E’ la più brutta della sua gestione?
“Non lo so…Posso dire che ci è mancata energia, si vedeva dall’inizio che non ci sono spunti e accelerazioni. Anche per qualità loro, hanno vinto i duelli sulle fasce con Holm e Reca. Non è stata una bella giornata. Ci sono tante attenuanti, 4 partite in 10 giorni come noi se non sei al massimo la paghi. Tutto ciò di negativo che poteva succedere, è successo”
Come mai la stessa formazione di San Siro?
“Non abbiamo tante soluzioni. C’è stato il pensiero di cambiare, ma sentivo tanta energia positiva e volevo sfruttarla per poi magari fare i cambi. Non è andata bene, anzi è andata male”
Come mai i cambi di Lukic e Schuurs?
“Lukic forse cosa muscolare: già siamo in mancanza, sarebbe tosta da digerire. Botta per Schuurs: aveva sempre giocato, non lo vedevo sul pezzo e non reggeva un altro impegno. Ma la sua è una botta, non un infortunio”.
Si dice che Ilic sia del Toro
“Vediamo cosa succede… Perdendo Lazaro e Lukic, avevamo già mancanze. Siamo riusciti a gestirli, ma adesso può diventare un problema. Non so le cose di mercato. lo dico sinceramente”.
Commenta il rigore e il mancato rosso a Caldara?
“Secondo Marelli c’era il rigore, ma ci stava il rosso per Caldara. E più o meno sono d’accordo così”.
Cosa aveva notato nella sua squadra prima di questa partita?
“Abbiamo fatto il massimo del recupero in questi giorni, la temevo ma pensavo che riuscissimo ad andare oltre con la positività. Vedevo il modo di correre dei miei: sulle fasce abbiamo fatto fatica. Non abbiamo fatto una prestazione come Verona, Salerno o San Siro. Oggi, anche per qualità loro, abbiamo sofferto tanto”.
Come sta Radonjic?
“Deve crescere. Ci sono cose positive, in qualcosa è migliorato rispetto a quando è partito ma deve crescere in tante altre per essere affidabile. Svogliato? E’ un ragazzo particolare: ci sono persone che danno la sensazione di essere svogliato, deve essere più partecipativo e vivere la partita in un modo un po’ diverso. C’è tanto da fare”.
Ci spiega i cambi?
“Singo a sinistra fa fatica, non è soluzione. Così come Bayeye sul lato mancino, l’ho provato quest’estate per vedere ma anche lui non riesce ad adattarsi. Non avevo altre soluzioni. Linetty a Milano è entrato bene, negli ultimi dieci minuti ho messo Seck perché poteva dare di più nell’uno contro uno. O avevo Linetty o Adopo, nella mia testa ho preferito il polacco”.
E’ fisiologico un calo di Vlasic?
“Tornano dal Mondiale e non sai come li ritrovi… E’ un giocatore completo, gli manca un po’ di brillantezza ma fa un lavoro importante. Per me è importante anche quando non è brillantissimo. Lui fa un certo tipo di lavoro e fa tanto, lo vedo come un giocatore importante per noi”
Le piace Nzola?
“Non so se è stato accostato il nome del Toro a lui. E’ un attaccante che sa proteggere palla e che va in profondità, è un giocatore importante”.