Era questo l’Olimpico che si aspettava e come ha fatto Spinazzola a tornare a questi livelli?
“Il mio staff è di altissimo livello. Gli analisti hanno fatto un lavoro fantastico. Ci hanno dato la possibilità di leggere la partita in profondità e prepararla. Se parliamo di Spinazzola, gran lavoro di recupero, di preparazione dei nostri preparatori. E i ragazzi in campo hanno fatto gara fantastica. Bene già in Austria, ma oggi fantastico. In panchina ero in uno stato emotivo di chi sa che un gol poteva cambiare tutto. Al di là di questo, per un allenatore è una gara tranquilla, dal 1′ la squadra ha controllato come voleva controllare. Era difficile giocare 90 minuti con quella intensità. Gran vittoria di gruppo. Non voglio lasciar passare il fatto che El Shaarawy è stato sacrificato, doveva essere il mio piano B. Senza Tammy, senza Solbakken… mi serviva un piano B. Lui è capace a cambiare ritmo. La partita è andata così, non è stato necessario. Ma partita completa. La nostra curva è tornata, la gente dietro di me continua a ‘dormire’, magari è un profilo diverso di gente”.
Ha avuto dubbi sul mettere Dybala?
“Qualcuno sì. Si è allenato con noi mercoledì, ed è un allenamento non di intensità. Ma ha lavorato bene con i preparatori. Questa gente sa lavorare. Mi fido dell’esperienza dei giocatori. Paulo conosce il suo corpo, le sue sensazioni, e mi ha detto di poter giocare. Con Tammy abbiamo provato, con garanzie mediche. Ci mancava di prendere gli occhiali di Davids… Non vedeva benissimo la palla, la coordinazione non era top. Ma qualche minuto poteva farlo in quelle condizioni ed è stato importante”.
Ha ritrovato la Roma di questa estate?
“I ragazzi stanno rispondendo bene, ma non voglio fare i fuochi d’artificio perchè non siamo tanti, i problemi sono problemi. Belotti sta bene, è il suo momento più alto da quando è arrivato. Ha fatto due partite di livello. Wijnaldum sta arrivando, ho dubbi sui 90 minuti ma poteva giocare di più di quello che giocato. Andiamo passo a passo. Ora il campionato, Cremonese e Juve, e dopo torna l’Europa e giochiamo giovedì-domenica e per noi è dura. Ma andiamo avanti. Domani libero”.
Quindi Abraham non può giocare fino a che ha la maschera?
“Il problema è l’adattamento. Quella è una maschera strana, ha una lente trasparente. Ci si deve allenare e vedere come si sente, adattarsi al campo visuale diversa”.