Le parole di Italiano
Cosa le dispiace di più?
“Non aver fatto punti, nonostante qualche errore l’avevamo recuperata mettendo in difficoltà una grande squadra e anche riuscendo a segnare. Ogni tiro che subiamo prendiamo gol, ci mettiamo del nostro, dovevamo stare più attenti. Mi dispiace, servivano punti in campionato ma non è la prima volta che perdiamo con una situazione dubbia. Poteva essere un premio ai ragazzi, per come lavoriamo e cerchiamo soluzioni alternative. Sono molto rammaricato”.
L’arbitro vi ha detto qualcosa? Come giocare così anche non contro le big?
“Dobbiamo trovare l’equilibrio che non riusciamo ad avere, sia nelle gare che in queste partite dove siamo obbligati a fare punti e invece stecchiamo. Con le squadre di alto livello mettiamo l’atteggiamento giusto e usciamo con prestazioni ottime. Dobbiamo ripartire in campionato, abbiamo meno punti di quanto abbiamo fatto vedere, certe situazioni dubbie non ci hanno fatto avere di più. Quanto successo a dieci secondi dalla fine stasera lascia l’amaro in bocca. Milenkovic ha preso la posizione, l’avversario non può tirarti la maglia e spingerti: quello è fallo. Non meritavamo la sconfitta: se i ragazzi capiscono queste prestazioni, possiamo toglierci soddisfazioni in più. Dall’arbitro invece non ho sentito spiegazioni”.
Manca l’espulsione a Dimarco? Rischiate di non avere più obiettivi in campionato?
“Non penso, c’è tempo per recuperare e vincere le partite, per riprenderci tutto quello che si è lasciato per strada. Stasera non voglio puntare il dito, ma ci sono tanti punti che ci stanno venendo a mancare. Tutto poi si complica, la serenità arriva da risultati e vittorie. La classifica non ci piace, volevamo muoverla mettendo in difficoltà l’Inter. Però è lunga, possiamo riprenderci e scalare posizioni”.
Contento dei gol degli attaccanti?
“Ci serve però anche equilibrio e dinamismo, corsa nei ripiegamenti. Nel momento in cui vieni superato, possiamo lavorare con quattro attaccanti. Stiamo lavorando su varie situazioni e se i ragazzi le immagazzinano, possiamo utilizzarle quando ne abbiamo bisogno durante la partita per vincere. Oggi Cabral, Jovic, Kouame e Ikone sono stati bravi. Ci siamo esposti a situazioni pericolose, ma dovevamo. Lavorare e non raccogliere risultati è frustrante, ma dobbiamo continuare”.
Preoccupato dagli infortuni di Gonzalez?
“Mi dispiace, stava bene, era in palla. Non so che fastidio abbia accusato, però non sta trovando continuità né prendendo forma. Lui decide le partite, ma se non è al 100% non lo può fare. Mi auguro non sia nulla di grave”.
Ci conferma che Porracchio (preparatore portieri) non fa più parte del suo staff?
“Si interrompe un rapporto di lavoro, è venuto a mancare qualcosina. Si volta pagina e si va avanti”.
Le parole di Inzaghi
Avete meritato la vittoria?
“L’Inter ha fatto una grandissima partita, per 35 minuti ha fatto una gran gara su un campo difficilissimo. Poi abbiamo preso il gol su rigore e ci siamo un po’ innervositi, smettendo di giocare e pensando troppo a protestare. Però ho grandissimi segnali, al di là dei tre punti è una vittoria importantissima, la quarta nelle ultime cinque partite. Dobbiamo continuare così, che davanti corrono. Si va avanti a testa alta”.
Vede analogie con la partita del Camp Nou?
“Assolutamente sì, siamo stati rimontati due volte. Oggi abbiamo avuto un momento in cui si è risentito del loro gol su rigore. Potevamo fare un po’ meglio sul terzo gol, ma la squadra ci ha creduto e ha ottenuto una vittoria che è un grandissimo segnale. Mi porto via la voglia e la vittoria”.
C’è del lavoro dietro alla crescita di Barella in zona gol?
“Chiaramente Nicolò è cresciuto, ci sta dando una grande mano e la sua crescita, come per i compagni, è importantissima. L’anno scorso faceva tantissimi assist, ora i gol: oggi poteva farne un altro dopo una discesa, deve continuare a giocare in questo modo”.