Juventus – Inter: pagelle Juventus della Redazione Fantapazz
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Di Gregorio – 6
Visuale coperta sulla prima conclusione di Calhanoglu, nulla può sugli altri due gol. Attento nelle uscite, sia alte che basse.
Kelly – 7
Bello il piazzato da centravanti con cui segna la rete che apre le danze. Difensivamente non commette errori e gestisce bene i raddoppi di marcatura e i palloni aerei.
Bremer – 6.75
Splendido l’assist per il gol di Kelly, bravo a non perdere tempi di gioco sul gol di Yildiz. Si occupa facilmente di Lautaro che viene per la verità servito anche poco dai compagni. Tuttavia la valutazione sarebbe potuta essere anche più alta se non avesse commesso delle sbavature come saltare a vuoto sul gol di Thuram e la poca reattività nell’uscita sul secondo gol di Calhanoglu.
Gatti – 6.25
Ricorre spesso alle cattive maniere ma tutto sommato risulta efficace. La maggior parte dei pericoli arrivano da quel lato e spesso ci mette una pezza.
Kalulu – 5.5
Adattato a esterno di fascia destra, la prestazione è di grande affanno prima su C. Augusto e poi su Dimarco. Abbandona spesso Gatti in inferiorità numerica.
Cabal – 5.5
Colpevole, insieme a Bremer di una marcatura a zona fallace in occasione del 2-3 di Thuram. In generale non dà solidità in difesa.
Joao Mario – SV
sv
Yildiz – 7.5
Si accende a sprazzi ma lo fa in maniera brillante. Quando punta l’uomo lo salta con facilità, si inventa il gol dalla grande distanza (sebbene con la complicità di Sommer), disegna il cross per il 3-3 di Thuram. Non continuo, ma determinante.
Adzic – 7.5
Entra a sorpresa ma dà ragione a Tudor. Regala i 3 punti ai suoi con un missile dalla lunghissima distanza che sorprende Sommer.
Thuram K. – 6.5
Meno efficace del solito nei contrasti e negli strappi, tende a schiacciarsi troppo in difesa lasciando molto spazio ai centrocampisti interisti al limite dell’area. Poderoso lo stacco di testa con cui sigla il 3-3.
Locatelli – 6.25
Bellissimo il cross per Bremer in occasione dell’1-0, alcune ottime chiusure a interrompere delle transizioni nerazzurre. Tuttavia, anche lui risulta troppo schiacciato e non riesce a oscurare Calhanoglu.
Mckennie – 5.75
Schierato fuori ruolo come esterno a sinistra, fatica molto nella falcata e nell’arrivare al cross, ma si fa apprezzare comunque per lo spirito di sacrificio e la diligenza difensiva. Appena sotto la sufficienza.
Koopmeiners – 5
Disorientato in una posizione ibrida fra mediana e trequarti. Tocca pochi palloni e li gestisce male.
David – 6
Autore della sponda da cui nasce il 4-3 definitivo. Si tratta comunque di una giocata che vale per le statistiche ma che non offre alcun tipo di vantaggio ad Adzic.
Openda – 6
Qualche buona giocata nel controllo palla e poco altro nel quarto d’ora in campo.
Vlahovic – 5.25
Attacca la profondità spesso con i tempi giusti ma non trova il modo di farsi servire. Ha un paio di buone opportunità ma nella prima calcia debolmente, mentre nella seconda arriva tardi a tagliare sul primo palo.
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Juventus – Inter: pagelle Inter della Redazione Fantapazz
Sommer – 5
Incerto sia sulla conclusione di Yildiz che su quella decisiva di Adzic. La traiettoria non era coperta e l’impressione è che ci arrivi in ritardo e con poca convinzione.
Dimarco – 6.5
Disegna il corner da cui nasce il momentaneo 2-3 di Thuram. In generale, entra con grande dinamismo e sulla fascia impatta notevolmente sulle ripartenze nerazzurre.
Carlos Augusto – 6.5
A inizio partita è protagonista di un prodigioso salvataggio con una diagonale profondissima. Avvia l’azione del primo gol dei suoi con un buon servizio a rimorchio per Calhanoglu. Cala con il passare dei minuti fino alla sostituzione.
Acerbi – 6
Si occupa di Vlahovic e in marcatura stretta fa la sua prestazione. Tuttavia, quando la Juventus allarga il campo o gioca maggiormente fuori dall’area il centrale interista mostra qualche lacuna.
Darmian – 6
Entra per il finale di gara, incolpevole sui gol e nessuna particolare sbavatura difensiva.
Bastoni A. – 5.75
Ingenuo il fallo che concede la punizione del 3-3. Sul suo lato la Juventus attacca poco e quindi ha la possibilità di spingere e supportare la manovra. Lo fa puntualmente, ma non sempre il suo mancino è adeguatamente preciso.
Akanji – 5.5
Discreto in impostazione, ma non particolarmente attento quando si tratta di uscire dai blocchi o eseguire delle diagonali precise. Un esempio? Il gol di Kelly.
Dumfries – 5.25
Grave l’errore di lettura sul primo gol dove si lascia ingenuamente scavalcare dal cross di Locatelli. Si propone con continuità in avanti ma non incide.
Calhanoglu – 7.5
Meno efficace rispetto al solito davanti alla difesa, sia nell’impostazione dove perde qualche pallone di troppo sia in interdizione dove, ad esempio, esce in ritardo su Yildiz. Tuttavia, inventa due gol dal niente. Splendido il secondo con una volée di altissimo livello balistico. La bellezza delle due esecuzioni sono offuscate solo dalle due esecuzioni da fuori avversarie. Se l’Inter ha sperato nella vittoria per una buona parte del match è quasi esclusivamente merito suo.
Mkhitaryan – 6.5
Dai suoi piedi nascono tutte le transizioni offensive nerazzurre. Autore di numerosi ribaltamenti di fronte e di una gestione intelligente e con i tempi perfetti del pallone. Non è un caso che quasi tutte le azioni dei suoi si sviluppino sul suo lato di campo.
Barella – 5.5
Un primo quarto di gara di alto livello dove sfiora anche un gran gol volante dal limite. Con il passare dei minuti perde man mano lucidità, arrivando sempre più in ritardo sui contrasti e gestendo male il possesso.
Zielinski – 5.5
Sua la sponda di testa per il secondo gol di Calhanoglu, ma nel complesso il suo ingresso in campo è superfluo. Tocca pochissimi palloni e molti di questi anche male.
Sucic – SV
sv
Thuram – 6.75
Si accende a sprazzi e prevalentemente molto distante dall’area di rigore. Svetta di testa per il gol del momentaneo 2-3. Non sempre ben posizionato negli ultimi 20 metri.
Bonny – 5.5
Entra nel finale di gara ma fatica a tenere palla. Anzi, ne perde una da cui nasce il gol di Adzic (sebbene sia dubbio l’intervento su di lui).
Martinez L. – 5.25
Servito poco e ingabbiato dal catenaccio bianconero, ma l’impressione è, rispetto a Thuram, si muova anche meno per ricevere palla.