difficile ma è stata una delle gare più complicate per la loro aggressività, ovviamente dovremo stare attenti a questo gioco e sappiamo molto bene che è una squadra difficile da affrontare e ci prepareremo al massimo”.
C’è un feeling eccezionale tra te e la città, ci racconti i primi mesi napoletani?
“Sono contento, dal primo giorno qui, anzi già da quando si parlava, ho ricevuto tantissimi messaggi ed avevo capito che essere del Napoli era una cosa unica, poi qui ho capito la passione che hanno e soprattutto per un argentino, dimostra che vivono per questo. Mi sento parte di questa passione, perciò è reciproco l’affetto, al di là del calcio mi trovo benissimo, quando c’è sole e mare uno sta sempre bene e sono un uomo di mare, quando apro le finestre di casa e vedo quel paesaggio mi sento bene. Uno deve sempre cercare la pace dentro il caos del traffico”.
Com’è Spalletti come allenatore?
“Si vede ogni domenica anche se noi lo viviamo di più. Negli allenamenti cerca sempre di far esprimere al massimo ogni giocatore, guarda sempre alla prossima partita. Pur di vincere cerca di farti migliorare u ogni dettaglio. Come persona alle volte ti fa ridere, gira per gli spogliatoi a fare scherzi. Il bello è che quando siamo in campo lui è sempre lì a darti una mano per essere concentrato, non ti puoi mai rilassare. Cerca di farti capire gli errori, questo è molo importante”.
Quale situazione attica ti esalta di più?
“Approfittiamo sempre, quando giochiamo, del massimo di ogni calciatore. La mia forza è attaccare la profondità o crearmi spazi per andare in porta oi favorire i compagni. Ognuno ha le sue caratteristiche ed il gruppo né è consapevole, si gioca per quelle qualità. Il mister sa molto bene chi deve giocare per affrontare gli avversari, è molto bravo in questo e tutti siamo sempre a disposizione ogni volta che siamo chiamati in causa”.
In Argentino dicono che fai parte della lista dei 40. Inizi a crederci?
“Sono molto contento della pre-convocazione, è speciale e mi fa credere in ciò che faccio. Sono dentro i 40 e dimostrerò a Scaloni che sono pronto e che voglio esserci. Vorrei dare una mano al gruppo della nazionale, mi fa piacere e darò il massimo”.
Saresti contento di incontrare l’Atletico Madrid agli ottavi?
“Sarebbe bello affrontare una squadra così forte. La verità è che manca tanto e l’Atletico deve fare molto bene per andare al prossimo turno, mentre noi dobbiamo restare concentrati per domani. Possiamo immaginare tante cose, ma non possiamo saperlo. Io sono concentrato sul presente e sulla sfida di domani, devo prepararmi sui minuti che avrò a disposizione. Noi daremo sempre il massimo in ogni partita che verrà”.
Qualcuno ha detto che il Napoli non meritava di vincere
“Abbiamo meritato tutte le vittorie, questa squadra è forte perché crede in quello che fa e chiunque entra fa la differenza. Ciò che dicono gli altri non ci importa, quello che conta sono i risultati e ciò che pensiamo noi come gruppo. Il resto può creare dibattito che serve a chi piace parlare, noi vogliamo dimostrare di voler sempre vincere”.
Gli obiettivi tuoi e di squadra?
“Preparo le gare cercando i punti deboli degli avversari, fissando obiettivi da portare in campo. Lo faccio perché mi piace ed un giorno spero di diventare allenatore. L’obiettivo è continuare su questa strada, ovvero voler vincere ogni partita e dimostrare chi è il Napoli. Personalmente voglio dare sempre il massimo per dare una mano a questo grande gruppo.”.