Milan, 4 motivi per puntare su Gasperini

Gasperini può determinare il futuro di Gattuso

Ennesimo finale di stagione traballante in casa Milan, nonostante la risicata vittoria contro il Bologna. I tre punti hanno portato un’importantissima boccata d’ossigeno a tutto l’ambiente milanista, che però convive con evidenti problemi dentro e fuori dal campo. Il quarto posto è ancora lontano, sia dal punto di vista mentale, sia per i tre punti di distanza dall’Atalanta di Gasperini, attualmente quarta in classifica.

Le difficoltà si susseguono da ormai troppe settimane e porteranno con sé strascichi per molto tempo. Indipendentemente da come sarà la classifica alla fine del campionato, Gasperini potrebbe soffiare al Milan l’ultimo posto utile per accedere alla Champions League e… la panchina a mister Gattuso.
Forse è solo una suggestione, ma l’ipotesi che il nuovo allenatore rossonero possa essere proprio Gasperini non è assolutamente da sottovalutare.

Gasperini-Milan: 4 motivi per dirsi di sì

Perché non è utopia immaginare Gasperini sulla panchina rossonera?
Gasperini ama le sfide, è un allenatore alla continua ricerca di nuovi stimoli e che non ha mai paura di mettersi in gioco. Emblematica, sotto questo punto di vista, l’avventura sulla panchina dei “cugini” dell’Inter. L’approdo in rossonero sarebbe, senza ombra di dubbio, un banco di prova davvero importante.

La necessità della società rossonera di valorizzare e far crescere i giovani del vivaio (oltre a quelli già inseriti stabilmente in prima squadra) si incontra perfettamente con le grandi capacità di lavoro e sviluppo del tecnico. L’ex genoano è sicuramente uno degli allenatori più bravi ad inserire giovani e, spesso, inesperti elementi nel calcio che conta. Basta pensare a quanti talenti ha sfornato il binomio Gasperini-Atalanta: da Conti a Cristante, da Kessié a Mancini passando per Gagliardini e Caldara, solo per citare i più importanti.

Il terzo motivo per cui l’approdo in rossonero non sarebbe un’utopia, è strettamente legato al punto precedente: ben tre di questi calciatori vestono attualmente la maglia del Milan. L’ingaggio di Gasperini potrebbe rigenerare elementi come Conti e Caldara che, anche a causa di infortuni importanti, non sono riusciti ad imporsi come avevano fatto in nerazzurro. Lo stesso Kessié, seppur sia da tempo importante per la squadra, non è mai stato sfruttato al 100% come invece fece nella sua vecchia squadra.

Ultimo aspetto, ma non per questo meno importante, è la gestione della rosa. Ipotizzando una qualificazione in Europa, il Milan avrà necessità di sfruttare al massimo tutte le potenzialità ed i calciatori presenti in squadra. Affrontare tre competizioni sarà molto impegnativo, fisicamente molto dispendioso e sarà fondamentale saper attuare un intelligente ed oculato turnover. Gattuso ha evidenziato spesso lacune sotto questo aspetto, mostrando poca fiducia verso alcuni elementi della rosa che sarebbero potuti tornare utili.

In conclusione

A Gattuso vanno comunque riconosciuti molti meriti. Ha saputo trasmettere di nuovo i valori che per anni sono stati un segno distintivo della società A.C. Milan. Sotto la sua gestione, si sono rivisti parte del DNA rossonero e il grande attaccamento alla maglia, che negli ultimi anni si erano decisamente persi. La pazienza che la società ha avuto nei suoi confronti potrebbe quindi essere l’arma in più che permetterebbe anche a Gasperini di inserirsi e lavorare al meglio un grande squadra.

E se l’ultima occasione di approdare in un top club fosse proprio questa?