Mourinho si presenta in sala stampa per la conferenza pregara della sfida alla Juventus
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Come arriva la sfida alla Juventus?
“La squadra che gioca domani è la stessa di lunedì con il cambio di Zaniolo per Matic. Arriviamo con sei punti in due partite ed è importante. Ma arriviamo anche con la situazione di Zaniolo e Wijnaldum che sono due calciatori importanti per noi e cambiano la prospettiva della gara. Una cosa è avere una rosa più soluzioni e un’altra avere una rosa con meno soluzioni. E’ una partita contro una grande squadra che vuole vincere lo Scudetto. E’ una delle 38 gare della stagione. Giocare oggi o alla giornata 37 è la stessa cosa. Giocare contro una grande squadra è sempre difficile, ma è anche motivazionale e se la prendiamo in questo senso è top. Noi cerchiamo di arrivare a questa gara in modo equilibrato. E’ difficile? Sì, ma vogliamo giocarla”.
Che sorteggio di Europa League è?
“E’ una competizione difficile, ci sono squadre che devono vincere la competizione. Se non lo fanno è un disastro per qualche squadra con un potenziale economico e sportivo incredibile. Noi andiamo passo dopo passo. Ovviamente parliamo di un girone che non è facile. Il Betis ha vinto la coppa e ha un allenatore top, ha una squadra che gioca bene, sono quinti in Spagna e sono una squadra di alto livello. Anche il Ludogorets non è una squadra facile. Helsinki non lo conosco, ma l’evoluzione delle squadre del nord Europa è evidente. E’ incredibile che vada a giocare dopo così tanto tempo in Finlandia, purtroppo in un altro campo di plastica. Speriamo di non giocarci a novembre”.
Che vigilia è per lei? La sente la gara con la Juventus?
“No. Non voglio fare un caso. Per me ogni partita ha la vigilia e la sua routine. Non cambia niente. Giocare contro una squadra top è bello, ma non è nulla di speciale rispetto al solito. Tante volte ho giocato a Torino, domani sarà una in più. Non c’è connessione con il passato”.
Che consiglio dà a Paulo Dybala?
“Nessuno. Dipende dalla personalità dell’individuo. Per qualche giocatore tornare a casa è niente, per altri è difficile. Per altri ancora è 50 e 50. Per Paulo non lo so, ha la faccia di un bimbo ma non lo è. Ha tanta esperienza, poi il controllo delle sue emozioni dipende da lui. Da come ha lavorato questi giorni non ho visto niente di diverso. Mi aspetto una partita normale, magari con un po’ più di emozione prima”.
A che livello di forma è arrivato Dybala?
“Per me sta molto bene. Non mi aspettavo di più in questo momento. Negli ultimi due anni ha avuto poca continuità. Non ha iniziato la pre season come gli altri, è arrivato tardi. All’Olimpico giocare su quella superficie è veramente dura, è come correre su una spiaggia portoghese. Lo vedo bene e con buona disposizione”.
Sulla tradizione della Roma all’Allianz
“Prima di tutto dobbiamo pensare che ogni gara è una partita isolata. Questo Juve-Roma non ha nulla di connessione con la prossima o l’ultima. Quello che è successo in passato non deve incidere. Noi possiamo preparare la squadra al meglio, ma lo facciamo sempre. Non è che con la Juve lo facciamo di più rispetto a quanto fatto con la Cremonese. Dobbiamo fare una partita normale. Andiamo lì a giocare contro una squadra di qualità con fiducia e tranquillità. Siamo cresciuti e siamo preparati. Sappiamo cosa vogliamo fare. Da due giorni i giocatori sanno chi gioca. Non c’è grande storia, andiamo lì a cercare di vincere”.
Domani è una partita da grandi attacchi o grandi difese?
“È una partita da grandi squadre. Si continua a commettere un errore. Quando una squadra subisce pochi gol si dice «si difendono bene», ma si dovrebbe dire «giocano bene, hanno un bel gioco di squadra». Chi non prende gol è una squadra che gioca bene, è una squadra di qualità. Poi magari domani finisce 4-4, non lo so”.
Che percorso sta intraprendendo la Roma?
“Lo scorso anno a Torino abbiamo giocato per vincere, abbiamo giocato bene. Al di là di quello che è successo, ero contento per l’atteggiamento, non per il risultato. Oggi mi aspetto uno stesso atteggiamento. La Roma deve provare a vincere. Non andiamo a giocare per il pareggio, vogliamo vincere domani. Andremo lì per vincere, se poi perdiamo perderemo”.
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