Milano, 15 settembre 2025 – L’Associazione Italiana Arbitri ha ufficializzato che durante la partita Milan‑Bologna c’è stato un errore evidente nella gestione del rigore su Nkunku. Le conseguenze disciplinari non si sono fatte attendere nei confronti di Fabbri al VAR e Marcenaro alla direzione del match.
Cosa è accaduto
Al minuto 87, Nkunku, nuovo acquisto del Milan, è stato prima spinto da Lucumì in area, poi caduto di nuovo su un presunto intervento di Freuler. L’arbitro Matteo Marcenaro ha fischiato inizialmente il contatto con Freuler, ma non ha rilevato correttamente la spinta di Lucumì, episodio che molti ritengono più grave.
Dalla sala Var, Michael Fabbri ha richiesto la on‑field review, mostrando però un’azione ritenuta meno significativa (Freuler‑Nkunku) invece di segnalare quella principale, con Lucumì. Dopo la revisione, il rigore è stato annullato.
Provvedimenti presi
- Michael Fabbri sarà escluso dal Var per alcuni turni.
- Matteo Marcenaro potrebbe essere oggetto di un turnover: verrà probabilmente convocato a riposo, anche se non sembra imminente una sanzione pesante.
L’AIA ha attribuito la responsabilità maggiore al Var, per non aver evidenziato correttamente l’episodio principale.
Il commento istituzionale
Il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, ha definito l’errore «evidente». Pur riconoscendo la gravità, ha ribadito l’importanza del Var come componente imprescindibile dell’arbitraggio moderno. Secondo lui, la tecnologia ha abbassato notevolmente il numero di sbagli. Abbandonarla sarebbe un passo indietro.
Gravina ha anche osservato che senza strumenti di supporto gli arbitri spesso cercano conferme visive nei casi dubbi, rendendo il ricorso al Var non solo utile ma ormai necessario.
Opinioni esterne
Critici come Fabio Ravezzani hanno sottolineato che il varista Fabbri non ha considerato fin da subito l’immagine più chiara relativa al contatto iniziale Lucumì‑Nkunku, concentrandosi invece su una scena sfumata atta a negare il rigore. Viene messo in discussione il modo in cui è stata condotta la revisione.
Anche l’ex arbitro Graziano Cesari ha preso posizione, osservando che il primo intervento (di Lucumì) avrebbe potuto essere sanzionato già in campo e che il Var avrebbe dovuto porre l’attenzione su quella azione piuttosto che sul contatto successivo.