Il lunch match di Domenica sarà Genoa-Roma.
Due squadre che devono darci una risposta definitiva su cosa aspettarci da loro: il Genoa deve ritrovare movimenti e smalto in attacco.
La Roma, invece, deve darci risposte su come far coesistere Dybala e Soulè, due giocatori ricchi di fantasia ma simili di caratteristiche, e da lì trovare i giusti movimenti in area avversaria: 1 gol in 3 partite è davvero troppo poco per i giallorossi.
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Genoa-Roma: come ci arrivano le due squadre
Alberto Gilardino deve affrontare un’emergenza in difesa, visto che Matturro, Bani e De Winter non sono sicuramente al meglio.
Al centro è confermato Malinovsky, mentre in avanti spazio a Vitinha e Pinamonti, una coppia che ha bisogno di tempo per imparare a conoscersi, ma sicuramente ben assortita.
Per De Rossi, invece, non è ancora tempo di inserire Hermoso o Hummels o di cambiare modulo: lo farà con calma nel corso della stagione.
A centrocampo non al 100% Pellegrini, ci potrebbe essere spazio per Baldanzi (reduce da un’ottima U21) o per il recuperato Le Fee.
In avanti Dovbyk dovrebbe recuperare, altrimenti spazio a Dyabal falso nueve.
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I possibili protagonisti
Valutando le difficoltà difensive di entrambe le squadre, grande importanza l’avranno i due portieri: Gollini e Svilar dovranno essere pronti e reattivi.
Così come saranno interessantissimi i duelli fisici: Ndicka su Pinamonti potrebbe essere determinante per i giallorossi. Dall’altra parte se ci dovesse essere Dovbyk dovrà giocarsela con Bani o Vasquez.
Entrambi i difensori rossoblù sono molto abili abili in anticipo ma meno in fisicità e questo poterebbe essere un punto a favore dell’ex Genoa.
Per la Roma sarà interessante vedere come si comporteranno i due “trequartisti”: Soulè e Saelemaekers. Entrambi hanno la capacità sia di creare il gioco, sia di inserirsi.
Questo, contro una difesa a 3, può creare una certa superiorità numerica se i due esterni di centrocampo, Martin e Sabelli, non dovessero scalare in fase difensiva.
Grande attenzione a Malinovsky. L’ucraino potrebbe essere un’arma a disposizione di Gilardino: tiri dalla distanza ed inserimenti potrebbero essere determinanti ai fini del risultato.