Mourinho presenta la sfida al Verona contento che Tudor e Mazzarri siano tornati in panchina.
Sul CSKA Sofia
Sarebbe troppo facile per me dire che siamo stati perfetti dopo un 5-1. Non voglio andare in questa direzione con la mia squadra. Ogni gara analizziamo quello che facciamo bene e quello che sbagliamo. Non mi aspettavo così, ma potevamo fare meglio dal punto di vista della qualità del gioco
Sul nuovo stadio della Roma, c’è un messaggio che vuole mandare al futuro sindaco di Roma?
Io sono allenatore. Non voglio essere niente di più. Ovviamente avere uno stadio di proprietà porta tante cose positive per una società, ho letto con grande soddisfazione quello che la signora Raggi dice della Roma e quando si riferisce ai proprietari. Si sente il rispetto. Si vedrà in futuro, al momento sono l’allenatore e non voglio dire molto di più.
Su Villar
Non capisco perché si parli di Villar. Perché lo scorso anno giocava sempre e quest’anno no? Fonseca aveva una visione diversa di gioco dalla mia. Il prossimo allenatore avrà una visione ancora diversa. Non c’è alcun problema con Villar. Il suo problema è che Veretout e Cristante, ma non è un problema è una cosa buona per la squadra. Non dobbiamo parlare di titolari e non titolari. Abbiamo cambiato tanto con il CSKA Sofia perché ci fidiamo del gruppo
Ibanez può fare il terzino?
Ovviamente non lo è, può farlo se siamo in emergenza e con prospettive più difensive.
Come si spiega che due allenatori siano stati già esonerati?
Non mi piace parlare della casa degli altri. Sono loro che devono spiegare ai tifosi e al mondo del calcio perché hanno deciso così. Posso dire solo che mi dispiace per i due colleghi esonerati così presto. Quello che c’è dietro non è roba mia. Sono contento che Mazzarri torni perché abbiamo giocato insieme in Italia e Inghilterra. Sono felice anche per Tudor che ha trovato una panchina.
Il suo staff è uno dei suoi segreti del successo?
La verità è che quando ho cominciato come allenatore venti anni fa oggi non c’è più nessuno di quello staff tecnico. Quello che è da più tempo con me è Lalin e sta con me dal 2010, tutti gli altri sono stati cambiati per ragioni diverse. A volte per opzioni di carriera diversa per loro, altre per mie ragioni perché cercavo altre figure. Qui ad esempio ho preso due preparatori atletici, uno per lavorare con la squadra e uno per lavorare sul recupero. Molto dipende dall’organizzazione di un club. Io sono arrivato con quattro e oggi siamo 14-16 perché la gente che era qui è di qualità e aperta a imparare. E’ uno staff che un girono diventerà lo staff di qualcun altro che arriverà dopo di me. Per me è importante costruire una base di lavoro che un giorno, seppur tardi, possa continuare a fare bene. Quando arriverà il momento negativo saremo ancora più uniti. L’età per me nel calcio non significa tanto, mi piace lavorare con gente che lavora e pensa 24 ore. Mi piace gente che sta nel calcio con passione che è quello che succede con chi sta qui.
Sta pensando di passare alla difesa a 3? Ha pensato al reintegro di Santon?
Ho pensato a Tripi che sarà convocato e se domani abbiamo qualche problema con i terzini, lui ha fatto la pre season con noi. Ha lavorato con noi e ha capito il nostro modo di pensare. E’ un ragazzino intelligente che può giocare in tante posizioni. Non ha esperienza, ma ha un cuore super romanista. Non penso al reintegro di Santon. Possiamo giocare a 3 o a quattro, ma non posso dire che non lo faremo. E’ una situazione aperta per noi, ci sono tante squadre che lo fanno e non è detto che non lo faremo mai.
Quanto conta l’aggressività dei suoi attaccanti sugli avversari?
Dipende dalle situazioni di gioco, se vogliamo pressare alto dobbiamo esserlo e mi pare ovvio. Se la strategia di gioco è giocare più bassi, non saremo aggressivi. Con il Sassuolo e con la Salernitana abbiamo cercato di pressare alti ed è importante fare questi. Contro l’Hellas Verona avremo una difficoltà in più perché hanno qualità e poi loro hanno un nuovo allenatore e non abbiamo alcun tipo di referenza per pensare su che tipo di gioco utilizzeranno, possiamo solo guardare il passato di Tudor. Forse cambierà i suoi principi e forse giocherà in maniera diversa, ma non abbiamo una risposta certa e questa è una difficoltà extra per noi, non sappiamo come giocheranno.
Cosa manca a Borja Mayoral?
La FIFA dice che si deve giocare in 11 (ride, ndr). Sto scherzando, a Borja non manca nulla, lavora tantissimo e hai ragione quando dici che ha giocato solo 16’ e devo solo ringraziarlo perché è un fantastico professionista e posso dire che sarà importante per lui. Mi piace di più oggi che due mesi fa, mi piace veramente. Abraham sta molto bene, così come Shomurudov e possiamo giocare con due punte. Nell’ultima partita li ho schierati insieme perché possiamo farlo, con il Sassuolo negli ultimi 20’ abbiamo giocato con 2 punte ma non possiamo farlo senza avere un’alternativa in panchina. Borja è freddo davanti la porta, fa gol però mi piacciono anche Abraham e Shomurodov, però è ovvio che Borja voglia di più ma il suo momento arriverà.
Come si affrontano squadre che ti prendono a tutto campo?
Abbiamo pensato a questa possibilità, se ci sarà una rottura totale con il passato non lo so. Con Juric, l’Hellas Verona giocava in maniera diversa, però magari Tudor opterà per la stessa direzione. Giocare contro queste squadre è difficile, non so se avete visto Sassuolo-Torino. È una proposta diversa di calcio che si deve accettare come tutte, se sarà così sarà complicato però abbiamo lavorato un po’ ieri e oggi pensando a questa possibilità. Loro sono bravi in uscita e nella penetrazione dei terzini, arrivano in zone pericolose e hanno profondità. L’Hellas Verona ha 0 punti però poteva fare punti contro Inter e Bologna, secondo me finiranno bene in classifica.