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Italiano andrà al Friuli per concretizzare e difendere

In conferenza stampa di presentazione alla trasfrta di Udine, Italiano si concentra sulla tenuta dei suoi e sulle condizioni dei singoli.

Italiano si concentra su ciò in cui deve migliorare la squadra e le condizioni dei suoi in vista dell’Udinese.

La Fiorentina crea tanto ma non riesce a finalizzare.

Questo è un aspetto su cui la squadra deve migliorare, non puoi avere tante palle gol e non concretizzarle. Il nostro obiettivo è indirizzare le partite, concretizzare ti permette di lavorare in maniera diversa. Sono convinto che se avessimo concretizzato nel primo tempo non ci sarebbe stata la reazione dell’Inter. L’approccio alle gare è ottimo, ma le palle gol vanno concretizzate. Questo di permette di ambire e pensare in maniera diversa.

Quali sono pregi ed errori di questa squadra in questo avvio di stagione?

Con il Genoa siamo stati bravi a venir fuori nel secondo tempo, in quella gara mi era piaciuto tantissimo il modo di fare la partita. Se devo tirare le orecchie alla squadra dico che quando andiamo sotto accusiamo il colpo e questo non possiamo permettercelo. Una squadra alla quinta giornata non può abbattersi. Mi piace il modo in cui affrontiamo le partite, ma dobbiamo migliorare. Dobbiamo concretizzare quello che creiamo e dobbiamo difendere la porta con il coltello fra i denti.

Gonzalez e Vlahovic sono i giocatori che subiscono più falli, questa la cosa la preoccupa?

Non penso che siano falli chirurgici, vuol dire che teniamo per tanto tempo la palla. È un dato che un po’ mi piace, vuol dire che siamo noi a comandare. Nico non deve reagire così, lo sa. Potevamo organizzare un forcing finale, lavorando su palle sporche. La strada è quella giusta, la mentalità è quelle che ti permette di uscire dal campo e dire potevo vincere. Questo, alla quinta giornata, è un obiettivo importante.

Bonaventura?

Sta lavorando in maniera egregia, dosa le energie, sa coprire bene lo spazio. È un giocatore che sta bene, soprattutto mentalmente. Il calcio è una questione mentale, ed è quello che abbiamo pagato nel primo tempo. I ritmi del primo tempo potevano essere sostenuti per lungo, al contrario quando deve rincorrere fai fatica. E li i giocatori intelligenti come Bonaventura fanno la differenza

Che cosa la preoccupa per la sfida con l’Udinese? Come stanno gli acciaccati?

La terza gara in una settimana è la più difficile. Uno cerca di arrivare lucido e con tante energie, le rotazioni che abbiamo fatto era per arrivare a questa sfida con giocatori pronti. Venuti e Catrovilli sono out, Nico è squalificato, ma tutti sanno quello che devono fare. Ci aspetta una gara tosta, l’Udinese in casa ti mette in difficoltà. Cercheremo di mettere in campo la miglior formazione possibile per condurre bene la gara, poi come ho sempre detto i cinque cambi possono determinare la partita.

L’attacco dell’Udinese?

Ormai tutti i calciatori sanno leggere le situazioni. Deulofeu è bravo nell’uno contro uno, Pussetto attacca bene la profondità. Sono due giocatori di qualità, ma come ho detto è l’Udinese che in casa è compatta, hanno una fisicità esagerata, dobbiamo stare attenti alle palle inattive. Concediamo poche occasioni ma subiamo troppi gol e questo non va bene

Come sta Pulgar?

Dopo la partita col Genoa ha accusato un affaticamento muscolare, nulla di grave. Ieri è rientrato in gruppo, ha smaltito questo affaticamento.

Torreira?

Lucas ha giocato la seconda partita da titolare dopo tanto tempo, ha giocato con intensità. Sta crescendo e migliorando, con l’Inter ha fatto 70 minuti ottimi. In mezzo al campo si fa sentire, ha fatto anche un assist a Vlahovic di testa (ride, ndr). La Fiorentina deve credere che quest’anno tutto è possibile.

Troppi gol subiti nella ripresa? È una questione mentale o fisica?

Abbiamo subito troppi gol nei minuti finali, dobbiamo crescere. Non concediamo tanto, ma quando lo facciamo veniamo puniti. Dobbiamo leggere le situazioni in maniera diversa, dobbiamo essere bravi ad arginare gli avversari. Questo riguarda tutta la squadra, non solo la difesa. Ad oggi basta sbagliare mezza palla che la Fiorentina subisce gol. Dobbiamo aumentare l’attenzione e la concentrazione.

È cambiata la sua vita da quando è a Firenze?

Per me essere sempre sul pezzo è la normalità. Io penso solo al bene della Fiorentina, devo far rendere bene i miei giocatori

Pregi e difetti dei fiorentini?

Lavoro in una città bellissima, l’entusiasmo dei fiorentini è fantastico e anche per quello cerco di alimentare questo entusiasmo. Mi è dispiaciuto non ottenere un risultato positivo con l’Inter, i tifosi avrebbero meritato questa gioia. Speriamo di migliorare con i tifosi al nostro fianco.

Vlahovic?

Un attaccante vive per il gol, quando non arriva ha la smania di andare subito a concretizzare quello che gli passa per i piedi. Non è sempre facile, ora che il nome di Vlahovic è importante tutti lo affrontano in maniera diversa. Contro l’Inter ha avuto 3-4 occasioni per segnare, per me è importante. Sta lavorando bene, ma come ho detto noi giochiamo con tre attaccanti, non dobbiamo attaccarci solo ad un uomo. L’importante è che sia sempre nel vivo del gioco, poi il gol arriverà.

La crescita di Duncan?

Alfred è un professionista esemplare, l’ho conosciuto da avversario. Sapevo delle sue doti, ha un grandissimo mancino e qualità importanti. Ho apprezzato il livello caratteriale, è responsabilizzato e coinvolto al 100% con la squadra. Lo vedo contento e felice, con l’Inter ha fatto un primo tempo straordinario. Con il Torino, sa subentrato, ha dato il via al secondo gol: questa deve essere la normalità per un calciatore, se un giocatore lo fa in questo modo, è normale che venga premiato dall’allenatore.

La difesa non è mai stata la stessa per più di due gare

Queste partite ravvicinate sono servite per dare una chance a tutti. I gol subiti sono arrivati nello stesso modo, tutti i difensori devono crescere. Chi va in campo deve guadagnarsi la conferma, che lavora in un certo modo deve essere premiato. Sono tutti allo stesso livello, mi dispiace solo per Terzic che non è stato ancora impiegato. Come dico sempre, mai mollare, l’occasione può arrivare da un momento all’altro.

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