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Quella di domani è la partita più difficile finora?
“La partita di domani è la più difficile. È sempre Fiorentina-Juve, son partite difficili da giocare. Ho visto anche le partite della Salernitana, è una buona squadra e sarà difficile anche quella. Bisogna pensare una alla volta, domani sarà importante fare risultato”.
Paredes può giocare dall’inizio?
“La formazione devo ancora deciderla. Magari la sapete prima voi di me…”.
Un bilancio del mercato?
“Voto difficile dirlo, la società ha lavorato molto bene sia in entrata che in uscita. Son rimasti i giovani, che all’inizio della stagione era un obiettivo della società, e sono entrati i giocatori che volevamo. Infatti stranamente stamattina c’era un posto vuoto in lista Champions”.
Ha parlato con Paredes? Come l’ha visto?
“Lui è venuto con grande entusiasmo, è un giocatore importante che aumenta la qualità dei centrocampisti, con Locatelli, Fagioli, Miretti, abbiamo giocatori di qualità. Aspettiamo il rientro di Pogba, poi abbiamo giocatori con caratteristiche diverse come Rabiot come McKennie. Abbiamo miscelato molto bene le caratteristiche dei giocatori. Ora dobbiamo pensare a lavorare e ottenere il massimo fino al 18 settembre e poi fino al Mondiale”.
Dopo il mercato pensa anche che Milan e Inter sono favorite?
“Momentaneamente non abbiamo Pogba e Chiesa. Guardiamo le cose reali, pensiamo solamente a giocare. Poi a fine stagione si darà un giudizio, un voto a quella che è stata la stagione. Perché poi ci sono gli imprevisti all’interno di una stagione, bisogna saperli gestire, non possiamo pensare ora. Quando ho detto che la Juventus è meglio del Milan e Inter? In Italia si parla per sentito dire…”.
Come è nata la partenza di Zakaria?
“C’è stata questa possibilità, si è sentito un po’ chiuso e ha accettato con grande entusiasmo questa opportunità. Faccio un in bocca al lupo a lui e ad Arthur, che comunque sono ottimo giocatori. Abbiamo fatto delle scelte, loro sono contenti. Noi abbiamo completato la rosa al meglio, pensiamo a recuperare chi è fuori e poi saremo al completo”.
Bonucci rientra? Farà dei cambi?
“Domani ci sarà qualche cambio, dovrò valutare anche perché dopo neanche 72 ore giocheremo a Parigi la prima partita di Champions. Leo sta bene, si è allenato ieri per la prima volta con la squadra e ora valuterò se farlo giocare domani o a Parigi”.
Come sta Di Maria?
“Non è in condizioni ottimale, però può giocare. Se saranno 45 o 60 minuti vedremo. Al momento gli unici due fuori sono Pogba e Chiesa, domani non ci sarà Rabiot perché ha preso una botta alla coscia mercoledì”.
Questa è una squadra più allegriana?
“Non è questione di essere squadra allegriana. Quando hai turnazione devi equilibrarla nei ruoli. La società è stata brava, soprattutto all’inizio della stagione la società aveva un obiettivo: mantenere i giovani, non per far numero, ma perché in grado di giocare. Sono contento che Fagioli sia rimasto. Soulé è in crescita. Gatti è giovane. Kean è sempre un 2000. Gli obiettivi della società, messi a inizio stagione, di mantenere i ragazzi credo siano giusti. Sono contento? Io sono contento di come ha lavorato la squadra”.
Ha parlato con Kean dopo la partita con lo Spezia?
“Non ha avuto reazione, si è allenato bene ed è tranquillo. Finché la squadra ha giocato mercoledì ha fatto bene, poi è calato come tutti gli altri”.
Vlahovic può riposare? Szczesny come sta?
“Szczesny me lo sono dimenticato. Ha questa caviglia in disordine, i tempi di recupero non li sappiamo. Vlahovic? Mi ha dato una buona idea, ci penserò. Domani vedremo, abbiamo tante partite”.
Ha rimpianto Dybala? Cosa pensa della Roma?
“No, quando si prendono decisioni bisogna essere decisi. Con la Roma abbiamo fatto una bella partita, dispiace per come è andata a finire. Ora dobbiamo dare continuità ai risultati, la vittoria del campionato passa dall’equilibrio. Stiamo crescendo, si passa anche da momenti come quelli con lo Spezia”.