In questo momento così difficile per i bianconeri è stato il presidente Agnelli a metterci la faccia davanti alle telecamere per fare gruppo con squadra e Allegri.
Oggi è una serata difficile, ma è un periodo difficile. Va analizzato nel suo contesto e questo è uno dei più difficili. Bisogna assumersi le responsabilità e sono qua per questo. Provo vergogna per quello che sta succedendo, ma sono consapevole che il calcio è uno sport di squadra e si gioca in undici.
In una situazione del genere non riguarda soltanto una persona sola e dunque Allegri, è una questione di gruppo e dobbiamo ripartire da qui. Abbiamo nove partite in trenta giorni e dobbiamo posizionarci bene. Parlare di analogie con altre situazioni è difficile, è un problema del gruppo, di atteggiamento generale e di tante partite che tecnicamente dovevano essere più abbordabili e invece non lo sono state. Bisogna provare vergogna e chiedere scusa ai tifosi, che al momento fanno fatica a girare per strada. Bisogna fare una profonda riflessione.
Non esistono responsabilità individuali, non è colpa dell’allenatore se non vinciamo un tackle. Decideremo a fine anno, faccio fatica a pensare a un cambio in corsa. Allegri rimarrà l’allenatore della Juventus.