“A che punto sono i recuperi di Zapata, Zappacosta e Pasalic? Abbiamo fuori Koopmeiners e Djimsiti, per il resto Duvan ieri non si è allenato, proviamo oggi, la sua situazione è un po’ delicata, ma a Napoli ha fatto bene, speriamo stia bene oggi”.
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I tifosi temono una caduta nel loop come lo scorso anno. Perché i tifosi devono essere ottimisti?
“Le squadre che si fermano davanti? È la dimostrazione dell’equilibrio del campionato, anche l’Empoli è stata capace di vincere a Milano con l’Inter. I tifosi devono essere ottimisti perché siamo lì, abbiamo ancora una posizione di classifica in cui possiamo rimettere tutto in gioco, in questo momento dobbiamo guardare avanti. Tutti fanno fatica a vincere perché c’è equilibrio. Domani dobbiamo avere voglia ed entusiasmo, poi ci sarà una sosta in cui recupereremo gli infortunati: da quel momento in poi dobbiamo giocarci le nostre chance”.
Può essere una partita da vincere a tutti i costi?
“Sì, abbiamo bisogno di una vittoria per riavvicinarci a quelle davanti e distanziare quelli dietro, dobbiamo partire da domani. Non sarà una gara facile, l’Empoli è una squadra che gioca a calcio, giovane, fresca e frizzante. Per me è una società modello da sempre, dobbiamo giocare una gran bella partita, dovremo avere la forza di reagire”.
Fate fatica a segnare.
“Non abbiamo costruito poco, anche con l’Udinese abbiamo fatto parecchio. Può essere anche il momento, ci sono anche giocatori che hanno fatto benissimo che magari possono avere una giornata o due negative”.
Perché il campionato è così equilibrato?
“Tutte le squadre hanno degli obiettivi tutti raggiungibili. Credo che le squadre dietro si sono avvicinate tutte, un po’ a gennaio, un po’ sono cresciute globalmente. Il campionato è diventato più equilibrato, è più difficile vincere per tutte”.
Muriel è pronto per un’occasione da titolare?
“Ha una condizione migliore nelle ultime settimane, devo decidere se farlo giocare titolare o meno, ma è sempre entrato quando era in condizione. Molto spesso preferisco utilizzarlo a partita in corso che non dall’inizio. Se dobbiamo vincere le partite dobbiamo avere una fase offensiva prolifica”.
Dopo l’Empoli ci sarà la sosta. Può aiutarvi?
“Va benissimo. La gara di domani è importantissima, dobbiamo spingere tutti, dopo la sosta inizia una partita di undici partite dove può succedere di tutto”.
La vera Atalanta è quella di gennaio?
“L’Atalanta è quella di tutto l’anno. Si fa fatica ad accettare che l’Atalanta possa avere anche delle difficoltà, ma dipende anche dai momenti”.
Dal 26 ottobre l’Atalanta ha perso 9 gare su 18.
“Guardi solo le sconfitte, ma ci sono state anche le vittorie, fanno parte del percorso. Le cose sono due: o l’allenatore non capisce niente, o questo è l’andamento della squadra”.
Le dirette concorrenti hanno le coppe. Può essere un fattore non averle?
“Negli anni in cui avevi le coppe arrivavi terzo in classifica, è veramente difficile. In linea di massima quando fai le coppe sei più forte, le squadre che fanno le coppe è perché sono più forti. Noi dobbiamo lavorare in questa stagione, dopo 26 giornate siamo lì. Non so se ci siano analogie con altre stagioni, noi comunque ci proviamo, ogni stagione è diversa. Abbiamo tutta la volontà di giocarci le nostre chance”.
La condizione dei giocatori la soddisfa?
“Io ho sempre visto una squadra viva, non una squadra in difficoltà atletica o psicologica. Ho visto anche una squadra convinta di giocarsi le gare, nessuno sotto quell’aspetto può rimproverare nulla ai giocatori”.
Per quale motivo Lookman e Hojlund hanno avuto una flessione?
“Entrambi hanno dimostrato una buona condizione, questi momenti più o meno favorevoli ce li hanno sempre avuti tutti. Non separate Hojlund e Lookman e Muriel e Zapata, abbiamo bisogno di tutti. Non c’è nessuna crisi né di Hojlund, né di Lookman. Se per due partite non fanno gol o giocano un po’ meno bene non penso sia un problema. Domani c’è un’altra partita”.