Siamo stati forse severi nelle pagelle alla 17° giornata di Serie A. Ma è giusto così: a metà campionato ci si aspetta molto di più da alcune squadre, soprattutto dal Napoli, attuale Campione d’Italia, e dal Milan, costruita per ben altre prestazioni. E no, il Natale non ci renderà più buoni.
Le pagelle alla 17°: le valutazioni squadra per squadra
Non possiamo che partire dall’Inter (10) capolista.
Cinica, quadrata, spietata (anche se meno del solito ndr): la squadra di Simone Inzaghi oggi sembra non avere rivali in campionato. A farne le spese il Lecce (5) di Baroni, che ha provato ad impensierire i neroazzurri con azioni interessanti sulla sinistra di Banda, ma con poca efficacia. Impossibile, nonostante un super Falcone, neutralizzare tutti gli attacchi dei neroazzurri.
I neroazzurri sono tenuti stretti, non strettissimi, dalla Juventus (6).
Continua a non entusiasmare la squadra di Massimiliano Allegri che contro il Frosinone (6) ha capitalizzato al meglio le pochissime occasioni create, con un gran gol di Yildiz all’esordio dal primo minuto. Gli uomini di Di Francesco, dopo il 4 a 0 rifilato al Napoli in Coppa Italia, hanno offerto la solita buona prestazione, mancando di qualche guizzo in attacco che, forse, avrebbe portato ad un risultato diverso. La squadra ciociara, comunque, resta una squadra piacevole da vedere.
Bocciatura a voti pienissimi per il Milan (3).
I rossoneri non possono permettersi, se vogliono raggiugnere i loro obbiettivi stagionali, di esprimere un gioco latente e di pareggiare in casa della Salernitana (7) all’ultimo minuto. Vero che Pioli ha una marea di indisponibili, ma è pur vero che il tasso tecnico tra le due squadre è talmente diverso che i rossoneri quasi dovevano passeggiare. Bravi gli uomini di Filippo Inzaghi a buttare il cuore oltre l’ostacolo ed a tenere testa ai rossoneri. La strada intrapresa dalla Salernitana sembrerebbe quella giusta, anche se la società dovrà intervenire pesantemente per ottenere la salvezza.
E chi doveva dirlo che a Bologna (10) a Natale trovavano un ipotetico 4° posto sotto l’albero.
Bella la vittoria della squadra di Thiago Motta contro l’Atalanta (6) che sicuramente ha fatto il suo, anche se è mancata da cinismo soprattutto con Lookman. Qualità che sicuramente non è mancata alla squadra felsinea che ha tenuto botta contro gli orobici prima di colpire nei minuti finali con Ferguson. Grande partita e grande festa a Bologna.
Festeggia anche la Fiorentina (7) che sfrutta un errore di Di Gregorio per battere il Monza (5).
In realtà le due squadre hanno dato vita ad una partita abbastanza noiosa, con la Viola che oltre alla rete di Beltran ha avuto poche altre occasione. Mentre i brianzoli hanno dato la sensazione di poter fare di più, ma non hanno mai affondato il colpo definitivo. Risultato che dona il 5° posto alla Fiorentina e regala entusiasmo a tutta la piazza.
La Roma (8) sfrutta le occasioni e si porta al 6° posto battendo i Campioni d’Italia del Napoli (0) che hanno chiuso la partita in 9.
Mourinho ha ben ingabbiato Mazzarri ed ha sfruttato la fisicità dei suoi per sovrastare gli azzurri, apparsi praticamente spaesati ed una bruttissima copia della squadra ammirata dello scorso anno. Dopo il primo gol romanista firmato da Capitan Pellegrini, i partenopei nulla hanno fatto per provare a recuperare il risultato. Una cosa davvero sconfortante.
Passa con molta fatica la Lazio (5) contro l’Empoli (6).
Il risultato di 0 a 2 in favore dei capitolini non deve ingannare, visto che i biancocelesti sono stati bravi a sfruttare quelle poche occasioni create contro i toscani. La squadra di Andreazzoli ci prova a ribaltare la situazione, ma davanti a se ha trovato un grandissimo Provedel che ha chiuso ogni spazio. Urgono rinforzi per i toscani, soprattutto in attacco, dove hanno mostrato molte carenze per tutto il campionato.
Non si fanno male Torino (6) ed Udinese (6), che danno vita ad una partita a bassi ritmi e poi si dividono la posta in palio.
Aperta ad ogni risultato, il match vede i friulani sbloccare la situazione all’81° con Zarraga ed i granata recuperare il risultato con un gran gol di Ilic, che non si sa se voleva tirare in porta o crossare al centro. Poco importa, il pareggio comunque accontenta entrambe le squadre.
Vince in rimonta il Genoa (8) in trasferta a Reggio Emilia contro le ormai ceneri del Sassuolo (2) ammirato qualche anno fa.
Gli uomini di Gilardino, andati in svantaggio, non hanno mai demorso ed hanno mostrato un buon gioco corale ed una buona reazione, che ha portato al rigore trasformato da Gudmundsson ed al gol finale di Ekuban. I neroverdi, invece, sono impalpabili in difesa (quanti errori) e lì davanti se manca Berardi manca tutta la qualità. Non ci metteremmo la firma sulla loro salvezza a fine campionato, tutt’altro.
Lo scontro diretto tra Verona (7) e Cagliari (6) finisce per 2 a 0 per la squadra veneta, non senza polemiche da parte dei sardi che si son visti annullare un gol ed espellere un giocatore.
La partita, comunque, è stata piacevole e e gli scaligeri hanno concretizzato al meglio le occasioni costruite, rispetto ai sardi a cui è mancata quella freddezza sottoporta necessaria per sbloccare le partite più complicate.