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Le pagelle alla 14° giornata di Serie A: Inter perfetta

Diamo i voti nelle pagelle alla 14° giornata di Serie A: l’Inter rasenta la perfezione, Atalanta in caduta libera. Si rianima il Milan.

L’Inter è la regina indiscussa del campionato, il Milan dà segni di riavvio, Udinese e Verona danno spettacolo (inutile ai fini della classifica ndr): diamo i voti con le pagelle alla 14° gioranta di Serie A.

Le pagelle alla 14° giornata: il Bologna poteva fare di più

Partiamo dalla regina in discussa di questa Serie A, l’Inter (10) che allo stadio Maradona ha fatto una partita perfetta contro un Napoli (6) che comunque ha provato a giocarsela contro i neroazzurri.

Un super Sommer salva il risultato per i neroazzurri per i primi 20 minuti del match, poi è salita in cattedra l’Inter, abile a pressare ed a ripartire in maniera perfetta, oltre che cinica e bella da vedere. Gli uomini di Simone Inzaghi, ad oggi, sembrano davvero giocare un altro calcio rispetto alle altre partecipanti del campionato. Una sinfonia perfetta.

La porta a casa, in qualche modo, la Juventus (7) brutta da vedere ma sicuramente efficace.

I bianconeri superano di misura nel tempo di recupero un Monza (6) poco pungente, ma che in qualche modo è stata capace di riacciuffare il pareggio al 91°. La reazione della Juventus è talmente veemente che sarà Gatti a firmare il gol dell’1 a 2 al 94°. Bianconeri che rimangono ancorati al secondo posto, ma la sensanzione è che dovranno mostrare qualcosa di più per provare a contrastare i neroazzurri.

Segnali di ripresa in quel di Milano, dove il Milan (8) in continua emergenza ferma il Frosinone (5) con un match solido ed in cui ha mostrato maturità.

Torna al gol Luka Jovic per i rossoneri che tornano a macinare punti con sicurezza, anche se non convincono appieno. E la sensazione è che il ciclo di Pioli possa finire al termine di questa stagione. Il Frosinone continua comunque ad essere una squadra che può sorprendere in questo campionato.

Vince di rabbia la Roma (7) che prima va sotto contro il Sassuolo (3) e poi lo rimonta in 10 contro 11 (vista l’espulsione di Boloca per i neroverdi).

I giallorossi non mostrano un gran gioco e vanno sotto nel primo tempo con uno dei pochissimi tiri del Sassuolo di tutto il match. Nel secondo tempo Mourinho inserisce Kristensen che sull’out di destra è praticamente imprendibile: il danese si procurerà il calcio di rigore e segnerà la rete del sorpasso. Nettamente bocciati i neroverdi di Dionisi: squadra spenta, senza verve e senza idee di gioco. Attenzione perchè la classifica inizia a farsi corta.

Vince e convince la Fiorentina (8) che non lascia scampo alla Salernitana (3).

Allo stadio Artemio Franchi è andata in scena una partita con la squadra viola convinta e solida che, in qualche modo, ha scacciato le critiche degli ultimi tempi. E la vicinanza alla zona Champions League fa sognare i tifosi viola. Non scaccia le critiche, invece, la Salernitana: l’ambiente è sempre più demoralizzato e la rosa non sembra poter reagire all’ultimo posto in classifica. Inzaghi dovrà lavorare tantissimo per ottenere la salvezza.

Continua a stupire il Bologna (7), anche se delude nel risultato finale. Allo Stadio Via del Mare contro il Lecce (5), i felsinei si lasciano raggiungere all’ultimo minuto di gioco dalla squadra salentina.

Un primo tempo in controllo ed un secondo tempo giocato con cinicità lasciava presagire la vittoria per gli uomini di Thiago Motta, con conseguente 4° posto. Invece l’arrembaggio finale del Lecce ha portato i suoi frutti, con Piccoli freddo dal dischetto che porta il pareggio ai giallorossi. Un risultato che fa più felice la squadra di casa che, però, è chiamata a ritrovare lucidità e gioco.

Delude ancora l’Atalanta (2) apparsa spaesata contro un Torino (8) cinico e spietato.

La Dea è parsa ai più una squadra senza anima, senza voglia ed incapace di reagire alla doppietta dell’ex Zapata, che si è tolto qualche sassolino dalla scarpa. Segnali allarmanti per una squadra, anche lei, falcidiata da infortuni. Il Torino, invece, ha reagito di spogliato e con carattere al periodo non proprio idilliaco ed ha dato nuovo entusiasmo all’ambiente.

Ritrova la vittoria, con grande fatica, la Lazio (6) contro un Cagliari (6) combattivo nonostante l’inferiorità numerica.

Non bella da vedere la squadra di Sarri, ma sicuramente efficace contro i sardi. In realtà la partita non è stata tra le più spettacolari, con la Lazio che aveva paura di scoprire il fianco (e quando è successo ci ha messo la pezza Provedel ndr) ed il Cagliari che ha giocato da perfetta provinciale, sperando in ripartenze o episodi.

Un punto a testa per Genoa (5) ed Empoli (6) che, forse, serve più ai toscani che ai liguri.

Non una partita ricca di emozioni, ma tutt’altro quella andata in scena al Marassi. Tanta imprecisione nelle due squadre che, alla fine, non hanno affondato il colpo decisivo per trovare punti preziosi. Permangono sia per Gilardino che per Andreazzoli le difficoltà sempre mostrate e non sembra possibile un cambio di rotta.

Un pareggio spettacolare tra Udinese (6) Verona (7) che sa di beffa per gli uomini di Cioffi e dona grande carica alla squadra di Baroni.

Un match aperto, tra due squadre che hanno giocato e lottato senza timore. Da sottolineare il grande gol di Ngonge, davvero un capolavoro tecnico e balistico di pregevole fattura. La sensazione è che le due squadre, con qualche aggiustamento, potranno presto tirarsi fuori dalla zona pericolosa della classifica.

 

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