Sabato sera al Franchi andrà in scena una sfida che promette spettacolo ma anche risposte importanti: Fiorentina – Napoli, due squadre dal potenziale ancora in cerca di identità, si affrontano in un momento delicato della stagione.
Le ultime da Firenze
Per la Fiorentina, tra i pali ci sarà De Gea, chiamato a riscattarsi dopo alcune prestazioni non del tutto convincenti. La difesa sarà composta da Comuzzo, Pongracic, Ranieri e Dodo, un quartetto che alterna momenti di solidità a passaggi a vuoto. In particolare, Pongracic sembra ancora lontano da una condizione accettabile, mentre Ranieri potrebbe essere chiamato a guidare la retroguardia con più autorità.
A centrocampo, spazio a Mandragora, in crescita costante, e a uno tra Nicolussi e Fazzini, col primo che appare leggermente avanti nel ballottaggio ma con il secondo pronto a subentrare. Completano la mediana Sohm, ancora discontinuo, e Gosens, che può essere l’uomo in più sulla fascia se ritrova brillantezza. In attacco, fiducia a Piccoli e Kean, anche se entrambi finora non hanno brillato: sarà una prova cruciale per capire se possono davvero reggere il peso dell’attacco viola.
Dalla panchina, occhio a Dzeko, che potrebbe essere una risorsa fondamentale a gara in corso, così come a Kouame, sempre utile per cambiare il volto offensivo. In difesa, pronte alternative come Mari, Kouadio, Viti, Lamptey, Parisi e Fortini, mentre in mezzo al campo ci sono le opzioni Richardson, Fagioli, Sabiri e NDour, con quest’ultimo che potrebbe avere minuti considerando il suo rendimento recente. Tra i pali, pronti Martinelli e Lezzerini, sebbene sia improbabile un loro utilizzo.
Le ultime sul Napoli
L’assenza di Gudmundsson, in forte dubbio per un problema fisico accusato in nazionale, è una perdita pesante: la sua qualità avrebbe fatto comodo in una partita così complessa.
Sul fronte Napoli, l’assenza di Rrahmani per infortunio apre le porte all’esordio di Beukema, che farà coppia al centro della difesa con Juan Jesus in ballottaggio con Buongiorno, completata sulle fasce da Di Lorenzo e Spinazzola – quest’ultimo però insidiato da Olivera in un ballottaggio ancora aperto. A difendere i pali ci sarà Meret, chiamato a dare continuità dopo un avvio non brillante.
Il centrocampo azzurro sarà guidato da Lobotka e Anguissa, entrambi in ottima forma, con Mctominay e De Bruyne a dare muscoli e geometrie. Proprio il belga però, finora, ha mostrato solo a tratti la sua classe: da lui ci si aspetta molto di più. Politano agirà da mezzala avanzata, con la speranza di incidere maggiormente negli ultimi metri.
In attacco il dubbio principale è tra Hojlund e Lucca, col secondo leggermente favorito, Lucca ha voglia di dimostrare di poter reggere il peso dell’attacco partenopeo. Occhio anche a Lang, che potrebbe essere utilizzato a partita in corso per dare brio.
La panchina offre tante soluzioni a Napoli: tra i difensori ci sono Mazzocchi, Marianucci, ed i già citati Buongiorno e Olivera, tutti pronti a subentrare. In mediana possibilità per Gilmour, Vergara ed Elmas, mentre in avanti Ambrosino resta una carta interessante, soprattutto in caso di partita bloccata. Tra i portieri, Milinkovic e Contini completano la rosa.
Restano indisponibili Gutierrez, Neres e soprattutto Lukaku, il cui infortunio lo terrà fuori fino a gennaio. Un’assenza pesantissima, anche sul piano mentale.
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Chi sale e chi scende
La sfida si preannuncia equilibrata, ma i riflettori saranno puntati su giocatori come Kean e De Bruyne: due nomi importanti, chiamati a prendersi sulle spalle le rispettive squadre. Chi fallirà l’occasione potrebbe vedere ridimensionate le sue ambizioni per la stagione.