Alvini chiede tempo alla vigilia della difficile trasferta di San Siro.
La Cremonese contro un’altra corazzata che cerca riscatto sul campo
“Sapevamo da quando è uscito il calendario che sarebbe stato così, domani la partita è bella da giocare. Credo che sia un piacere giocare certe gare e non una preoccupazione”.
Quali sono le condizioni della squadra?
“Vediamo quali sono le condizioni di Lochoshvili, faremo di tutto per recuperarlo e speriamo, vediamo domattina. Se il problema di Chiriches alla schiena non migliora sarà difficile vederlo domani”.
Ci sarà turnover?
“Io non lo faccio spesso, faccio delle scelte. Contro il Torino sono state obbligate, penso di mettere in campo la formazione migliore per fare il massimo”.
Cosa bisogna aspettarsi?
“Abbiamo rispetto per l’Inter e vogliamo vedere se lavorare con un blocco più basso può levare qualche traiettoria lì davanti. In linea di massima vogliamo giocare a San Siro con le nostre caratteristiche e le nostre idee”.
Giocare con una sola punta può essere efficace?
“La Cremonese ha una sua identità e ha fatto buone partite, raccogliendo meno di quanto meritasse. Sabato abbiamo giocato con uan squadra che ha un’idea di calcio che rispetto enormemente e che lavora insieme da un anno e si conosce nelle giocate. Secondo me nel primo tempo la Cremonese non è stata inferiore, ha solo concesso in fisicità. Ci siamo stati anche noi contro una rosa che però è più avanti e sfruttato male le occasioni che abbiamo avuto, come quella con Dessers prima e Okereke poi. Non si parla di una o due punte, ma di identità e idea da portare avanti. Vogliamo portare avanti questo e a seconda delle partite cambieranno gli atteggiamenti come la pressione alta o bassa o il portare fuori un centrocampista o meno. Sono tutte situazioni che studieremo in base alle gare. Fino ad oggi non sono scontento, ho solo bisogno di tempo per costruire una squadra nuova”.
Cosa non ha funzionato col Torino?
“Abbiamo perso dei duelli sugli esterni, perché di là ci sono giocatori in forma. Abbiamo concesso qualcosa anche dietro per qualche conoscenza che ancora non abbiamo e non mi è piaciuta l’idea dei primi venti minuti del secondo tempo. In quel caso non siamo stati belli, il difetto più grosso di queste prime tre giornate lo trovo nei primi venti del secondo tempo. Lì abbiamo meritato di perdere la partita. Sicuramente lavoreremo per migliorare”.
Nella seconda parte della ripresa però la Cremonese ha dato l’impressione di poter tenere in mano il campo
“Se siamo più bravi nella preparazione e in alcune cose avremmo potuto pareggiarla, dopo il gol abbiamo avuto l’occasione su punizione, l’occasione con Dessers e non solo. Potevamo anche portarla a casa, forse immeritatamente ma non rubando. Vediamo le cose e sappiamo che nell’ultima parte qualcosa è migliorato, che fosse per l’inerzia della gara o al Torino che si è abbassato”.
Può cambiare qualcosa sulla trequarti?
“Lo stiamo valutando per migliorare. Si può giocare con un vertice alto di centrocampo o con uno più basso come a Firenze nel secondo tempo con Ascacibar, è un’adattabilità che vogliamo avere. Sta alla squadra saperla leggere e a me trasmetterla, sicuramente si possono fare entrambe le cose”.
Quanto la disturba il mercato aperto? Come commenta l’arrivo di Felix?
“È un giovane che si mette a disposizione e ha bisogno di un percorso di maturazione, queste sono le aspettative. Lo cresceremo e aiuteremo a migliorarsi, sicuramente è un giocatore gradito e speriamo diventi patrimonio della società. Sul mercato sento dire a tutti che essendo aperto complica la gestione, ma in questo momento è così quindi io penso solo a lavorare sul campo”.
Le neopromosse non hanno ancora vinto
“La Cremonese c’è, ha una grande società e un percorso preciso. I direttori sono esperti e sanno di calcio, il campionato finisce a giugno e abbiamo da costruire una squadra completamente nuova. Alla fine del mercato nessuno avrà fatto quello che ha fatto la Cremonese grazie al lavoro dei direttori e della società. Stiamo costruendo qualcosa che ha un’idea precisa, serve tempo anche per la classifica. In questo momento non mi interessa dove siamo, il campionato è lungo e ce la giocheremo”.
Com’è stata l’atmosfera sabato?
“Molto bella, la Curva ha cantato sempre. Il dispiacere è stato anche non poter regalare punti a chi ha lavorato ininterrottamente e a chi era allo stadio. Ma ci siamo e arriverà anche il nostro momento. Domani ci sono più di 2000 tifosi a San Siro e c’è solo da ringraziarli. Daremo tutto”.
Chi ha perso le prime tre di Serie A da neopromossa non è mai retrocessa, che ne pensa?
“Vedremo alla fine se sarà davvero così, domani ci aspetta una partita tremendamente difficile”.
Nel primo tempo Dessers e Okereke non sono riusciti a trovarsi con precisione
“A noi come coppia piace e l’abbiamo costruita, non hanno fatto gol ma hanno avuto diverse occasioni anche con il Torino. Sicuramente c’è bisogno di conoscenze, lavoro. Dessers è arrivato 15 giorni fa e Okereke è con noi da tempo ma ha avuto un piccolo problemino quindi bisogna conoscersi e parlare la stessa lingua in campo. Con questa coppia e i giocatori che ho a disposizione mi fido ciecamente”.