Pochi se lo scelgono il lavoro, molti sono costretti a farselo piacere, altri lo cercano, ma c’è un lavoro che non rientra in queste categorie, che non ha età e dove i più piccoli possono avere la meglio: è il lavoro del fantallenatore.
Oggi, nella festa dei lavoratori, vogliamo rendere omaggio a tutti quei fantallenatori che si dedicano a questo lavoro 24 ore su 24 e 365 giorni all’anno.
Per il fantallenatore non esiste Natale, Pasqua o ferragosto che tenga: ogni giorno è buono per pensare alla tattica giusta.
Oggi 1º Maggio 2019, a quattro turni dalla fine della stagione 2018/19, alcuni fantallenatori pensano a chiudere in bellezza questa stagione, altri lo hanno già vinto il loro campionato, altri ancora ripensano agli errori fatti in fase d’asta, ma tutti già pianificano i colpi per la prossima stagione.
Il vero obiettivo del fantallenatore
La pianificazione è alla base del lavoro del fantallenatore. Il vero obiettivo non è vincere. Vincere è una conseguenza. Il vero obiettivo è scoprire il colpo vincente a cui nessuno pensa. Nelle squadre di serie A si chiama scouting.
Quando le squadre di serie A acquistano i vari sconosciuti dai campionati più disparati fanno una sorta di scommessa. Tra queste ci sono Udinese e Genoa che spesso portano in rosa giocatori che prima di chiedergli il ruolo bisognerebbe chiedergli il nome e la relativa pronuncia esatta.
Questi giocatori passano poi al vaglio dei fantallenatori che decideranno se puntarci o meno durante l’asta.
Questa è probabilmente la fase più delicata del lavoro del fantallenatore.
Il calendario del fantallenatore
Per il fantallenatore l’anno comincia ad Agosto. Altro che vacanze estive: c’è da studiare sodo per capire su chi e come puntare all’asta. Dopo le 2 giornate e poi la sosta per le nazionali (insopportabile). Inizia la vera corsa fino a Natale tra coppe, turn over e campionato. A Natale si pensa al nuovo calciomercato con relativa asta di riparazione e via fino a Pasqua. A Pasqua non c’è pausa quindi passa quasi inosservata se non fosse per qualche uovo al cioccolato e qualche colomba per poi volare alla conclusione della stagione. Come detto prima, questa fase di chiusura si interseca con la fase di pianificazione della stagione successiva che termina nell’istante in cui viene chiamato il primo giocatore all’asta.
Non parliamo dell’asta che ci vorrebbe un libro.
Il lavoro del fantallenatore non conosce pause, ma è il lavoro più bello del mondo.