Come sta la squadra?
“La squadra sta abbastanza bene, abbiamo fatto tre giorni di lavoro. Siamo in buone condizioni, vediamo cosa riusciremo a fare domani sera”.
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Quanto è importante Danilo per la squadra?
“Sta facendo bene come tutti gli altri, l’atteggiamento è cambiato da parte di tutti”.
Un punto sugli infortunati?
“I rientri dovrebbero essere imminenti. Prima della Coppa Italia difficilmente ritornerà qualcuno, con l’Atalanta qualcuno dovrebbe tornare. Cuadrado da martedì dovrebbe tornare a lavorare con la squadra”.
Chiesa ancora meglio a gara in corso?
“Se fossi certo che anche domani a gara in corso farebbe la differenza farei così. Oggi dopo l’allenamento deciderò la formazione”.
Quanto pesano i punti persi con la Salernitana?
“Ormai quei punti sono andati, inutile stare a pensare lì. Pensiamo in avanti, a quanto fatto fino a oggi. Risultati buoni, ma domani è un’altra partita. Nel calcio c’è una regola: ciò che fai, il giorno dopo non conta più. Serve lavorare, profilo basso e continuare il percorso di crescita. Come squadra bisogna migliorare tante cose, come singoli, poi bisogna arrivare all’obiettivo finale. Che è arrivare nei primi quattro posti. Bisogna pensare a cosa serve fare domani”
La differenza fra primi e secondi tempi della Juve da cosa è data?
“Se la squadra cresce nel secondo tempo è perché stiamo bene fisicamente. Domani sarà una partita sicuramente diversa, lì non finiscono mai le gare e loro sono forti e ben allenati”.
Cosa avete preparato per fermare il Napoli?
“Non abbiamo preparato ancora niente, oggi vediamo di sistemare due tre cosine. Domani sarà una bellissima serata di sport, una partita che non sarà decisiva”.
È un crash test per la Juve?
“Non è un crash test, è una partita di campionato. Veniamo da risultati importanti, il Napoli ha 44 punti e può girare a 50”.
Cosa hanno lasciato queste due vittorie alla squadra?
“L’ho detto prima di Cremona, abbiamo ricominciato ed è come se ricominciasse un nuovo campionato. Le partite sono un po’ strane e dobbiamo essere bravi a giocarle, i ragazzi sono stati bravi”.
Cosa serve per vincere?
“Dobbiamo giocare con tecnica e intensità contro la squadra più forte del campionato”
Se dice che Spalletti è il più bravo, lei che ha vinto tanto cos’è?
“Io ho grande stima di Luciano. È talmente buffo e divertente che ogni tanto litighiamo. Io non sono un allenatore, faccio questo mestiere per sbaglio. Luciano è molto bravo, affrontarlo è sempre una bella sfida. Lui è uno molto bravo a insegnare. Credo che per loro sia molto più importante”.
Ultima partita di Agnelli. Cosa le lascia?
“Sul presidente c’è poco da dire. Il lavoro che ha fatto in questi 12 anni parla per lui. Lo ringrazio perché mi ha dato la possibilità di allenare la Juventus e di lavorare con lui assieme per tanti anni”.