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Milan-Juventus: le parole di Pioli

Pioli: non so se credere fino in fondo alle parole di Allegri. De Ketelaere non è un mistero. Hernandez dovrebbe rientrare.

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È la nona giornata ed è ottobre, ma Milan-Juve è una di quelle partite che fa crocevia…
“Credo che all’interno del campionato ci siano 2-3 partite che pesano di più al di là dei tre punti e quella di domani ha un peso specifico importante per il valore degli avversari, per il fatto che la Juve lotterà per lo Scudetto”.

È meglio, in questo momento incontrare la Juve?
“Sarebbe stato meglio giocare meglio col Chelsea, ma le motivazioni ci sono a prescindere dall’avversario. Siamo tutti responsabili, io in primis, per mercoledì e c’è in noi tutta la voglia e la determinazione per far meglio di come abbiamo giocato a Londra”.

Con De Ketelaere stai utilizzando un percorso diverso rispetto agli altri giovani del gruppo: gioca sempre.
“Il percorso di Charles è quello giusto e corretto: quando un giocatore ha talento, è intelligente e ha disponibilità credo che abbia un grande futuro. Io credo abbia un grande futuro. Mi ricordo il Leao di tre anni fa, il Tonali del primo anno: molti erano pronti a criticarli e a mettere in dubbio le loro qualità. De Ketelaere è un giocatore di talento, ha bisogno di tempo e di adattarsi per essere sempre più determinante. Ma la strada è quella giusta”.

Come sta Theo Hernandez?
“Se oggi confermerà la condizione di ieri domani sarà a disposizione”.

Allegri aveva detto: ‘togliamo 5 titolari al Milan e vediamo’…
“Magari fossero stati solo 5… Io continuo a puntare sul gruppo, che è forte. L’ultima partita non. ci ha soddisfatto, ma vedo un gruppo volenteroso e determinato”.

Troppi gol subiti?
“Una squadra del nostro livello deve commettere meno errori e meno ingenuità”.

Si scrive che De Ketelaere sia un mistero…
“Questo è un vostro problema, non è un problema mio. Per me non è un mistero”.

Hai parlato con Cardinale a Londra?
“No, voleva che la squadra fosse concentrata. Sicuramente non è rimasto soddisfatto della prestazione”.

Come stavano i ragazzi dopo Londra?
“La partita col Chelsea l’abbiamo archiviata immediatamente e la riapriremo domenica mattina per capire cosa fare meglio. Ieri i ragazzi erano stanchi, ma li ho visti vogliosi. Non significa che domani vinceremo la partita: non dimentichiamoci che squadra e che obiettivi abbia la Juventus, ma noi ce la metteremo tutta. In Champions è chiaro che dobbiamo salire di livello. Noi sappiamo fare cose migliori, ma non ci siamo riusciti”.

C’entra il modulo più offensivo nel tema dei gol subiti?
“Siamo un po’ più offensivi, l’anno scorso giocavamo con un centrocampista sulla trequarti, ma non dipende da quello perché in tantissime situazioni siamo in superiorità numerica: dobbiamo interpretare meglio le situazioni”.

News infortuni?
“Non ci sono novità. Dovrebbe rientrare solo Theo. Ma non dirò più nulla: l’altra volta dissi che giocava Origi e poi alla sera non ha giocato…”.

C’è una spiegazione ai tanti infortuni?”
“In tutti i 5 campionati europei non c’è mai stato un calendario così fitto e in tutti i campionati. Gli infortuni muscolari sono cresciuti del 20% e noi rientriamo in questa statistica. Noi siamo accompagnati da grandissimi professionisti: cercheremo di fare meglio”.

Soluzione per l’esterno destro?
“Krunic non l’ho utilizzato da esterno di destra, credo che ha fatto il ruolo che farà McKennie domani sera, cioè da mezzala di destra”.

Si aspetta una Juve molto chiusa domani?
“Di solito la Juve approccia bene le gare con baricentro alto per poi abbassarsi dopo. Allegri è molto furbo, non so se credere fino in fondo a quello che ha detto in conferenza. Noi pensiamo alle nostre caratteristiche: domani varrà tanto non sbagliare le cose semplici”.

Quali saranno le chiavi della partita?
“È un allenatore molto capace. In questi anni sono state partite abbastanza bloccate, ma molto dipenderà dalla nostra intensità”.

News di formazione?
“Credetemi: la formazione la sceglierò domani mattina. Oggi metterò tutti i doppi ruolo e poi deciderò. Giroud sta bene mentalmente e fisicamente. Domani è la più importante, ma io non mi devo dimenticare che poi ce ne sono altre”.

Come si spiega la sconfitta di mercoledì?
“Abbiamo dati che ci dicono che la nostra efficienza fisica e tecnica non sia stata all’altezza. Voi pensate che il Napoli sia inferiore al Chelsea ora? Col Napoli abbiamo avuto dati fantastici, ma se con certe squadre giochi sotto al tuo livello puoi perdere. Se giochiamo al nostro livello in campionato vinci, forse anche se scendi poco poco di livello… Mercoledì abbiamo mancato in tante cose: il Liverpool l’anno scorso ci aveva messo sotto”.

Cambierà qualcosa domani?
“Noi in tutte le partite cambiamo qualcosa. Col Chelsea non abbiamo preso le stesse posizioni avute col Napoli. Domani andremo con le caratteristiche di chi scenderà in campo dall’inizio”.

Con Leao la sua missione è finita?
“No, non è finita: lui non si deve accontentare e io devo pretendere tanto. Ci sono tante situazioni che può sviluppare meglio”.

Che spirito ha visto nella sua squadra?
“Eravamo tutti delusi dalla nostra prestazione: è inevitabile che ci si aspetta una reazione e una prova determinata. Sarà così”.

Rebic ha la Juve in una delle sue vittime preferite…
“Importantissimo per lui e per la squadra; è chiaro che non sia ancora al 100%, ma sta migliorando la sua condizione”.

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