Dopo aver dato voti per tutta la stagione ai singoli giocatori partita per partita, proviamo a fare le pagelle della Serie A visto che la stagione è appena terminata.
Le pagelle della Serie A: è un Napoli da 10. Tutte le promosse
NAPOLI 10
Gli uomini di Spalletti hanno fatto una stagione perfetta sotto ogni punto di vista. Si sono mostrati squadra compatta e schiacciasassi, con un gioco spumeggiante che ha esaltato le caratteristiche del capocannoniere della Serie A Victor Osimhen. E, durante l’arco della stagione, non hanno mai avuto un momento di difficoltà. Incredibili.
LAZIO 9
Alzi la mano chi, ad inizio stagione, si aspettava la Lazio seconda in classifica.
La squadra di Maurizio Sarri, con un Immobile a mezzo servizio, ha mostrato un buon gioco di squadra ed ha saputo superare momenti di difficoltà.
Il secondo posto arriva con una rosa di certo inferiore alle dirette concorrenti, ma è frutto di un progetto partito lo scorso anno con l’allenatore toscano. E lo stesso Sarri ammette che “E’ stata più dura la Champions League con la Lazio della vittoria con il Chelsea in Europa League”.
MONZA 8,5
Alzi la mano chi si aspettava il Monza, neopromossa in Serie A, così in alto in questa stagione.
Il campionato per i brianzoli di certo non è partito nel migliore dei modi: 1 punto nelle prime 6 partite e l’avvicendamento sulla panchina tra Giovanni Stroppa e Raffaele Palladino. Da quel momento il campionato dei brianzoli è stato davvero importante, iniziando con la vittoria casalinga per 3 a 0 contro la Juventus.
Tanti i talenti messi in mostra in questa stagione: il portiere Michele Di Gregorio e l’esterno Carlos Augusto, passando per Rovella. Anche certezze come Ciurria e Pessina hanno fatto benissimo in questa stagione. Un 11° posto meritato che potrebbe dare linfa ad una realtà che diventerà importante per il calcio italiano.
BOLOGNA 8
Per i felsinei è stata una stagione dura sotto tutti i punti di vista.
Con Sinisa Mihajlovic, poi purtroppo venuto a mancare, la squadra aveva alti e bassi. L’avvento di Thiago Motta ha portato stabilità ed idee di gioco nuove in una squadra ricca di giocatori di talento, Ferguson e Posch su tutti, che è diventata temibile per ogni avversario. 54 punti in classifica a fine stagione sono sicuramente un bel bottino.
TORINO 7,5
Per la squadra di Juric è stato sicuramente un campionato in crescendo.
Una buona mole di gioco ed una buona solidità difensiva hanno caratterizzato quest’anno le partite dei granata. Un progetto giovane e con giocatori di qualità come Ilic, Schuurs e Buongiorno ed una tenacia che il tecnico trasmette ai propri giocatori. Possiamo aggiungerci, poi, la crescita importante di alcuni giocatori come Sanabria.
I 53 punti sono tutti meritati.
LECCE 7,5
Hanno ottenuto, soffrendo, una salvezza che ad inizio campionato era poco pronosticabile. Ed è per questo che il voto in pagella è alto.
Baroni ha plasmato una squadra giovane, che ha avuto difficoltà nella parte centrale e nella parte finale del campionato. Nel mezzo ha messo in mostra i talenti di Hjulmand e Gonzalez J., oltre che quello di Falcone, già ai più conosciuto.
Nonostante un attacco sterile e l’assenza di un leader tecnico (da Strefezza ci si aspettava di più), il Lecce ha messo in cassa una salvezza anche grazie alla solidità difensiva data dal duo Baschirotto, che spesso ha tolto le castagne dal fuoco, ed Umtiti.
Certo è che per il prossimo anno Stefano Trinchera e Pantaleo Corvino dovranno darsi da fare per assicurare continuità alla squadra salentina.
EMPOLI 7,5
Ad Empoli l’arrivo di Zanetti sulla panchina aveva fatto storcere più di un muso.
L’ex allenatore del Venezia ha costruito una squadra capace di fare diversi sgambetti alle big e di raggiungere una salvezza tranquilla, attraverso un gioco dinamico e ricco di idee.
Inoltre, oltre ai già conosciuti Vicario e Parisi, ha messo in mostra tutte le qualità di giovani come Baldanzi, Cambiaghi e Fazzini, che sicuramente faranno parlare di loro negli anni a venire.
SALERNITANA 7
Ad inizio stagione, dopo un ottimo calciomercato, ci aspettavamo di più dalla squadra campana, che si è ritrovata nel bel mezzo della lotta salvezza.
L’avvento di Paulo Sousa al posto di Davide Nicola ha cambiato le sorti dei granata, che hanno ritrovato voglia ed identità.
Tra i pali la certezza Ochoa è stata determinante in diverse occasioni, mentre in avanti il talento di Dia e l’ennesima ottima stagione di Antonio Candreva hanno concesso ai campani di trovare nuovamente la salvezza, dopo il miracolo dello scorso anno.
Certo vanno rivisti alcuni nomi deludenti (Piatek, Maggiore ndr), ma le basi per un’ottima prossima annata ci sono tutte.
UDINESE 6,5
La squadra di Sottil è partita a razzo, rimanendo in alta classifica per qualche giornata, poi ha bruscamente rallentato, come al suo solito nelle ultime stagioni.
I friulani comunque non hanno mai rischiato di essere invischiati nella lotta salvezza ed hanno sempre mantenuto una situazione tranquilla in campionato.
Lovric è sicuramente il talento su cui tenere accese le luci per i prossimi anni.
FIORENTINA 6
Un avvio di stagione così e così, quasi di una squadra che rischiava di trovarsi implicata nella lotta salvezza.
Poi Italiano ha trovato la quadra, ha messo in condizione di segnare Cabral ed ha fatto ben girare i suoi.
Però la Fiorentina, almeno in Serie A, si è limitata al compitino.
Certo è, però, che due finali (Coppa Italia e Conference League) non si guadagnano facilmente.
Sufficiente.
SASSUOLO 6
Una stagione senza sussulti quella per i neroverdi, che hanno chiuso con 45 punti la loro stagione.
Le mancanze di un centravanti di qualità, visto che Pinamonti ha deluso molto questa stagione, e di Berardi per gran parte della stagione hanno sicuramente inciso nel risultato finale.
La salvezza è, comunque, un traguardo non banale.
ATALANTA 6
Gli uomini di Gasperini hanno centrato l’0bbiettivo qualificazione in Europa League, al termine di una stagione dove hanno mostrato un gioco più solido e meno offensivo.
Il talento di Hojlund, la qualità di Koopmeiners e l’esplosività di Lookman hanno fatto sì che le diverse mancanze (Muriel, Zapata, Pasalic) non si sentissero ed hanno portato gli orobici in Europa per la 6° volta in 7 anni.
ROMA 6
Chi, dopo gli arrivi di Dybala, Matic e Wijnaldum, si aspettava una Roma da scudetto o, almeno, da Champions League si sbagliava di grosso.
Lo stesso Mourinho cercava di abbassare l’entusiasmo del popolo giallorosso, per non portare critiche sulla squadra.
I giallorossi hanno centrato il loro obbiettivo stagionale: la qualificazione in Europa League, in cui proveranno a ripetere ciò che hanno fatto in questa stagione..
Tanti giocatori non hanno fatto quel salto di qualità che ci si aspettava (Abraham ndr) ed alcuni hanno addirittura deluso le attese (Pellegrini ndr).
Comunque l’obbiettivo è centrato.
Le pagelle della Serie A: rimandate e bocciate
INTER 5,5
Alzi la mano chi si aspettava la squadra di Inzaghi, probabilmente con la rosa meglio attrezzata, così lontano dalla vetta. Anzi di più: senza mai lottare per la vetta della Serie A.
Tanti momenti bui, che spesso hanno fatto traballare la panchina del tecnico.
Alla fine è arrivato un terzo posto, utile per la qualificazione in Champions League ma che lascia diversa delusione intorno ai neroazzurri.
Comunque un trofeo (Coppa Italia) l’hanno portato a casa, in attesa della Finale di Champions League contro il Manchester City: l’Europa può rendere la stagione memorabile.
MILAN 5,5
La squadra di Pioli non è riuscita a ripetere la cavalcata trionfale dello scorso anno.
Anzi in alcuni momenti è sembrata regredire sia nel gioco che nei risultati.
C’è da dire, come scusante di Pioli, che la rosa era abbastanza corta a causa di un mercato sicuramente deficitario: Florenzi, De Ketelaere, Adli e Origi non hanno dato il contributo che ci si aspettava da loro.
SPEZIA 5
I liguri hanno sofferto per tutta la stagione, mostrando anche grandissime difficoltà sotto porta, ma sono riusciti ad arrivare a giocarsi la salvezza in Serie A nella partita secca contro il Verona.
Sia Gotti che Semplici hanno avuto grosse difficoltà nel costruire una squadra con un gioco ben definito e nel rendere cinici i propri attaccanti. L’infortunio di Holm, unito ad una stagione di Bastoni non proprio esaltante, hanno contribuito a lasciare la squadra quasi priva di talento.
Certo, qualora dovessero rimanere nella massima serie, i liguri dovranno ben rinforzarsi per non farsi trovare impreparati la scorsa stagione.
JUVENTUS 4,5
Lasciando perdere le discussioni extra-campo (penalizzazione giusta o sbagliata ndr), quella della Juventus è stata una stagione letteralmente disastrosa.
Al netto dei 10 punti tolti dalla procura FIGG sarebbero stati lontani un miglio dal Napoli, la squadra allenata da Allegri non ha mai mostrato un gioco ed è sempre sembrata scarica ed in balia dell’avversario.
L’assenza di Pogba, praticamente per tutta la stagione, ed un Di Maria che è sembrato venire in Italia per fare una vacanza, mostrano tutti i limiti del mercato di questa squadra.
L’involuzione di Vlahovic, dovuta ad una condizione fisica mai al top ed ad un tipo di gioco che sicuramente non lo esalta, ha contribuito ad imbruttire una stagione letteralmente pessima.
Se i bianconeri vorranno ritrovarsi, il prossimo anno devono essere pronti ad una profonda rifondazione.
VERONA 4,5
I veneti hanno subito un’involuzione assoluta rispetto allo scorso anno, quando mostravano un gioco spumeggiante sotto Igor Tudor.
Quest’anno un mercato atto a smembrare la squadra e tanta confusione, sia in campo che in panchina.
Da Febbraio i veneti hanno comunque provato ad aggiustare il tiro e, c’è da dire, che hanno fallito miseramente due match point contro Sampdoria e Torino.
Adesso sono chiamati allo spareggio con lo Spezia per rimanere in Serie A.
CREMONESE 4
Sia Alvini che Ballardini non sono riusciti a centrare l’obbiettivo salvezza.
In verità la squadra non era sicuramente attrezzata per rimanere nel massimo campionato, nonostante alcuni talenti come Valeri e Carnesecchi.
I grigiorossi, comunque, non hanno mai dato l’idea di squadra che potesse rimanere in Serie A.
SAMPDORIA S.V.
Per tutte le vicende societarie che hanno vissuto, tra stipendi mai pagati e vendite mai andate a buon fine, quella della Sampdoria è stata sicuramente una stagione paradossale.
I calciatori e gli allenatori che si sono susseguiti hanno, sicuramente, fatto il massimo, ma la loro retrocessione era già scritta ad inizio stagione, vista la situazione societaria.
Non ci sentiamo di giudicare chi, sicuramente, ha fatto più del proprio massimo per rimanere a galla.