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Di Francesco in conferenza prima della sfida al Torino

Di Francesco presenta la sfida al Torino. Sarà una gara di grande equilibrio. Le condizioni di Nainggolan, Ceppitelli, Klavan, Duncan e Nandez.

Di Francesco ha presentato la sfida al Torino, gara che arriva in un momento più che complicato per la compagine isolana.

Considerando i problemi di Nainggolan è possibile vedere Simeone e Pavoletti insieme?

“Tutto è possibile, per Nainggolan aspettiamo l’allenamento di stasera. Sia lui che Ceppitelli hanno fatto un allenamento con la squadra ma spero di recuperarli e poterli magari anche schierare entrambi”.

Partita da dentro o fuori, preparata come una finale?

“Bisogna essere ottimisti in un momento in cui noi, inteso come io e la squadra, abbiamo bisogno di sostegno. Ovviamente per noi è assolutamente auspicabile la vittoria, al di là del fatto che ancora mancano tante partite. È presto per parlare di dentro o fuori”.

Cosa si è visto finora dell’impronta di Di Francesco in questo Cagliari?

“Vedo che lo spirito di questo gruppo è quello mi piace, ancora con la voglia di lottare anche se i risultati non sono arrivati. Nell’ultimo periodo ho visto attenzione e voglia di allenarsi. Abbiamo concesso qualcosa, in particolare nei finali di gara e certamente in questo dobbiamo migliorare. Sono contento della fase difensiva della squadra in queste ultime partite, in fase offensiva stiamo lavorando di più per migliorare anche a livello di serenità per ritrovare il gol. Mi auguro di far vedere una mia impronta significativa a fine stagione”.

Due attaccanti di peso insieme dal primo minuto è possibile?

“Radja per me è un trequartista, è un ruolo che ha sempre fatto bene in carriera. Joao è più attaccante che trequartista, per me è più una seconda punta. Ma non credo che i problemi si risolvano con gli uomini che metti in campo, ma sempre a livello di spirito generale di squadra e questo fa la differenza. Dobbiamo osare un po’ di più”.

Col ritorno di Duncan, Nandez potrebbe avere più libertà sulla fascia?

“Potrebbe essere una alternativa anche a gara in corso, dipenderà anche dalle condizioni di Alfred, fermo restando che Nahitan fin qui ha lavorato molto bene da mediano. Lui mi dà diverse soluzioni”.

Che gara ci si deve aspettare con i granata?

“Loro hanno appena avuto due positività, ma abbiamo visto che è una situazione che può succedere a tutti: io sto preparando la gara pensando ai miei. Ma per me, come noi, anche il Torino non merita questa classifica e come noi sta lottando in acque basse. Sono equilibrati e compatti, cercano di sfruttare soprattutto i due attaccanti: per me Belotti è insostituibile per loro. Sanno difendersi bene e poi ripartire con grande piglio. Loro hanno trovato più equilibrio recentemente, per questo mi aspetto una gara in costante equilibrio”.

Si aspetta il salto di qualità definitivo della sua squadra dopo le ultime tre partite?

“Sì, voglio vedere più qualità. Non solo in difesa, ma soprattutto quando attacchiamo e ripartiamo: dobbiamo cercare di essere più lucidi e determinati nell’ultima giocata. Questa è la mia richiesta, ma per farlo bisogna avere maggiore coraggio”.

Percepisce il dolore sportivo di un’intera regione come la Sardegna per questa stagione?

“Certo che sì, se sono ancora qui è perché credo che possiamo risollevare questa squadra in classifica. Ma non dobbiamo piangerci addosso, non parliamo più di sfortuna o altro. Noi rappresentiamo un popolo: io lo so e lo percepisco. E per me è una questione personale: voglio dimostrare che non meritiamo questa classifica, per questo lotteremo e combatteremo anche per i nostri tifosi”.

Dopo la gara in Primavera, Klavan e Luvumbo sono pronti per la prima squadra?

“Entrambi arrivavano da un lungo stop, però li valuterò dalla prossima settimana. Dei due, Klavan è certamente quello più pronto”.

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