Siamo ormai alle battute finali per l’arrivo ufficiale di Origi che dovrebbe arrivare in città tra oggi e domani per sottoporsi alle visite mediche e la firma sul contratto. Ma Origi, dal punto di vista del mercato fa già parte del passato, mentre Asencio ora rappresenta il futuro.
Il Maiorchino del Real Madrid rappresenta più che un’idea di mercato anche se i tasselli da incastonare non sono ne pochi ne semplici.
Il Real vorrebbe scrivere a bilancio almeno una cifra di 20 milioni derivanti dalla sua cessione nonostante il contratto sia in scadenza nel 2023 e l’assenza di segnali di rinnovo. La questione tra le parti è giunta a quello che è ormai il solito nodo. Rinnovo o addio con un anno di anticipo per non andare via a parametro zero.
In realtà questa storia dell’anno prima sta traslando il problema di un anno prima diventando una sorta di parametro calciatore.
Oggi Asencio guadagna 5 milioni a stagione che è una cifra un po’ oltre il tetto imposto dalla società rossonera. Maldini, come fatto con Theo qualche stagione fa, immagina di pianificare l’incontro risolutore ad Ibiza. Un confronto face to face per convincere lo spagnolo sulla bontà del progetto e come possa consentirgli quel rilancio che tanto spera di trovare.
A 26 anni il giocatore è nel pieno delle sue possibilità e con il talento che si ritrova può fare la differenza. Inoltre le sue caratteristiche sposano appieno quelle che sono le esigenze della rosa di Pioli. Al Milan serve urgentemente un esterno destro, meglio se sinistro per accentrarsi e tirare. Oltre l’esterno se arrivasse anche un trequartista centrale non sarebbe male e Asencio risponde magnificamente a entrambi i profili.
In mediana
Per la mediana il profilo più seguito resta De Ketelaere, giovane classe 2001 del Bruges.
Il suo cartellino viene valutato tra i 30 ed i 35 milioni, una cifra blu che comunque non spaventa eccessivamente e su cui Maldini e Massara stanno lavorando sodo.
Ultimamente sembra che anche il Leeds abbia avanzato qualche offerta per il giovane belga, ma al momento, Milano resta la pista più calda da percorrere.