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Inter-Como: nerazzurri in cerca di conferme contro una matricola ambiziosa

Inter-Como, analisi completa: probabili formazioni, medie voto, duelli chiave e possibili protagonisti in una sfida ricca di qualità, contrasti e dettagli decisivi.

Inter-Como mette di fronte una grande che cerca conferme e una matricola ambiziosa, pronta a mettere in difficoltà una corazzata ancora affamata di punti. In campo si incroceranno valori tecnici elevati, ma anche qualche possibile nota stonata, in una sfida in cui i duelli individuali potranno pesare quanto le scelte tattiche.

Inter, qualità e profondità

L’Inter riparte da Sommer in porta, estremo difensore solido ma con una media da 5.86 che racconta qualche gara meno brillante del previsto, soprattutto nelle uscite. Davanti a lui Akanji, Acerbi e Bastoni A. compongono un reparto affidabile, con il mancino italiano che spicca grazie a un 6.17 che testimonia continuità e letture spesso pulite.

In fascia Dimarco, forte di una media 6.4, resta una delle armi più pericolose: spinta costante, cross tagliati e grande personalità nei momenti caldi. Luis Henrique, con 6, offre corsa e duttilità, ma dovrà evitare cali di concentrazione in fase di copertura contro un Como che sa ripartire con velocità.

In mezzo al campo Barella (6.29) e Calhanoglu (6.32) sono i veri fari del gioco nerazzurro: il primo per intensità e strappi, il secondo per visione e qualità sulle palle inattive. Accanto a loro Sucic, con 5.93, è chiamato a una prova di maturità: il talento non manca, ma la continuità deve crescere per non far rimpiangere alternative più esperte.

Davanti, il peso dell’attacco ricade su Martinez L. e Thuram, entrambi con medie altissime, rispettivamente 6.31 e 6.5, che certificano un impatto costante in termini di gol e prestazioni. Sono loro la principale minaccia per la difesa del Como e hanno tutte le carte per determinare l’andamento del match sin dai primi minuti.

Panchina Inter, armi per cambiare la partita

In panchina l’Inter può contare su seconde linee di livello che permettono a Inzaghi di cambiare volto alla squadra a gara in corso. In difesa De Vrij (6.13), Bisseck (5.75), Carlos Augusto (6.22), Cocchi e Maye garantiscono soluzioni per passare a moduli più coperti o, al contrario, più offensivi sugli esterni.

Tra i pali, Taho e Martinez J. offrono alternative a Sommer, con Martinez J. che porta una media di 6.25, indice di buona affidabilità quando chiamato in causa, ma con ancora problemi personali da risolvere. A centrocampo, Frattesi (6), Mkhitaryan (6.07), Zielinski (6.05) e Diouf (5.88) aggiungono corsa, inserimenti e qualità tra le linee, permettendo di alzare i ritmi se la partita dovesse bloccarsi.

In attacco la notizia positiva è il recupero di Bonny, che con un 6.5 si presenta come arma importantissima dalla panchina grazie a fisicità e attacco della profondità. Esposito Pio, forte di un 6.14, è un’altra carta interessante per dare vivacità nel finale, soprattutto se i titolari dovessero calare di intensità o lucidità sotto porta.

Como, organizzazione e talento diffuso

Il Como risponde con Butez tra i pali, portiere da 6.1 di media che sta garantendo parate spesso decisive, anche se qualche uscita rivedibile gli è costata voti meno generosi. Davanti a lui Smolcic, di nuovo titolare con media 5.86, dovrà offrire maggiore attenzione e pulizia nei contrasti per non soffrire la fisicità degli attaccanti nerazzurri.

Al suo fianco, Diego Carlos (6.28), Ramon (6.14) e Moreno A. (6.42) formano un pacchetto difensivo solido, capace di reggere l’uno contro uno ma anche di impostare da dietro con discreta qualità. La media elevata di Moreno A. in particolare segnala un rendimento superiore, fatto di anticipi puliti e buona gestione della palla anche sotto pressione.

In mezzo al campo Perrone (6.31), Caqueret (5.94), Addai (6.22), Paz (6.6) e Rodriguez J. (5.86) compongono un reparto vario, in cui tecnica e corsa si alternano. Paz, con il suo 6.6, è la vera mina vagante per i nerazzurri: inserimenti puntuali, letture intelligenti e capacità di non sparire dalla partita nei momenti difficili lo rendono elemento chiave.

Davanti, Douvikas (6.23) è il terminale offensivo di riferimento, giocatore capace di lavorare per la squadra e di rendersi pericoloso sia in area sia fuori. Su di lui il Como fonda molte speranze, soprattutto se riuscirà a sfruttare eventuali spazi lasciati alle spalle dei difensori nerazzurri in fase di uscita.

Panchina Como, alternative per l’ultimo quarto d’ora

Dalla panchina il Como può pescare innesti utili per cambiare l’inerzia negli ultimi minuti, quando l’Inter potrebbe calare nel pressing. In difesa, Van der Brempt (6.13), ci sono Vojvoda (6.28), Posch (6.13), Kempf (6.41) e Valle (5.98), un ventaglio di profili che permette di alzare o abbassare il baricentro a seconda del risultato.

In mezzo Da Cunha (6.18), Kuhn (6.04) e Baturina (5.95) offrono soluzioni di qualità e dinamismo: possono aiutare la squadra a tenere il pallone o a ripartire in transizione rapida. In avanti Morata (5.58) e Cerri, se impiegati, rappresentano due tipi di attaccanti diversi: il primo più associativo ma finora poco incisivo, il secondo più fisico, utile per battagliare con i centrali interisti.

Tra i pali, Vigorito e Cavlina restano alternative a Butez, pronti a subentrare in caso di necessità. Nel complesso, la panchina del Como appare meno profonda rispetto a quella nerazzurra, ma con alcune pedine in grado di sorprendere se inserite nel contesto giusto e al momento opportuno.

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Duelli chiave e consigli

Guardando ai duelli individuali, Dimarco ha ottime possibilità di vincere il confronto diretto sulla sua corsia, potendo incidere positivamente con cross e conclusioni da fuori. Barella può prevalere nella sfida in mezzo al campo con Caqueret, grazie a una media più alta e a una presenza costante nelle due fasi, decisiva per l’equilibrio nerazzurro.

In attacco, Martinez L. ha tutte le carte per spuntarla su Smolcic, sfruttando movimenti intelligenti e una freddezza sotto porta che potrebbe far pendere il match dalla parte dell’Inter. Dall’altra parte, Paz può risultare il giocatore del Como più in grado di spezzare il ritmo e mettere in difficoltà Sucic, che rischia una prestazione sottotono se non riuscirà a leggere bene le sue incursioni.

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