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Milan-Genoa: Pioli in conferenza stampa

Pioli in conferenza stampa parla della corsa allo scudetto. Vincere dipende anche dal Milan che dovrà vincere le partite. Leao sta bene, così come Kessie.

Pioli Parla della sfida al Genoa dove saranno pienamente recuperati Bennacer e Rebic.

Com’è stata questa settimana?
“Noi giochiamo per vincere e, quando non ci riusciamo, la delusione c’è, ma la mattina dopo questa è trasformata in concentrazione e determinazione. Sappiamo ciò che ci sta mancando che sembra poco non è. Ma ho visto giocatori convinti, che giocano con fiducia: dobbiamo fare un qualcosa in più tutti”.

Un bollettino medico.
“La situazione di Ibrahimovic è abbastanza. Recuperiamo Bennacer e Rebic che stanno bene, possono giocare dall’inizio così come possono subentrare. Vedremo domani”.

Non si sono registrati segnali di resa…
“La squadra non ci sta credendo solo perché Calabria lo ha detto ieri, ma ci sta credendo per come sta giocando. Stiamo giocando un calcio energico, cercando di dominare le partite e di creare più dell’avversario. È giusto crederci fino alla fine perché siamo forti. Siamo stati davanti a tutti per tanto tempo, non ci sei lì per fortuna; non stiamo vincendo ora per sfortuna, ma dobbiamo metterci qualcosa in più. Tutti insieme siamo più forti: la squadra darà il massimo fino alla fine perché ci crediamo, abbiamo qualità e ha il rossonero dentro”.

Come sta Leao?
“Io non partecipo a tutte queste discussioni. Se siamo in lotta per vincere lo Scudetto e la Coppa Italia significa che tutti hanno dato il massimo e il meglio. Leao ha grande qualità, la marcatura su di lui ci sta, ma se lo mettiamo nelle condizioni di giocare l’1 vs 1 vuol dire che stiamo facendo bene”.

Ora non dipende più solo dal Milan…
“Dipende da noi perché dipende da noi se vinciamo le partite o meno. I conti si fanno alla fine: abbiamo le qualità per fare tanti punti”.

I fischi a Kessie influenzeranno?
“Kessie sta bene ed è motivato. I tifosi sono con noi e saranno con noi fino alla fine”.

Come definisce la stagione del Milan?
“La stagione del Milan è ancora parziale, non è il momento di fare dei bilanci. Dobbiamo essere concentrati fino alla fine. Adesso sono solo chiacchiere che servono a poco”.

Al Milan manca l’ultimo step da fare…
“Bisogna passare da competitivi a vincenti: è questo lo step da fare”.

Cosa è successo con Ibrahimovic?
“Non c’è niente che non ha funzionato. Ci sono problemi fisici che arrivano. Non c’è stata nessuna scelta sbagliata, speriamo di recuperarlo per le ultime partite. Futuro? Non credo sia cambiato qualcosa. Ibra ha l’intelligenza e il coraggio per fare la scelta migliore; noi saremo con lui qualsiasi scelta faccia”.

Preferisce non prendere gol e non segnare o segnare di più e prendere più gol?
“Noi dobbiamo vincere. Per farlo bisogna segnare, non prenderli aiuta. Non è merito solo dei difensori il non prendere goal, tutti stanno lavorando bene; e non è solo colpa degli offensivi la mancanza del goal. Bisogna essere tutti più precisi”.

Hai pensato a qualche nuova soluzione offensiva?
“So che a voi piace parlare di piano A e di piano B. Li abbiamo anche per domani per cercare di essere più imprevedibili di quello che stiamo riuscendo a fare ultimamente”.

Come scardinare la difesa del Genoa?
“Quando si preparano le partite studiamo tanto gli avversari. Il Genoa al di là dell’ultima partita, pesante nella sconfitta ma non nella prestazione, gioca un calcio semplice ed efficace; abbiamo preparato delle situazioni per avere dei vantaggi”.

Saelemaekers può fare il terzino?
“È una soluzione più a partita in corso che dall’inizio. Le assenze di Kjaer, Florenzi e Ibrahimovic sono importanti: sanno come si affrontano questi momenti. Io, però, confido tanto nella mentalità dei miei giocatori. Sappiamo tutti che dobbiamo fare qualcosina in più”.

Solo 7 gol subiti nel 2022…
“Deve essere un dato decisivo, ma solo se accompagnato da una fase realizzativa più efficace”.

Chi è che sta giocando meglio tra Milan, Inter e Napoli?
“Tutte hanno motivazioni altissime. Secondo me noi stiamo giocando bene, poi si giudicano i risultati com’è giusto che sia. Non sto guardando gli altri con così tanta attenzione”.

Si può alzare l’asticella a 84 punti?
“Vedere il bicchiere mezzo vuoto mi viene molto difficile. Noi pensiamo solo a domani, riprendiamo a vincere davanti ai nostri tifosi e i conti li faremo alla fine”.

Il Milan ha spesso segnato almeno 2 gol a partita con un modo di giocare in ripartenza. È qui il problema?
“Non esistono squadre al momento che superano facilmente gli avversari piazzati davanti alla propria area. Col Bologna abbiamo trovato gli spazi chiusi, il Torino ci è venuto a prendere alti. Noi abbiamo migliorato baricentro, supremazia territoriale, occasioni create che tiri effettuati, ma non abbiamo ancora trovato quella lucidità e quella precisione per sbloccare le partite e provare a chiuderle in transizione, in cui siamo molto forti”.

Si è dato una spiegazione sul calo di Diaz?
“Ha avuto un calo di condizione. Ha fatto buonissime partite anche dopo il Covid. Le mie scelte sono andate anche in altre direzioni, ma Brahim sarà un giocatore importante da qui alla fine”.

Perché si stanno segnando meno goal?
“Gli avversari hanno preso diverse posizioni. Noi siamo comunque rimasti pericolosi. Ci sta mancando il guizzo. Ho detto di chiamarlo come volete: un po’ di precisione, smarcamento, lucidità… Dobbiamo farlo se vogliamo tornare a vincere”.

Che partita sarà domani?
“Certo”

Il Milan non sta riempiendo più l’area come prima?
“Non credo che nelle ultime partite il problema sia stato il non riempire l’area con molti giocatori, è il nostro obiettivo. Non dobbiamo riempirla troppo presto, ma servono i tempi successivi”.

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