RedazioneSfumato Koulibaly, la Juventus resta in cerca del sostituto di De Ligt in caso di eventuale partenza e serve una nuova idea.
Al momento è ancora eventuale la partenza dell’olandese in quanto la Juventus è ormai convinta, De Ligt ha espresso la sua preferenza per il Bayern, il Bayern ha la voglia e la forza economica per prenderlo, ma manca l’offerta.
I bavaresi sono fermi all’offerta da 60 milioni più bonus messa sul piatto qualche giorno fa.
La Juventus si è irrigidita visto la proposta considerata troppo bassa ed è risalita a chiedere i famosi 100 milioni, consapevole di sparare alto.
Come sempre si potrebbe chiudere ad una via di mezzo da 80, ma si attende comunque il rilancio tedesco.
La nuova idea
Con il senegalese del Napoli in viaggio verso Londra, Allegri ha dovuto aprire lo scrigno della sua esperienza per trovare il nuovo perno centrale della difesa.
Scrutando tra i ricordi è tornata a galla l’eliminazione Champions subita dal Villarreal in quel perentorio 3-0. Quella gara fu caratterizzata da un uomo chiave. Pau Torres, non solo disinnescò le punte bianconere, ma firmò anche il secondo dei tre gol che portarono il sottomarino giallo al passaggio del turno.
Allegri scrisse il suo nome sul taccuino e ieri, sfogliando quel taccuino, il nome appuntato è parso quasi come un’illuminazione.
Il difensore spagnolo ha il contratto in scadenza a giugno 2024, ingaggio da circa 3 milioni, una clausola da 65 milioni ed un accordo con la dirigenza.
Nella scorsa stagione giurò fedeltà rifiutando qualsiasi offerta. Oggi se ne può parlare in presenza di offerta vantaggiosa per tutti. Per la società, è definita offerta vantaggiosa una proposta da almeno 50 milioni.
La Juventus si è prefissata di proporre un conguaglio da 35-40 milioni non appena il Bayern si decida a fare il rilancio decisivo.
Pau Torres ha già dato il suo benestare alla destinazione bianconera e bisognerà far presto per bruciare eventuali altre concorrenti all’obiettivo.
Si attende solo che cada la prima tessera per dare il via al domino dei difensori.
Alberto Mangili
