Nel match che ha abraso tensioni e rilanciato le ambizioni del Milan, è stato proprio Mike Maignan a staccare il biglietto verso la ripartenza. Al momento decisivo, il portiere francese ha risposto presente neutralizzando il rigore di Paulo Dybala e ha così consegnato alla squadra tre punti preziosi e il consolidamento del secondo posto in classifica, a una lunghezza dal capolista.
Ritornato ad altissimi livelli, Maignan ha raccolto il riconoscimento di migliore in campo, stringendo gli abbracci più calorosi dopo il rigore parato, al triplice fischio finale. Con la fascia da capitano stretta al braccio, ha guidato una difesa che è tornata ad archiviare un clean sheet dopo quasi un mese, dall’0-0 combattuto all’Stadio Olimpico Grande Torino contro la Juventus.
La parata-chiave, un balzo felino sulla sinistra nell’uno vs uno contro la “Joya”, ha spento i fantasmi che si erano addensati su Milanello dopo una serie di infortuni e tre pareggi nelle ultime quattro partite. Maignan ha riconosciuto un contributo importante anche del preparatore dei portieri Claudio Filippi, che ha allenato Dybala a Torino: qualche dritta dello specialista ha avuto il suo peso nella battaglia.
“Aver neutralizzato quel rigore in un momento decisivo — ha commentato il portiere —. Ero fiducioso, e i miei compagni avevano fiducia in me”. Il riferimento al calendario è stato netto: “È troppo presto per sognare lo scudetto, dobbiamo andare avanti partita per partita. Siamo solo a novembre… Abbiamo grandi obiettivi, ma adesso non montiamoci la testa.”
In vista della trasferta a Parma, ultima gara prima della sosta, Maignan ha rilanciato la coesione del gruppo. “Siamo un bel gruppo e vogliamo vincere tutte le partite per arrivare in alto. Da inizio stagione lottiamo ogni secondo sul campo. Giocando così, uniti e insieme, possiamo solo ottenere risultati positivi”. Il destino contrattuale del portiere è ancora un nodo — il suo accordo scade la prossima estate — ma per una sera Milano ha dimenticato le questioni di mercato e ha riservato a “Magic Mike” applausi e cori come nei giorni più luminosi.






 
 
 
 
 
 
 
 
 