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Mourinho: le impressioni su Azmoun e Lukaku

Come mai avete scelto Azmoun? Arriverà Lukaku?
“Faccio fatica a parlare di Azmoun, figuriamoci a parlare di Lukaku che è un giocatore del Chelsea ancora. Ci sono allenatori di club che scelgono i giocatori e chi arriva è la prima scelta. Ci sono anche in Italia, ma tutti in Inghilterra. Noi siamo in una situazione diversa e quello che mi è stato proposto da Pinto era Azmoun, non come ho letto o sentito il mio attaccanti, ma come uno dei miei attaccanti e per essere uno dei miei attaccanti, se la condizione è buona è un calciatore che può aiutare. Ha fatto benissimo allo Zenit, ha dimostrato di essere un bravissimo giocatore, non è andato bene al Leverkusen che è il motivo per cui lo possiamo prendere in prestito, perché altrimenti sarebbe rimasto al Leverkusen. Quando Pinto mi ha proposto Azmoun, mi ha detto che sarebbe arrivato un altro. Così’ mi fa felice se è un giocatore di qualità: Azmoun, Belotti e un altro. Io sono tranquillo e aspetto. Penso a domani, quello per cui abbiamo lavorato questa settimana”.

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Che Verona è?
“Questi 3.000 tifosi che verranno saranno sicuramente buoni. L’altro giorno all’Olimpico, lo stadio era pieno, ma erano in pochi a giocare con noi. Se questi vanno a Verona, vanno lì per stare con la squadra. Ho giocato lì due anni di fila, una volta abbiamo perso, una volta abbiamo vinto all’ultimo minuto, con un gol di Volpato. È sempre stato difficile. Giocano in un altro modo rispetto a questi ultimi due anni. Il nuovo allenatore nell’ultima partita ha giocato come nei due anni precedenti. Abbiamo questo dubbio: giocheranno come il mister o come il passato. Abbiamo lavorato duro, con molto caldo, in settimana. Abbiamo recuperato Lorenzo e Paulo, abbiamo perso Renato che ha un piccolo problema e non sarà disponibile per questa partita. Speriamo di tornare a Verona con 4 punti”.

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Non ci ha detto il nome dell’attaccante?
“Mi ha detto che la società lavorerà forte per arrivare a un attaccante che ha le caratteristiche diverse rispetto agli altri attaccanti. Se noi andiamo da un club per comprare un giocatore che ha fatto una grandissima stagione, non possiamo. Ci dobbiamo adattare con i rischi che noi abbiamo. La gente deve capire questo. È una sorpresa che Renato non può giocare? No, basta vedere la sua storia. Però se Renato non avesse avuto tanti infortuni sarebbe stato titolare nel PSG e non sarebbe venuto alla Roma. La stessa cosa Dybala la scorsa stagione dove avevano molti dubbi su di lui. Siamo diventati esperti a lavorare con giocatori con potenziale, per dargli una stabilità per tornare al livello che hanno avuto. Questa è la nostra realtà, bisogna stare tranquilli con le aspettative basse. Magari per voi è una sorpresa vedermi tranquillo. L’importante è domani”.

Si aspetta altre operazioni in entrata, come al sostituto di Ibanez e in uscita?
“Tu hai utilizzato una parola interessante che è il mercato di uscita. In questo momento tutto è aperto e tutto è possibile, vediamo se non arriva l’Arabia, perché possiamo migliorare, ma anche peggiorare. Abbiamo solo 4 difensori centrali, ma abbiamo lavorato con Celik, Karsdorp che possono fare il terzo di destra. Se arriva qualcuno ottimo, altrimenti andiamo avanti così. Arriverà il momento in cui tutti sono importanti, Solbakken domani sarà in panchina di nuovo. Il campionato è lungo”.

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