“È la nota negativa della giornata, ha avuto un infortunio: ha sentito il muscolo, è un giocatore importante per noi che perderemo per un po’ di tempo. Dispiace, perché si era inserito molto bene nel gruppo e, ripeto, è un giocatore importante: sono cose che capitano”.
Quinta vittoria consecutiva. Soddisfatto?
“Le glorie personali non mi interessano tanto, penso alla squadra e al gruppo. Giocavamo alle 12,30 contro una squadra che ha cambiato l’allenatore: in due giorni e mezzo abbiamo preparato un’ottima gara. Dovevamo chiuderla prima, perché poi siamo rimasti in dieci e gli ultimi minuti abbiamo sofferto un pochino. Con tutto quello che abbiamo creato dovevamo fare il 2-0”.
Il suo carro sembra più pieno rispetto a marzo scorso. La preoccupa?
“No, io sono sempre concentrato sul lavoro: è normale che nel calcio da una partita all’altra cambino tantissimo i giudizi. Io sono orgoglioso di guidare l’Inter, so che percorso ho fatto col mio staff in questi due anni abbondanti e sappiamo cosa abbiamo fatto nelle due stagioni precedenti, ma dobbiamo soltanto guardare avanti: ci saranno partite molto intense e dovremo essere bravi a recuperare energie, sia fisiche che mentali”.
Date l’impressione di giocare meglio le partie
“Penso che non riguardi solo l’Inter, ma tutte le squadre. È normale che, giocando così tanto, non sia semplice rimanere lucidi: non ho nulla da rimproverare alla squadra. Siamo venuti su un campo non semplice, nonostante le difficoltà attuali dell’Empoli, e abbiamo approcciato bene la gara: dovevamo essere ancora più cattivi nel cercare il gol, che avrebbe sbloccato la partita e ci avrebbe creato meno tensioni. Poi nel secondo tempo abbiamo riattaccato nel migliore dei modi: il gol di Dimarco ci ha agevolati, poi dovevano essere più bravi nel fare il secondo”.
Iscriviti al fantacampionato più ricco d’italia con il codice 1A60e7ce
Frattesi ha tirato sei volte in porta, però ha preferito far uscire lui anziché Mkhitaryan. Sono alternativi lui e Barella?
“No, possono giocare insieme, senza alcun problema. Davide negli ultimi giorni dopo la nazionale ha avuto un piccolo rallentamento dovuto a un affaticamento che ha smaltito: oggi ha fatto una bella gara, mi è piaciuto per la concentrazione. Poi ho inserito Barella che ci ha dato una mano”.
Senza Calhanoglu e Lautaro la squadra perde di personalità?
“Chiaramente sono due giocatori importanti per noi, Calha nell’ultima partita ha riposato e oggi Lautaro ha fatto 70 minuti bene, poi ho optato per far entrare Arnautovic. Ho tantissime partite e tanti giocatori: il turnover non deve essere un problema, ma una soluzione che devo cercare di usare il più possibile”.