Pioli, alla vigilia della sfida di cartello contro la Juventus, presenta la sfida parlando della condizione dei suoi dopo la gara contro lo Spezia e la crescita dei suoi.
Per la quarta partita di fila il Milan parte davanti alla Juventus: è un aspetto che testimonia il lavoro che si sta facendo?
“Che la nostra classifica sia buona è evidente, come è altrettanto evidente che la Juve sia partita non bene ma che ora affrontiamo in un momento di ottima forma. Non sarà sufficiente domani una prestazione normale, ma servirà una prestazione di livello alto e ne abbiamo la capacità”.
È una partita da Milan, diversa dalle altre?
“Bivio e svolta lo usate spesso voi: è una partita importante. Non sarà ancora decisiva, ma è importante perché la Juve è imbattuta da 8-9 partite e sta recuperando punti. Riuscire a vincere domani sarebbe molto importante per la nostra classifica”.
Come stanno coloro che sono rientrati?
“Sono tre rientri importanti Calabria, Romagnoli e Bennacer: stanno bene e sono tutti a disposizione. Ibra sta bene ed è pronto, come tutti noi”.
Si ritrova nelle parole che Theo le ha dedicate?
“Fa parte del ruolo dell’allenatore seguire i giocatori, soprattutto i giovani, facendoli lavorare con grande attenzione e grande entusiasmo”.
La stuzzica l’idea di arretrare Ibra nel ruolo di trequartista?
“No, non ora e non ad inizio partita, abbiamo i nostri equilibri. Poi a partita in corso può essere una soluzione”.
Che tipo di problematica ha Brahim Diaz?
“Ha avuto un calo di condizione prima, ora ha la gambetta bella fresca e pimpante come ad inizio stagione. Non sempre è stato decisivo nelle ultime partite con la palla, ma lo è stato con i movimenti. Le sue prestazioni sono in crescendo, ma da lui mi aspetto chiaramente giocate decisive”.
Quali sono le qualità con cui il Milan può superare Inter e Juve?
“Abbiamo tante qualità, soprattutto a livello tecnico e di mentalità; giochiamo con grande energia e vitalità. Poi ci sono delle difficoltà, ma che si possono superare se si gioca da squadra”.
Siete ancora in fase di monitoraggio per quanto riguarda il nuovo difensore?
“Non è una partita che ci fa cambiare le valutazioni sui nostri giocatori, ma è altrettanto vero che se ci sarà la possibilità di migliorare l’organico lo faremo. Ad oggi non ci sono novità, ciò che conta è la partita di domani”.
L’atteggiamento dirigenziale della Juve, simile a quello del Milan, è un bene per il campionato?
“È un momento duro per i club, per colpa della pandemia. Con la riduzione degli spettatori la società ha perso tanto. Ogni club fa i conti nelle proprie tasche, ha la propria programmazione. Il nostro club ha le idee chiare: stiamo sviluppando un progetto su giocatori di potenziale e su alcuni già maturi, augurandoci di tornare il prima possibile a competere per vincere. Siamo tornati competitivi da due anni, ma ci manca lo step finale. Le idee sono queste: sono molto chiare e giuste per il momento che stiamo vivendo”.
Ibra non segna a San Siro da settembre: c’è un motivo tattico?
“Ha avuto le sue occasioni e non è riuscito a sfruttarle. Domani non avrà 10 occasioni, ma credo che potrà essere determinante”.
Crede che l’arbitro potrà scendere in campo in maniera poco serena domani?
“No, non deve succedere questo. Domani è un’altra partita e si parte da 0-0. L’arbitro dovrà cercare di arbitrare nel modo migliore possibile con grande serietà, capacità e serenità”.
Che tipo di settimana è stata nel superare la partita con lo Spezia?
“È stata una settimana di lavoro intenso, in campo e al video. Dobbiamo essere più attenti, precisi e determinanti. Serve grande attenzione e partecipazione: se vogliamo ottenere l’eccellenza, la normalità non ti porta all’eccellenza. Servono tecnica, fisico, mentalità, tattica”.
Contro Allegri non ha mai vinto in A: è uno stimolo ulteriore?
“Dovrei guardare troppo indietro per spiegare questo dato. Domani sarà un’altra partita, sarebbe buono cambiare questo dato immediatamente”.
Si è sentita la mancanza di Tonali: è il vero capitano del Milan?
“Che sia un giocatore forte sì, che stia crescendo tanto sì nonostante sia giovane. La sua maturazione non è terminata, sta lavorando tanto per crescere. Capitano del presente o del futuro? Ho tanti giocatori attaccati a ciò che facciamo: non è importante chi porta la fascia”.
Sarebbe contento anche nel caso in cui non arrivasse nessuno in difesa?
“Se c’è la possibilità di migliorare l’organico il club si è sempre dimostrato capace, attento e ambizioso. Poi è chiaro che il mercato non dipende solo da noi… Sono molto contento dei giocatori a disposizione; l’infortunio di Tomori ci ha messo un po’ in difficoltà per queste partite, ma tornerà presto”.
Sarà possibile vedere Leao e Rebic insieme?
“Per ora o gioca uno o gioca l’altro, ma a partita in corso ci possono essere altre soluzioni”.
Che differenze ci saranno rispetto alla gara di andata?
“La Juve è cresciuta ed è in un momento positivo, ma anche noi stiamo bene. Ci sarà da combattere pallone su pallone e centimetro per centimetro”.
Come ha visto la squadra post Spezia?
“Ho visto giocatori attenti e determinati. Se continuiamo a fare parallelismi tra l’anno scorso e quest’anno non andiamo avanti. Con lo Spezia l’anno scorso fu la partita peggiore del Milan, ma quest’anno non è stato così”.
Quali meriti ha nella crescita di Leao?
“Leao è cresciuto soprattutto nella disponibilità che ha dato a lavorare e a migliorare. Sono ragazzi molto giovani e hanno avuto necessità di tempo, ma se c’è talento e disponibilità si può arrivare a risultati importanti. Leao è forte, ma può essere ancora più determinante per il risultato finale”.
Bennacer può giocare?
“È tornato bene, è disponibile per giocare”.
Vede Messias trequartista centrale?
“Si, lo può fare, ma ora si sente più a suo agio come esterno destro e non di trequarti che si muove su tutto il fronte d’attacco”.
Le piace la definizione – presa da Pulp Fiction – come Pioli risolutore dei problemi?
“Sì, mi piace, è il compito di un allenatore far si che le cose vadano sempre meglio. La Juve sta bene, sta crescendo: domani servirà un livello tecnico delle nostre giocate molto alto per trovare lo scompenso nella fase difensiva dei nostri avversari”.
Cambierebbe qualcosa con Cuadrado esterno alto?
“Non so che scelte farà Allegri, ma abbiamo una strategia che non cambierà a seconda dell’avversario di Theo”.
Che meriti ha nella crescita di Leao?
“È merito del giocatore: i miglioramenti arrivano se c’è la volontà, l’autoesigenza di arrivare a livelli più alti. Poi noi siamo lì e non vediamo l’ora di trovare certi giocatori”.