Fiorentina-Verona mette di fronte una squadra in cerca di continuità e un Verona che ha trovato maggiore solidità, promettendo una sfida intensa e molto fisica.
Fiorentina tra tecnica e incognite
La Fiorentina riparte da De Gea 6.29, portiere di grande esperienza che ha garantito interventi decisivi ma anche qualche piccola sbavatura nella gestione del gioco coi piedi. Davanti a lui Pongracic 5.79, Mari 5.63 e Ranieri 5.92 formano un reparto che alterna buone letture a momenti di disattenzione: Pongracic rientra e porta fisicità, Mari deve alzare una media ancora sotto la sufficienza piena, Ranieri è il più equilibrato per solidità. Sulle fasce Dodo 5.75 e Parisi 5.71 hanno numeri che raccontano una stagione fin qui complicata, con tanta corsa ma qualche errore di posizionamento che contro un Verona organizzato può diventare un problema.
In mezzo Mandragora 5.93 è il riferimento tecnico e tattico: non brilla sempre, ma tiene insieme il reparto, mentre Nicolussi 5.63 e Sohm 5.6 sono chiamati a una prova di maggiore personalità, perché le loro medie mostrano margini di crescita evidenti. Il rischio per la Fiorentina è concedere troppo campo tra le linee se questi interpreti non riusciranno a reggere il ritmo e l’intensità dei duelli centrali. Sulla trequarti e in attacco Gudmundsson 5.6 e Kean 5.58 devono dare una risposta chiara: entrambi hanno qualità evidenti ma numeri deludenti, e una prestazione sottotono rischia di appesantire ulteriormente il giudizio su questa prima parte di stagione.
Panchina viola e possibili alternative
Dalla panchina Vanoli può pescare risorse importanti, sia per cambiare modulo sia per alzare il livello di energia nella ripresa. Tra i portieri, Martinelli e Lezzerini offrono copertura, mentre in difesa Comuzzo 5.75 e Viti 5.65 rappresentano alternative affidabili: Comuzzo garantisce aggressività, Viti porta più pulizia nell’impostazione ma dovrà ridurre qualche ingenuità. Kospo resta un’incognita tutta da valutare, profilo senza media che potrebbe trovare spazio solo in caso di necessità.
Sulle corsie Fortini 6.07 e Kouadio 5.75 possono cambiare l’inerzia: Fortini, con una media sopra il 6, appare come una delle carte più interessanti, capace di portare spinta e attenzione difensiva, mentre Kouadio è più utile come ricambio energico nel finale. In mezzo NDour 5.75 e Fagioli 5.64 offrono qualità diverse: NDour abbina fisicità e intraprendenza, Fagioli deve ritrovare ritmo e brillantezza, ma se recuperato può alzare molto il tasso tecnico. Davanti Piccoli 5.61, Dzeko 5.79 e Kouame completano il pacchetto offensivo: Piccoli cerca ancora continuità, Dzeko, pur con una media non altissima, porta esperienza e senso del gol, mentre Kouame, senza voto, può essere l’arma della profondità e della pressione alta.
Verona solido e pronto a colpire
Il Verona si presenta con Montipo 6.34, portiere affidabile e spesso decisivo, capace di tenere in equilibrio gare complicate con interventi importanti. Davanti a lui Nunez 6.05, Bella Kotchap 5.94, Nelsson 6.02 e Belghali 6.21 compongono una linea difensiva fisica e discretamente strutturata: Nunez offre buona spinta e copertura, Bella Kotchap deve ridurre qualche errore di concentrazione, Nelsson garantisce ordine, mentre Belghali si sta ritagliando un ruolo da protagonista, come conferma la media molto positiva. Frese 5.88 è un altro tassello utile, capace di coprire più ruoli e di alzare l’intensità difensiva quando chiamato in causa.
In mezzo al campo Gagliardini 6.03 è il perno che unisce esperienza e lavoro sporco, mentre Bernede 5.86 e Niasse 5.89 si alternano tra copertura e inserimenti, con medie che parlano di un rendimento discreto ma non ancora dominante. Il pacchetto centrale, nel complesso, dà più affidamento rispetto a quello viola, soprattutto in termini di equilibrio e attenzione nelle seconde palle. Sulla trequarti e in attacco Giovane 6.2 e Mosquera 6.29 rappresentano l’ossatura offensiva: Giovane ha numeri ottimi e può risultare il vero ago della bilancia, Mosquera esprime qualità sia nel tiro che nei movimenti, mentre le alternative dalla panchina permettono al Verona di cambiare volto a gara in corso.
Panchina gialloblù e carte da sfruttare
Tra le riserve, Perilli e Toniolo garantiscono alternative in porta, mentre Slotsager e Ebosse 5.25 ampliano il ventaglio difensivo: Ebosse ha però una media bassa, segnale di qualche difficoltà che lo rende profilo da utilizzare con cautela nei momenti caldi. Valentini 5.8 e Fallou 5.56 sono altri tasselli di rotazione, utili se servirà difendere il risultato o alzare il livello fisico in area. Oyegoke resta una soluzione di prospettiva, ancora tutta da misurare sul lungo periodo.
In mezzo al campo Kastanos 6, Harroui 5.5, Al Musrati 5.92 e Yellu offrono vari registri: Kastanos porta qualità sulle palle inattive e buona visione, Harroui non ha ancora espresso il massimo, Al Musrati aggiunge struttura e letture difensive, Yellu è un’opzione intrigante se si vorrà alzare il ritmo nella ripresa. Davanti Sarr 5.78, Orban 6 e Ajayi completano un reparto che può sfruttare profondità e contropiedi: Orban, forte di una media positiva, è il profilo più pronto a mettere in difficoltà una difesa viola non sempre impeccabile, mentre Sarr ama attaccare lo spazio e Ajayi offre centimetri e presenza in area.
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I duelli che potrebbero essere decisivi
Nei duelli individuali, la Fiorentina può puntare molto sulla qualità di Mandragora 5.93 e, se in condizione, Fagioli 5.64 contro Gagliardini 6.03 e Bernede 5.86. Se i centrocampisti viola riusciranno a tenere il pallone e a muovere il Verona, potranno mettere in condizione Gudmundsson 5.6, Kean 5.58 o Dzeko 5.79 di vincere i rispettivi confronti con Bella Kotchap 5.94 e Nelsson 6.02, incidendo positivamente con gol o giocate determinanti. Inoltre, Fortini 6.07 ha tutte le caratteristiche per prevalere sulla corsia contro Frese 5.88 o altri esterni gialloblù, soprattutto entrando nella ripresa contro avversari stanchi.
Dalla parte del Verona, Montipo 6.34 e Belghali 6.21 sembrano i più attrezzati per vincere i loro duelli: il portiere può avere la meglio sugli attaccanti viola se questi continueranno a essere poco concreti, mentre Belghali può prevalere su Dodo 5.75 e Parisi 5.71, sfruttando una media superiore e maggiore solidità difensiva. In negativo, un Mari 5.63 o un Gudmundsson 5.6 ancora lontani dalla miglior versione rischiano di perdere i confronti diretti con Orban 6 e Giovane 6.2, aprendo spazi pericolosi e incidendo negativamente sull’andamento della gara, soprattutto se la Fiorentina non riuscirà a imporre ritmo e pulizia nel palleggio.
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