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Le pagelle alla 36° giornata: arrivano le prime sentenze nonostante le bocciature

Bocciata nelle pagelle alla 36° giornata, ma in Champions League: arriva il primo verdetto stagionale per la Juventus. Dietro ne approfitta solo l’Udinese.

Inter e Milan perfette nelle pagelle alla 36° giornata di Serie A, mentre continuano ad essere indecifrabili Juventus e Napoli.

In coda il deludono tutte, tranne l’Udinese che ne approfitta di un turno di “stop” delle concorrenti.

Le pagelle alla 36° giornata

Il Frosinone (4) ci ha provato, ma nulla ha potuto contro un Inter (10) dominante e trascinante.

Gli uomini di Di Francesco hanno provato, soprattutto nel primo tempo, a recuperare il momentaneo vantaggio di Frattesi, senza però essere cinici sottoporta. L’Inter, dopo aver controllato la squadra ciociara, ha deciso di mettere in campo tutte le sue forze, ottenendo il tennistico risultato di 0-5.

Il Frosinone resta padrone del suo destino, ma è costretto a vincere nei prossimi 2 match contro Monza ed Udinese, quest’ultimo match in casa.

Il Milan (1o) fà la voce grossa e, forse, aumenta i rimpianti per qualcosa che poteva essere ed invece non è stato.

5 gol contro il Cagliari (2), squadra stanca a causa di una lunga rincorsa ma che, precedentemente, aveva messo in difficoltà Inter e Juventus.

Un risultato che glissa il secondo posto dei rossoneri, che adesso possono programmare con calma il futuro. Per i sardi, invece, la situazione è ben più complicata: 1 solo punto dalla zona retrocessione, con il match esterno contro il Sassuolo previsto Domenica all’ora di pranzo. La salvezza passerà da lì.

Festeggia il Bologna (10) e festeggia tutta la città, vista la qualificazione in Champions League.

Lo fa in casa del Napoli (1), squadra ormai irriconoscibile e lontano ricordo di quella ammirata lo scorso anno.

Il Bologna accontenta i suoi tifosi che volevano “la Champions League per fare il culo al Real Madrid” (cit.). Il Napoli, probabilmente, non si qualificherà per l’Europa: resta solo la Conference League, ma la sensazione è che i partenopei non abbiano più energie mentali.

Siamo ormai abituati a bocciare la Juventus (0), mentre dobbiamo promuovere una Salernitana (6) che alla fine ha anche rischiato di fare il colpo grosso a Torino.

Siam lontani dall’essere tifosi e dobbiamo essere obiettivi, ma ad oggi la Juventus è inguardabile, priva di forza e di corsa e subisce ogni avversario. La sensazione è che il ciclo di Allegri si avvii verso la conclusione e neanche la vittoria della Coppa Italia nella finale di Mercoledì potrebbe cambiare gli eventi. E la Champions League matematica è arrivata grazie alla sconfitta della Roma.

A Salerno, invece, rimangono fiduciosi per il futuro: risalire immediatamente si può.

L’Atalanta (10) conferma di essere la squadra del momento, batte una Roma (4) inferiore ( a detta del suo allenatore De Rossi) e si qualifica matematicamente alla prossima Champions League.

Non solo, gli orobici guardano con fiducia alla finale di Coppa Italia e quella di Europa League. E sicuramente saranno la squadra da battere, visto le condizioni fisiche di giocatori chiave come Koopmeiners, Scamacca e De Ketelaere.

Per la Roma una sconfitta che annichilisce i suoi sogni Champions League, tranne se l’Atalanta arriva quinta in campionato e vince l’Europa League. Uno scenario complesso, ma possibile.

Sogna un posto in Europa League la Lazio (8) di Igor Tudor che, ad oggi, è la squadra che ha fatto meglio nelle ultime 7 partite (16 punti).

Lo fa domando un guerrigliero Empoli (5) che, dopo essere andato in svantaggio, prova a recuperare il match giocando con cuore, ma non riesce a capitalizzare le occasioni create e poi soccombe nel finale.

Una sconfitta che complica parecchio i piani di Davide Nicola, oggi terzultimi: bisogna vincere nella trasferta di Udine per tenere il proprio destino tra le mani e non obbligarsi a vincere nel match interno contro la Roma sperando nel passo falso di altri.

Tra Fiorentina (7) e Monza (6) è andato in scena un bel match che ha visto la squadra di Italiano superare i brianzoli.

La squadra viola, trovando la vittoria in rimonta, continua ancora a sperare in un’eventuale qualificazione alla prossima Europa League e lo fanno offrendo una prestazione solida e lanciando un messaggio al Napoli, diretta concorrente e prossima avversaria in campionato.

Il Monza non vince ormai da 7 giornate ma la salvezza dei brianzoli non è mai stata in discussione.

Due prime volte con la maglia del Torino (8) rovinano i piani salvezza del Verona (4).

Sono Savva e Pellegri a recuperare in rimonta il Verona che, davanti al proprio pubblico, ha buttato via la vittoria decisiva per la salvezza.

Per il Torino, a detta del proprio allenatore che a fine anno lascerà la panchina, una “partita rubata” che lascia ancora la speranza di arrivare in Europa.

I veneti, invece, restano padroni del proprio destino: il match point si giocherà a Salerno in casa della Salernitana. E lì non si può più sbagliare.

L’ex Pinamonti prima spaventa il Genoa (8), ma gli uomini di Gilardino reagiscono di carattere e trovano, anche fortunosamente, la vittoria contro un Sassuolo (3) chiamato ad un vero e proprio miracolo per salvarsi (e potrebbe non bastare ndr).

Per il Genoa il continuo di una stagione positiva da cui ripartire anche il prossimo anno (con o senza Gilardino ndr).

Il Sassuolo è costretto a vincere contro Cagliari e Lazio, ma potrebbe non bastare per la salvezza.

Il Lecce (3), già salvo, si lascia superare da un Udinese (8) più cinica che bella da vedere.

I salentini hanno provato, senza troppa convinzione, a mettere in difficoltà la squadra friulana che ha ben controllato la situazione ed ha accelerato per trovare una preziosissima vittoria: ad oggi i friulani sarebbero salvi e lo scontro diretto in casa contro l’Empoli potrebbe facilitare le cose.

Il Lecce si gode la meritata salvezza e si prepara al terzo anno consecutivo in Serie A.

 

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