Le parole di Inzaghi prima del match di ritorno con il Benfica
All’andata il pressing alto e le ripartenza sono state armi vincenti. Cosa servirà domani?
“Sappiamo che è il secondo tempo di una partita importantissima, partiamo con un vantaggio ma sappiamo il valore dell’avversario. Sarà complicata e dovremo essere bravi, sapendo che potremmo essere nelle top 4 d’Europa e sarebbe un gran traguardo”.
Herrera, Invernizzi, Mourinho. Cosa chiede a se stesso e alla squadra per entrare in questo gotha?
“Ha citato tre grandissimi allenatori, per quanto riguarda me e la squadra sappiamo quello che è stato, sappiamo il nostro percorso nelle coppe e sappiamo che in campionato non siamo nella situazione di classifica che volevamo all’inizio. Adesso il nostro focus è la gara di domani sera, sappiamo di avere un vantaggio ma non sarà da gestire. Dovremo fare una partita nel migliore dei modi contro un avversario di grande valore, che come l’Inter è in flessione di risultati ma non di gioco. Il Benfica aveva perso due partite in un anno, ora ne ha perse tre in una settimana, però ha fatto tre partite in linea con quello che è il suo valore”.
La situazione di incertezza può spiegare il rendimento altalenante?
“È come quello che si legge dopo una vittoria o dopo una sconfitta. Dobbiamo essere bravi a isolarci, per quanto riguarda i calciatori ne abbiamo diversi che sono in scadenza ma li vedo lavorare bene quotidianamente. Fa parte del calcio di oggi essere sempre criticati o in bilico, dobbiamo essere bravi e forti, con la testa fredda e pensare sempre alla prossima gara che in questo momento è il Benfica”.
Il Benfica di media fa due gol a gara. Pensa di cambiare qualcosa a livello tattico?
“Veniamo da una sconfitta in campionato, che però è il passato. Sappiamo che dovremo essere bravi e intensi, il Benfica è una squadra che corre, che copre bene il campo, hanno ottime prese di posizione, dovremo coprire ogni singola parte del campo per far sì che sia una squadra meno pericolosa. Crea tanto”.
Lei è vicino a poter arrivare tra le prime quattro squadre in Europa, ma si parla di un possibile esonero. Come gestisce questa situazione?
“Non penso che sia strana. Qui all’Inter, se vai a leggere prima del Barcellona o del Porto era la stessa cosa. È una cosa a cui sono abituato, finché criticano me non è un problema: per quanto riguarda me e il mio staff le critiche ci aiutano a migliorare sempre di più. Sappiamo di non avere un percorso da Inter in campionato, come tante altre squadre abbiamo avuto dei problemi ma mancano ancora otto partite e abbiamo ancora margine. Dobbiamo essere bravi a isolarci e cercare di regalare una serata importante ai nostri tifosi”.
Da ex attaccante, aveva qualcosa che faceva quando non riusciva a segnare?
“Io mi preoccupavo tantissimo quando non mi creavo le situazioni, i miei attaccanti devono stare sereni. Il problema vero è quando non riesce ad avere occasioni da gol, nonostante li stia alternando chiunque giochi riesce ad avere occasioni e basta un attimo”.
Prima di Inter-Barcellona pensava di poter entrare nelle prime quattro?
“Era la speranza, ora abbiamo una grandissima possibilità e ce la giocheremo nel migliore dei modi”.
Calhanoglu e Lukaku hanno delle chance dall’inizio?
“Ho delle idee, ma tutte queste partite ravvicinate mi portano a pensare che quello che uno pensa poi difficilmente si realizza. Mancano due allenamenti, posso avere un’idea però chiaramente le prossime ore mi aiuteranno”.
Torniamo alla gara di andata, in cui l’Inter ha sfruttato bene il possesso palla. Si aspetta lo stesso spartito?
“Sarà una cosa importante, all’andata l’abbiamo fatto molto bene sia noi che loro. Le uscite da dietro saranno importanti, sia per noi che per loro”.
Ha letto le dichiarazioni di Noel Gallagher sull’Inter in finale?
“È un grandissimo cantante, spero sia anche fortunato nei pronostici: vedere l’Inter in finale ci renderebbe tutti felici”.
Le parole di Darmian
Siete a tre partite dalla possibilità di giocare una finale di Champions. C’è la volontà e la convinzione di guardarsi in faccia nello spogliatoio per questo ultimo mese, azzerando il campionato?
“Sicuramente c’è la volontà di fare questo ultimo mese nel migliore dei modi, perché ci giochiamo tanto, a partire da domani sera. Sappiamo che sarà difficile ma siamo concentrati su domani”.
Un momento chiave del vostro cammino in Champions?
“Non lo so, però abbiamo fatto un bel percorso e vogliamo continuare. Se ne devo scegliere una penso all’andata al Camp Nou”.
Come ti spieghi la differenza di rendimento fra campionato e Champions?
“Sappiamo che in campionato non stiamo vivendo il nostro miglior momento, non riusciamo a sbloccare o chiudere le partite e alle prime occasioni concediamo gol. Non stanno arrivando i punti che ci aspettavamo o che magari meritavamo, è una situazione che vogliamo cambiare, però domani è una partita di Champions e siamo concentrati su quella”.
C’è un messaggio che la squadra vuole dare ai tifosi?
“C’è poco da dire, perché da inizio anno ci sono sempre stati di grande sostegno e di grande aiuto. Sono sicuro che lo faranno anche domani sera, noi sicuramente vogliamo regalare loro una bella soddisfazione”.
È il momento più alto della tua carriera internazionale? C’è un segreto?
“Non c’è un segreto, c’è solo tanto lavoro e tanta voglia di migliorarsi giorno dopo giorno. Cerco di mettere in pratica quanto faccio durante la settimana”.
Si è parlato della Champions come vetrina per il gruppo. Tu eri in scadenza e hai deciso di rinnovarlo prima della fase calda, per chi arriva a partite così importante questa situazione può influire o no?
“Io penso che, conoscendo ormai da qualche anno i miei compagni, a queste cose non ci pensino. Credo che scendano in campo tranquilli, che cerchino di migliorarsi giorno dopo giorno e di dare tutto per l’Inter”.
Ci sono 3-4 big in transizione. Vi siete detti che può essere un’occasione irripetibile?
“Sappiamo quanto è importante la gara di domani, vogliamo fare una grande partita. Passerà sicuramente dall’atteggiamento che metteremo in campo. È una cosa che vogliamo assolutamente”.
A Lisbona, l’Inter ha fatto tutti i cinque cambi e il Benfica uno. Poi in campionato cinque cambi e Schmidt solo due. Da calciatore, quanto è importante riposare?
“Dopo ogni partita si cerca di fare il meglio per recuperare, non è facile giocare ogni tre giorni, ma siamo professionisti e quando veniamo chiamati in causa dobbiamo dare sempre il massimo”.
Calhanoglu lo vedi tornato al top?
“Sta bene, poi non spetta a me prendere le decisioni. È un giocatore importante per noi, lo ha dimostrato in questa stagione e non solo”.
Doveste arrivare quarti in campionato, pensi che questo gruppo meriterebbe un premio extra come si è letto?
“Non so… Sicuramente a questo punto della stagione è un nostro obiettivo e non penso che serva un premio o qualcosa del genere. Sappiamo quanto è importante centrare questo obiettivo”.
Quale romanzo potrebbe essere l’Inter di quest’anno?
“Ho perso un po’ quella vena, non saprei. Prima passiamo, poi vi dico il titolo”.