Il Milan tra Investcorp e mercato accende i tifosi

Sembra sempre più vicino il closing tra Investcorp e la proprietà attuale del Milan.

In questo discorso si innesta il mercato che, se dovesse essere condotto dai nuovi proprietari, dovrebbe essere sull’orlo del faraonico.

Messi a segno ormai gli arrivi di Botman e Origi che comunque saranno firmati dalla famiglia Singer, Investcorp non farà attendere la sua mano.

Il ruolo più scoperto, oltre quello del mediano al posto di Kessie, dati per scontato gli arrivi da Lille e Liverpool e quello dell’esterno alto a destra. Nonostante i tre presenti in rosa, Pioli, non ha ancora trovato il suo titolare e questo non certo per la mancanza di voglia del mister di trovare un proprietario unico di quella zona di campo.

Castillejo è scomparso dai radar del progetto rossonero e la sua ultima apparizione, risale al 2021. Messias e Saelemaekers si alternano in un continuo ballottaggio senza mai riuscire a convincere appieno e fallendo spesso la conferma.

Fari puntati a Manchester

L’attenzione si è già focalizzata su un obiettivo ben definito.

Tra le fila di Guardiola, a Manchester, sponda City, nel 2023 andrà in scadenza il connazionale di Bennacer, Mahrez. Nonostante ciò il suo cartellino dovrebbe toccare quota 40 milioni che potrebbe essere la cifra che la nuova dirigenza andrebbe ad investire per portare a Milano un primo elemento di indiscutibile valore tecnico e di esperienza.

Dopo che la pista Berardi si è ormai arenata in quanto i 30 milioni richiesti dalla società neroverde sono stati giudicati un cifra fuori mercato per un giocatore che, nonostante le indubbie doti tecniche, è comunque una giocatore sulla trentina senza specifiche esperienze internazionali, la vecchia e la nuova società dovranno guardare altrove.

Anche se la cifra da investire è maggiore così come l’ingaggio la soluzione potrebbe essere quella giusta. I 6 milioni d’ingaggio dell’algerino potrebbero essere il biglietto da visita di Investcorp per i tifosi rossoneri.

Anche Mahrez ha da poco sfondato il muro dei 30 anni ma la sua esperienza rappresenterebbe una garanzia. Potrebbe essere il primo passo verso un’internazionalizzazione del Milan nella promozione del brand.