Il post gara di Siviglia-Inter ha gettato nello sconforto i sostenitori interisti più del risultato della gara stessa, con le parole di Conte che preannunciano l’addio ai nerazzurri.
Tanti i punti toccati dal tecnico, ma ciò che più ha colpito è stato il suo modo di parlare al passato ringraziando la società per l’opportunità ricevuta. Insomma se non è stato un’addio è solo perché Conte non lo ha detto espressamente. In realtà, è andato anche un po’ oltre parlando anche delle modalità di addio aggiungendo un “se così sarà”. L’addio sarà sulla base delle dimissioni, senza alcun contenzioso anche perché Zhang non ha alcuna intenzione di esonerare Conte e sobbarcarsi il suo stipendio per altri 2 anni che tradotto vale una cifra tra i 40 ed i 50 milioni di euro. Conte, nel colloquio della prossima settimana, cercherà, magari di strappare una buonuscita che metta tutti d’accordo.
Mercato, questioni familiari, divergenze di vedute, tanti i punti da chiarire tra mister Conte e Zhang.
I risultati ottenuti in questa stagione parlano di un netto miglioramento dell’Inter. Zero titoli ma un 2° posto ad un punto dallo scudetto, una semifinale di coppa Italia ed una finale di Europa League, raccontano di un Inter rimasta competitiva fino alla fine sia in Italia che in Europa. Nonostante ciò, tra lunedì e martedì, le strade potrebbero dividersi.
Stessa staffetta del 2014
La settimana prossima, come del 2014, alle dimissioni di Conte potrebbe arrivare Allegri a succedergli.
Il mister, ex Juventus, dopo un anno di riflessione è pronto a rimettersi in gioco. Conte, sulle orme di Allegri, potrebbe prendersi un periodo di riflessione, magari in attesa della nazionale con il benestare di Mancini.