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Lazio-Milan: la conferenza di Pioli

Pioli annuncia due rientri in attacco ed un forfait centrocampo.

Nel 2019 espose la classifica a Milanello. Ora siamo in un diverso momento della storia: ha lo stesso significato oggi guardarla la classifica?
“Sì, ma non ce n’è bisogno perché siamo assolutamente consapevoli del percorso che stiamo vivendo: è quello più elettrizzante, entusiasmante ed eccitante che potremmo vivere. Siamo motivati e concentrati sulla partita di domani”.

Qual è la sensazione dello spogliatoio?
“I nostri tifosi hanno già vinto lo Scudetto: sono i migliori. Ci coccolano, ci stimolano, ci motivano e averli domani in così numerosi non può che darci ulteriore spinta. Non conta come sta la squadra, ma conta ciò che vogliamo e ciò che vorremmo fare domani sera”.

Come sta Ibra?
“Zlatan è il faro di questa squadra: la sua forza di volontà è indomabile; sta facendo di tutto per aiutare la squadra ed essere disponibile. Partirà con noi così come Rebic che sta bene: siamo pronti”.

Come state vivendo le voci sulla cessione?
“Siamo di fronte ad un momento più importante del campionato. Il presente è molto solido, per il futuro non è una domanda da fare a me: non ho questa situazione sotto controllo”.

Ti auguri che gli spazi lasciati dalla Lazio possano esaltare i tuoi attaccanti?
“Affrontiamo una squadra dal potenziale offensivo veramente importante, ma con altri giocatori con molta qualità. Servirà una prestazione di alta qualità: se riusciremo a palleggiare bene potremmo trovare spazi importanti. Tutti gli infortuni che abbiamo avuto, soprattutto a metà stagione, ci hanno impedito qualche rotazione, ma ora non conta niente ciò che è stato fatto perché siamo concentrati su ciò che dobbiamo fare domani sera”.

Occasione persa il non giocare in contemporanea?
“Non lo so. Onestamente le ultime due giornate sarebbe giusto farle allo stesso orario con l’attuale situazione. Nessuno ha chiesto il mio parere, concentriamoci su altre cose”.

Come si è svegliato stamattina Rebic?
“Non c’è nessun caso. Ante soffre di una tendinite cronica al ginocchio, ha provato ma non ce la faceva. Sono stati sufficienti due giorni di fisioterapia per recuperarlo”.

Cosa dove succedere con gli arbitri perché tornino i tuoi conti?
“Bisogna che succeda qualcosa che non è successo fino a oggi”.

Come segnare di più?
“Abbiamo segnato meno di quello che potevamo segnare, visti i nostri indici di pericolosità. Non dimentichiamoci due cose: siamo primi o secondi ora e nel 2022 siamo davanti assieme alla Juventus, quindi vuol dire che c’è un certo equilibrio. Vogliamo star lì fino alla fine e vincere tutte le partite”.

Che cosa ha il Milan in più dell’Inter?
“Non lo so, non mi interessa. Noi dobbiamo pensare a cosa abbiamo in più degli avversari di domani. Li troveremo motivati, come tutti che hanno giocato giustamente contro di noi la partita della vita. Dobbiamo far sì che gli episodi della vita diventino a noi favorevoli”.

Che forma fisica ha il Milan?
“Ottima, stiamo bene sicuramente. Nelle due precedenti con la Lazio eravamo stati ottimi sia sul piano fisico che sul piano tecnico”.

Quanto è importante tornare in campo subito dopo il derby?
“È importantissimo. Sappiamo che più passa il tempo più il risultato pesa. Ci siamo preparati bene. Non è così importante se la squadra sia delusa o ripresa, ma è importante la partita di domani”.

È importante giocare fuori casa tatticamente?
“Non credo faccia la differenza ora. Ciò che fa la differenza sono le motivazioni e la qualità”.

Come fermare Milinkovic-Savic?
“Le sue qualità sono una risorsa per la Lazio, abbiamo sempre lavorato su di lui con un centrocampista con determinate caratteristiche e potremmo farlo anche domani”.

Il 3-0 nel derby è simile al 3-0 con la Lazio dell’anno scorso?
“Perdere il derby ci ha deluso e non ci ha fatto bene, ma rimane un’altra competizione che non può condizionare la classifica del campionato. Non siamo stati bravi negli episodi decisivi della partita: raccogliamo questa esperienza e vediamo di far meglio domani”.

Come sta Castillejo?
“Ha avuto qualche problemino fisico, ma ora sta meglio ed è disponibile anche lui”.

È il miglior Bennacer che ha allenato?
“È un giocatore in grande crescita. Credo che abbia ancora dei margini di miglioramento nelle due fasi. Sta lavorando tanto. L’unica notizia negativa della settimana è che Bennacer non sarà disponibile perché nel derby ha avuto una distorsione alla caviglia”.

Che ricordo ha del periodo alla Lazio?
“Un primo anno bellissimo, la Lazio giocavo un bel calcio. Da allenatore l’unico rimpianto che ho è il secondo anno della Lazio in cui non ho gestito bene delle dinamiche che ora gestirei diversamente”.

Il Milan non vive per ricordare, ma per creare ricordi: Pioli si accorge di vivere momenti diversi rispetto a quelli sempre vissuti?
“Si, è normale e deve essere così. In questo momento l’anno scorso non sapevamo se arrivavamo tra le prime quattro, quest’anno vogliamo giocarci lo scudetto. C’è in tutti noi tensione ed emozione, voglia di andare oltre i nostri limiti per prenderci qualcosa che ad inizio anno sembrava impossibile. Serve sempre il cuore caldo e la testa molto fredda”.

Diaz ha giocato un po’ più box to box nel derby…
“Dipende sempre dalle partite. Quando è entrato nel derby l’Inter ci aspettava e lui si è un po’ abbassato”.

Che Lazio si aspetta?
“Una Lazio che cercherà la profondità per Immobile con gli inserimenti dei giocatori offensivi. Una squadra organizzata e di qualità”.

Quale asperità del ciclismo le ricorda questa partita?
“Mortirolo, Zoncolan, sono tante… è una salita. Dipende da noi se sarà una salita con pendenze difficili o più pedalabile. Abbiamo già in passato certe sfide e questo ci deve dare convinzione in vista di domani”.

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