In conferenza stampa pre Champions, Gasperini presenta la gara di andata degli ottavi contro il Real Madrid.
“È un risultato che si gioca in due partite. Il risultato ideale sarebbe vincere, ma dobbiamo stare attenti. Troveremo una squadra attenta e concentrata nonostante le tante assenze. Sarà una partita di livello. Hanno giocatori che non abbiamo mai incontrato, soltanto in campo potremo averne la percezione. Il Real è una delle squadre più forti al mondo. In questo tipo di partite siamo sempre usciti con qualcosa in più e con qualche qualità in più. Affrontare queste squadre ci ha permesso poi di portare tutto ciò in campionato e fare una striscia di risultati vista in questi anni. I valori sono quelli delle migliori squadre al mondo, contro alcuni (Manchester City e Dinamo Zagabria, ndr) abbiamo dovuto prendere le misure. Non ci sono stati dei momenti facili, di sicuro da queste due partite usciremo con qualche conoscenza in più. Noi siamo liberi, sereni. Non abbiamo il favore del pronostico né l’obbligo di andare avanti. Vogliamo cercare di misurarci con questa squadra anche per capire la nostra reale consistenza”.
Da domenica è diventato l’allenatore con più vittorie dell’Atalanta. Come sarà l’approccio a questa sfida?
“Noi non possiamo snaturare quello che sono le nostre caratteristiche che ci hanno permesso di arrivare alla Champions e di essere competitivi in Italia. Non snatureremo la squadra, ma l’attenzione e certi accorgimenti ci devono essere. Vogliamo misurarci anche contro squadre che sono le migliori in assoluto. Ci sentiamo nella condizione di dare il massimo”.
Con quale spirito affronterà questa partita?
“Dobbiamo mantenere la nostra dimensione, in alcuni casi c’è stata un po’ di presunzione. Giocare per il massimo risultato è un conto, mettere pressione è un altro. Andiamo ad affrontare questa partita sapendo che non possiamo essere considerati al top come qualcuno vorrebbe far apparire. Cercheremo di giocare al massimo”.
Come valuta il momento del Real?
“Il Real Madrid in Champions si trasforma, la partita giocata contro l’Inter è stata una partita di grande personalità. Non credo molto a queste assenze: possono togliere del talento, ma il Real visto in queste ultime domeniche è stata una squadra più umile, ma questa è anche una qualità. Ha portato a casa vittorie difficili, risalire in classifica in un momento difficile non può essere che un merito. Domani sarà una partita complicata da interpretare nel modo giusto. Dobbiamo farlo con fiducia”.
Meglio Zidane allenatore o giocatore?
“Se dovesse giocare sarei molto preoccupato (ride, ndr). Fortuna che rimarrà in panchina. Quello che ho visto fare a lui l’ho visto fare a poco. Quando lui giocava nella Juve io ero nella Primavera, spesso andavo a vedere i suoi allenamenti. Ha fatto alcuni anni a Torino, faccio fatica a identificarlo con altri. Poi da allenatore ha continuato a vincere, lo ha fatto sin da subito, vuole dire che ha il dna nel calcio. Ha confermato di essere un grande”.
Come sta Gosens?
“Facciamo il primo allenamento oggi, apparentemente non ci sono particolari indicazioni. Hateboer resta fuori, ma soltanto l’allenamento di oggi ci dirà qualcosa”.