Gotti in conferenza presenta la difficile sfida di Milano contro l’Inter. Maldini sarà valutato come la chiave tattica che rappresenterà la posizione di Agudelo.
Che settimana è stata?
“I tre punti pesano molto, in virtù dell’avversario incontrato. Verosimilmente l’Empoli lotterà per i nostri obiettivi e rispetto al risultato siamo molto contenti. Questo spesso permette di gestire la settimana in modo diverso, anche più cattivo: un conto è quando perdi e devi stare attento a gestire equilibri, quando vinci puoi entrare a piedi pari sugli errori anche in modo più aggressivo”.
Chi non sarà a disposizione?
“Manca l’ultimo allenamento, ma penso che non porterò Verde con me a causa di un problema che l’ha limitato. È un piccolo problema ma non si è allenato tutta la settimana, non lo porterò per dargli 7-8 giorni per rimettersi in condizione. Kovalenko ha ripreso ad allenarsi con la squadra e se non succede nulla lo porto volentieri”.
Dopo l’Empoli ha sottolineato come le ripartenze sarebbero potute essere sfruttate meglio. Cosa manca?
“Oggi abbiamo una squadra che è in questa condizione, con alcuni giocatori che sono in forma e altri che hanno ancora una forma distante dal meglio, cosa che abbiamo pagato negli ultimi minuti con l’Empoli. Vedremo se al primo settembre la fisionomia della squadra sarà ancora questa”.
Che partita pensa di adottare a Milano?
“Faccio una considerazione più ampia, che dà senso alla risposta. Lei guardi i risultati della prima giornata, non la quinta, che ha già segnato un solco tra le prime otto, che hanno vinto. C’è una differenza ben marcata, ci sono partite quasi ingiocabili, al netto che il calcio per fortuna regala episodi. Fortunatamente abbiamo vinto una partita in equilibrio, quelle che erano in disequilibrio sono andate tutte a favore di quelle più forti. Con la consapevolezza della forbice più ampia tra big e piccole, ti trovi a fare la partita che ti è concesso fare, in base a come stai e a chi hai a disposizione, anche in relazione a come si sviluppa la partita. Le partite di A nascondono altre partite all’interno della partita, ma pensi a come fargli male nel miglior modo possibile”.
Come cambia il gioco delle coppie in attacco senza Verde?
“È uno dei pensieri che ho. C’è Strelec, c’è Maldini, che ieri non si è allenato per un problemino, abbiamo anche Agudelo e Gyasi, che possono giocare lì. La scelta iniziale può essere di un certo tipo e poi cambiata a partita in corso, pensando a questi nomi”.
La chiave sarà stare attenti a non concedere troppo?
“Sulla scia di quanto detto, dobbiamo fare una partita perfetta, sfruttare i pertugi, perfetti in chiave difensiva e con fortuna sugli episodi. Queste cose possono portarti a portarti qualcosa a casa, in uno stadio sold-out… immaginate il primo quarto d’ora”.
Maldini cos’ha?
“Quegli affaticamenti da lavoro che non gli hanno consentito di esserci ieri, ma oggi lo valuteremo”.
Agudelo può giocare in attacco?
“Ho parlato di lui ma anche dei giocatori in rosa che possono essere schierati dall’attacco in su”.
È un rischio la difesa alta?
“Qui ci vorrebbe un’altra risposta articolata. Queste cose sono possibili non solo in relazione al tecnico ma ai giocatori. Se hai un centrocampo di grande palleggio fai ragionamenti e ti permetti certe cose, se hai una difesa veloce fai ragionamenti, è un mix di cose che ti fanno preparare la partita in linea di principio, poi il campo ti dice se riesci portare avanti il percorso. Al di là di quello che ha in testa l’allenatore”.
A San Siro ci saranno mille spezzini, quasi come spartani.
“Non dobbiamo dire così, perché erano 300, giovani e forti ma sono morti. Quel migliaio di tifosi saranno un accompagnamento piacevole”.